Mamme, che bernoccoli!

 

Care Mamme&Papà,
qualche giorno fa parlando con dei genitori di bambini che frequentano il nido ci siamo accorte dell’importanza di frequentare un piccolo corso di primo soccorso pediatrico per sentirsi pronti (o almeno lievemente meno ansiosi) in caso di urgenza. In attesa di potervi dare l’indicazione di un vero e proprio incontro di questo tipo sempre molto utile per chiunque abbia a che fare con dei bambini, vi diamo qui qualche informazione essenziale che non pretende di essere esaustiva.

Cosa fare se un bambino piccolo ha fatto una brutta caduta? Prima di tutto bisogna valutare lo stato di coscienza. Se si ha l’impressione che abbia perso coscienza, non muoverlo e chiamare subito il 118. Se invece piange e respira, bisogna prenderlo con una mano sotto la testa e una sotto la schiena, poi mettergli il ghiaccio. Gli esiti di emorragia cerebrale (interna) possono arrivare anche dopo 36 ore quindi è importante osservare se cambia il suo comportamento nell’arco di queste ore. I segnali di emorragia più evidenti sono: il fatto che abbia mal di testa, non parli, sia sonnolento, vomiti a getto (cioè in modo anomalo e non correlato ad assunzione di acqua o cibo). Ricordiamo che la presenza o meno di un bernoccolo è indipendente dalla presenza di emorragia. Noi, che ai bernoccoli facili siamo abbonate (gli scontri fra bambini o contro i muri sono quasi all’ordine del giorno), solitamente mettiamo del ghiaccio, dell’ arnica in pomata e arnica alla 9CH (3 granuli da sciogliere nel biberon). La stessa modalità è efficace anche per noi adulti.

“Giocate!”: il nuovo libro di Franco Bolelli

 

MammeCheFatica ha letto in anteprima il nuovo libro (add ed.) del filosofo Bolelli. Ci è piaciuto in particolare il passo del “Quinto comandamento” che recita così:

“Non si educa mai educando: si educa trasmettendo passione, eccitazione e voglia di migliorarsi. Non si educa indossando i panni dell’educatore e costrigendo un bambino in quelli dell’allievo: proprio come il miglior guerriero è quello che- attrezzato per la guerra- vince senza combattere, allo stesso modo il migliore educatore vince quanto più si allontana dal suo ruolo, quanto meno ciò che insegna si pretende regola, normativa, sapere sistematico cui un bambino dovrebbe adeguarsi”.

Buona domenica!

“Più Mamma non si può”

 

MammeCheFatica segnala che domenica scorsa nel comune di San Gervasio Bresciano, famoso per essere il “paese delle mamme”, è partito un progetto molto interessante di Procter &Gamble chiamato: “Più Mamma non si può”.
L’obiettivo è quello di sostenere le mamme italiane dando loro uno spazio virtuale (proprio come il nostro blog MammeChe Fatica!) dove poter chiedere e ricevere un aiuto concreto.
Ci sembra un’ottima iniziativa da far conoscere a tutti. Ben vengano questi progetti che mirano a migliorare la vita di tutte le mamme che si dividono fra bambini e lavoro.
Cosa ne pensate?

Una serata piacevolmente Capricciosa…

 

Mammechefatica ringrazia le mamme e i papà per la piacevole serata di ieri sul tema dei Capricci.

Come ogni volta non vi è una formula magica per eliminarli completamente, ma troviamo utile il confronto aperto e diretto sulle varie esperienze e disavventure in merito..
I Capricci del resto son proprio come fulmini a ciel sereno..come scoppiano, improvvisamente scompaiono!
L’importante è non far pesare al bambino questa situazione tenendogli il muso, ma saperla gestire in modo più sereno facendogli capire in modo semplice, che non è accaduto nulla di irrimediabile e che la sua collera non ha modificato il rapporto con gli adulti.

Mamme che fatica… farli mangiare! (parte I)

 

Care Mamme,
talvolta ci capita di incontrare madri molto preoccupate per il fatto che i propri figli fanno fatica a mangiare. Cosa fare in queste situazioni comprensibilmente allarmanti per una mamma? Prima di tutto consigliamo di rivolgersi al pediatra di riferimento del piccolo perché possa valutarne la situazione fisica globale. Se il medico non dovesse riscontrare problemi fisici (per esempio celiachia o problemi di deglutizione) è utile considerare il comportamento alimentare del bambino sotto una luce più psicologica. Ciò significa provare ad interrogarsi sul significato del comportamento del bimbo, che talvolta può rappresentare una sorta di messaggio rivolto ai genitori rispetto ad un malessere del suo mondo interno. In altre parole, una selezione atipica dei cibi, un rifiuto di mangiare con un genitore in particolare, o, ancora, un ostinazione nel non masticare possono rappresentare un segnale d’allarme da non sottovalutare (i bambini molto piccoli infatti non hanno ancora le parole per esprimere i loro disagi, ma utilizzano il pianto o il comportamento).

MammeCheFatica a Milano… Anteprima Stanza del Sale

 

Care Mamme,
qui Milano, ieri MammeCheFatica è stata invitata a visitare in anteprima una splendida Stanza del Sale che aprirà i battenti i primi di marzo. Il nome del posto è ancora top secret…tra poco sarà on line il sito under construction. Oltre al trattamento suggestivo del sale che, come tutti sappiamo, ha proprietà benefiche sulle vie respiratorie e sulla pelle, sarà a disposizione anche uno spazio multifunzionale con tante attività- dallo yoga al canto- per grandi e piccini.

Terremo aggiornati Mamme & Papà di Milano e dintorni!

Buona domenica!

Il libro del No!

 

Care Mamme
che bello questo libro: ‘No,No e poi ancora No!’, è di Mireille D’Alloncé, autrice francese, edito da Babbalibri.
Si tratta di una storia molto semplice, ma azzeccatissima..è la parola più gettonata a due anni..: No!
Si tratta di poche pagine,figure grandi e poco testo così i piccoli possono ricordare facilmente la storia e soprattutto proiettare i loro capricci sull’orsetto Marco.
Leggerlo a voce alta,ponendo l’accento e l’attenzione sui no dell’orsetto Marco piacerà molto ai bambini…vedrete che si immedesimeranno subito…e i capricci…diminuiranno!
Funziona!!!