Perché un blog?

Questo blog ha come obiettivo quello di creare uno spazio – non solo virtuale – di condivisione di quelli che sono i problemi e le incongruenze legate alla crescita di un bambino. Lo diciamo tutti – mamme e non – crescere un bambino, viverci e lavorarci è veramente impegnativo. Lo diceva già tempo fa lo psicoanalista Bruno Bettelheim che il mestiere del genitore è il più complicato del mondo poiché coinvolge a 360°, soprattutto a livello emotivo. Lo confermiamo anche noi, che mamme non siamo, ma stiamo con i vostri bambini tutto il giorno in asilo e ne osserviamo e conserviamo le scoperte, le acquisizioni, i capricci, gli scherzi, gli sbalzi d’umore, la stanchezza, la voglia di coccole…

Da qui il desiderio di inventare un “contenitore emotivo” che ci aiuti a riflettere e ad acquisire stimoli nuovi. Senza pretese, senza troppi “psicologismi”, ma alla portata di tutti: mamme, ma anche papà, insegnanti, educatrici, baby-sitters, tate, nonni e tutti coloro che sperimentano quotidianamente questa fatica, sono disposti a riconoscerla, a parlarne in modo consapevole, ad elaborarla e a rinnovarla in energia costruttiva e vitale. Perché già solo il fatto di riuscire ad esplicitarla, a trovare delle parole che esprimano questa sensazione può essere un modo per affrontare questa forma di disagio e di incomprensione che spesso i bambini ci fanno provare proprio sulla nostra pelle.

Proporremo un breve excursus sulle varie fatiche che la maternità comporta e alle quali non si è mai abbastanza preparati. Di volta in volta aggiorneremo il Blog con delle interviste vere e proprie a delle mamme che porteranno la loro testimonianza e il loro contributo per far scaturire un confronto vivace e speriamo arricchente…il dibattito è aperto!

11 pensieri su “Perché un blog?

  1. Trovo molto interessante questo articolo poichè anch’io ho sperimentato letteralmente non molto tempo fa questa sensazione di inadeguatezza. Bella la possibilità di parlarne con qualcuno in tranquillità anche se virtualmente. Vi leggerò! 😉
    a presto,
    mamma Claudia

  2. Dopo aver partecipato e apprezzato moltissimo l’incontro di gruppo su questi temi, sono davvero contenta per lo strumento che ci state offrendo. Sono mamma da poco più di 3 anni e la sensazione di inadeguatezza e, spesso, colpevolezza per non essere all’altezza é sempre stata molto forte in me (perfezionista e pignola all’esasperazione). Mi sentivo quasi un alieno perché credevo che certe sensazioni fossero solo mie, in realtà con il tempo e il confronto mi sono resa conto che non sono la sola o l’unica a sentirsi un vero disastro in determinate occasioni… E sono ben felice di scoprire quotidianamente che sono una mamma normale, una mamma come tante, non perfetta ma la mamma che la mia bimba vuole (almeno… Lo spero! Intanto continuerò a fare del mio meglio per esserlo).

    • GRAZIE Mamma Gise! Stai facendo un bel regalo a noi e a tutte le mamme on-line!
      La tua sincera e preziosa testimonianza ci offre uno stimolo per continuare ad affrontare questi temi così delicati e intimi che spesso vengono evitati o negati perchè considerati dei nodi troppo difficili da sbrogliare.
      Lo confermiamo all’unanimità e lo scriviamo qui nero su bianco: ” Sei proprio la migliore mamma che la tua bimba possa avere!!”

  3. Grazie dell’incoraggiamento!!! Lo dico con il cuore, da quando ho smesso di voler essere una mamma perfetta cercando di essere solo la mamma che sono, con i suoi limiti e difetti, credo che il rapporto con mia figlia ne abbia risentito in maniera più che positiva. Provare x credere!

    • E’ vero, è un cammino faticoso, in salita, ma riuscire dopo tanti sforzi ad intravedere un senso dà molte soddisfazioni. Grazie per la fiducia: faremo del nostro meglio, pur sapendo che nessuno ha la bacchetta magica!

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