“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”:una storia per i bambini prematuri..

 

Mammechefatica è lieta di parlare un’iniziativa significativa e importante: una storia, che narra di un delfino piccolo piccolo dedicata ai bambini prematuri e ai loro genitori, che mediante il libro possono identificarsi,  rielaborare il dolore e la straziante fatica che stanno vivendo.

Perchè ne parliamo: ci sembra utile e doveroso segnalare questo piccolo grande libro a chi ne sente il bisogno. Può anche essere letto ai bambini più grandi (spiegando loro i riferimenti all’incubatrice dove viene messo il piccolo nei primi mesi di vita).

La gravidanza è mare, è acqua- spiega l’autrice- che per questo libro ha vissuto un contatto diretto ed empatico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale per capire e immedesimarsi nella difficile situazione dei genitori che navigano nel mare per fare qualcosa..in cerca di salvezza e protezione del proprio cucciolo..

A chi è rivolto: a tutti i genitori di bambini nati prematuri, per condividere, per non sentirsi soli, per farsi forza. A tutti coloro che hanno voglia di leggere o ascoltare la storia.

“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”, scritto da Emanuela Nava Ed. Carthusia, 15,90 euro.

L’Ospedale Dal Ponte di Varese regalerà il libro a tutte le mamme di bambini prematuri seguiti in reparto. Un bel gesto che speriamo venga imitato con successo da altre strutture.

6 pensieri su ““C’era una volta un delfino piccolo piccolo”:una storia per i bambini prematuri..

  1. Trovo molto interessante questa iniziativa, sono molto sensibile all’argomento..rievoca in me una fase buia che per fortuna si è risolta. Probabilmente se avessi avuto anch’io il libro,l’avrei apprezzato molto.
    Chi non ha sperimentato questa fase…non può immaginare il dolore..
    Un abbraccio a tutte le mamme e ai loro delfini piccoli piccoli

    Ludovica

    • Grazie Cara Ludovica per la tua testimonianza.
      Il libro è solo un gesto, un pensiero, che però è importante tenere con sè.
      Si dice che le storie sono teraspeutiche, certo non risolvono il problema, ma talvolta ‘alleviano’ la sofferenza.
      Un abbraccio

  2. Io sono una delle mamme citate nel libro e sono molto contenta che questa iniziativa sia stata menzionata da voi.
    Il mio delfino era proprio piccolo piccolo, ma aveva una grandissima forza. Grazie a questo e alle cure amorevoli di medici e infermiere, di quello che io reputo un reparto d’eccellenza, la nostra avventura si è risolta nel migliore dei modi.
    Chi non è passato attraverso questa esperienza non può nemmeno immaginare la difficoltà del percorso da fare, ma ritengo che questo libro possa rappresentare un piccolo scoglio a cui aggrapparsi e sperare nel meglio.
    Alessandra
    P.S. ci tengo a precisare che non ho alcun interesse economico riguardo alla vendita del libro

    • Grazie del tuo contributo, Alessandra. Ci aggrappiamo anche a noi..allo scoglio nel mare..dove ora il tuo piccolo e coraggioso delfino ora starà nuotando!!!! in bocca al lupo per tutto!

      p.s. neanche noi, non abbiamo nessun interesse economico alla vendita del libro, ci sembra utile e doveroso promuoverlo però.

  3. Ciao a tutte, appartengo anch’io alla categoria e a volte mi soffermo a pensare che parole utilizzerò per spiegare alla mia piccola meraviglia cosa è successo alla sua nascita. Magari il libro mi aiuterà. 🙂
    Sul dolore… penso che ci voglia molto molto tempo per metabolizzarlo.

    • Cara Claudia,
      siamo sicure che pian piano troverai la forza per raccontare alla tua piccola la sua storia con le parole giuste…
      Il dolore va metabolizzato come dici tu, però talvolta ha bisogno anche di un aiuto per far in modo che diventi produttivo e non distruttivo..
      Buona Primavera a entrambe.

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