“Cari Genitori…Attenzione…”

 

Cari genitori moderni…voi che passate tanto tempo con i figli..forse troppo…correte il rischio di diventare servizievoli e di sostituirvi al bambino stesso, sempre sagge e attuali le parole del pedagogista Daniele Novara, resp. del Cpp di Piacenza.

Occorre un passaggio, un’ evoluzione dal genitore emotivo al genitore educativo, capace di ascoltare,parlare ma anche prendere decisioni e porre dei limiti e dei confini chiari. Per essere un valido genitore educativo occorre una grande coerenza e ‘alleanza’ all’interno della coppia. (“accordarsi tra i genitori è più importante che parlare con i figli” ripete Novara). I bambini percepiscono le nostre ambiguità e se ne approfittano!

e poi ancora…”aiutiamo i figli a fare da soli” non facciamo al posto loro per fare più in fretta, altrimenti li limitiamo nel tempo. Il saper fare da soli è una grande prova di fiducia e di autonomia (come sosteneva già M.Montessori).

Buona Riflessione a Tutti. Genitori, Maestre, Educatori e tutti coloro che vivono tra i bambini…

 

 

 

Mamme e Papà apprendisti!

 

I genitori di oggi, molto più di prima, investono sui figli, anzi iper-investono, per questo sentono il bisogno di apprendere e studiare da libri, convegni, seminari… Mamme e Papà desiderano venire a conoscenza delle proprie risorse (di cui si è spesso inconsapevoli) per sentirsi più competenti nel loro -complicatissimo- ruolo educativo. Ecco perchè alcuni genitori si rivolgono a degli specialisti che, ognuno dalla sua prospettiva, cerca di illuminare la situazione da un altro punto di vista favorendo la relazione adulto-bambino. Il professionista, a nostro parere, non deve mai proporre una ricetta standard e precostituita, nè far sentire i genitori inadeguati. Innanzittutto perchè, come ripetiamo sempre, non esiste la perfezione o la scienza infusa e poi perchè ci si deve dare il tempo per imparare e riflettere sulle proprie paure o sui propri dubbi.

Bambini e denaro..come incominciare a parlare di risparmio..

 

Nel nostro mondo consumisitco i bambini, così bombardati di pubblicità, sono sempre più esigenti nei confronti dei genitori per acquisti di ogni sorta. Perchè quindi non cogliere l’occasione delle loro richieste per trasmette un insegnamento costruttivo? Innanzitutto è importare spiegare al bambino che non si può avere tutto ciò che si desidera e in alcuni casi si può solo aspettare che arrivi il Natale o il compleanno per ricevere quella cosa speciale. Ricordiamo ci sempre che il nostro comportamento funge per oro da modello e dobbiamo fare sempre quello che diciamo (anche perchè i figli sono bravissimi a “prendere in castagna” i genitori!!).  Quando invece i bambini crescono si può stabilire di dare un paghetta simbolica, promuovendo in loro la capacità di gestire piccole quantità di denaro e risparmiare per potersi comprare più avanti un gioco per loro importante.

Cosa fare con un neonato…

 

La domanda è curiosa e interessante: “cosa faccio col mio neonato?”

Mammechefatica invita la NeoMamma e il NeoPapà a non trascurare il piccolo ma potergli offrire le giuste attenzioni e stimoli durante la fase di ‘luce’, ovvero quando è sveglio, ed è sdraiato nella culla o in braccio.

– parlare spesso al proprio bambino, anche in due lingue

– mantenere sempre un tono di voce basso e calmo

– cantare spesso, specie se piace.

– interpretare il pianto, senza ansia, ma rassicurando il piccolo

– leggere storie

– animare, sventolare piccoli pezzi di stoffa o fettucce colorate

– evitare di esporlo davanti al suono della tv e della radio

– prediligere la musica classica (Mozart rende creativi e intelligent secondo parecchie ricerche in merito)

– non tenere sempre il proprio bambino in braccio, ma solo quando occorre, cercando di stabilire un buon equilibrio tra la fase di sonno e quella di ‘luce’

Cercare di sintonizzarsi col proprio piccolo e capire il suo pianto: se si tratta di un pianto dovuto alla fame, a coliche, a disturbi, o insofferenze varie. Parlare al proprio bambino verbalizzando ciò che succede rappresenta da sempre  un ottimo espediente per consolarlo e aiutarlo nella gestione delle prime frustrazioni.

Aspettare un figlio…

 

Aspettare un figlio rappresenta da sempre una grande gioia. La donna incinta, nonostante le trasformazioni del proprio corpo, vive solitamente, un momento magico…in cui è sicuramente al centro dell’attenzione. E’ il tempo dell’attesa,

dei pensieri sognanti, in cui la donna idealizza il proprio figlio a livello mentale…

E’ il tempo della preparazione, dell’organizzazione anche pratica e concreta della nuovo ménage familiare.Tutte le energie vengono spese per i preparativi, per la cura nei dettagli.

Mammechefatica invita tutte le Pance a sintonizzarsi col proprio bambino per condividerne tutti pensieri  e poter trasformare le proprie paure e ansie in immagini più accettabili e tollerabili.

Godetevi questo momento, poi dei problemi ne parleremo più avanti….

 

Mammechefatica consiglia…il primo appuntamento della Scuola Genitori

Mammechefatica invita i genitori di Milano e provincia a seguire il primo appuntamento della Scuola Genitori organizzato da Daniele Novara e con la partecipazione di Silvia Vegetti Finzi, Gustavo P. Charmet, Fulvio Scaparro  e col Patrocinio del Comune di Milano.

“La Scuola Genitori vuole aiutare nel passaggio dal genitore emotivo che ha paura di ferire i figli e pertanto li tiene nel lettone fino a 6-7 anni al genitore che organizza, assieme al partner, la crescita dei figli, costruendo regole chiave che sviluppino la loro autonomia”. (Daniele Novara)

Mammechefatica vi parteciperà con interesse poichè apprezza e condivide i pensieri e i principi pedagogici del metodo proposto da D. Novara. Scriveremo un post per coloro che non potranno partecipare.

Primo appuntamento: Giovedi 17 Gennaio con D. Novara

presso Centro Congressi della Provincia di Milano, via Corridoni 16  ore 20.45

ingresso gratuito

Vi Aspettiamo!

Come far passare la paura del water al mio bambino?

 Talvolta qualche bambino in età prescolare incomincia ad avere paura del water e dunque si rifuta di fare lì pipì e popò. Cosa possono fare i genitori di fronte a questa (apparentemente inspiegabile) paura? Prima di tutto è importante capire che per un bambino non è così scontato raggiugere subito un buon controllo sfinterico: questa fase evolutiva è complessa e richiede molte risorse. I bambini possono temere di cadere nel water o di esserne in qualche modo risucchiati così fanno fatica ad evacuare tranquillamente. Per aiutarlo è essenziale rassicurarlo sul fatto che tutti lo usano (se capita anche dimostrandoglielo concretamente), che è importnate fare i prpri bisogni altrimenti si soffre di mal di pancia. Un’altra possibilità è anche quella di fare il “gioco del bagno” con animaletti o bamboline in modo che il piccolo possa immedesimarsi, evitando di equiparare la cacca a qualcosa di sporco e disgustoso per non farli sentire ingiustamente in colpa. Leggere insieme un libro sull’ uso del vasino e del water può essere un altro modo per aiutarlo oltre a lodarlo non appena prende coraggio e affronta questo ostacolo.

Quando iniziare a togliere il pannolino…

 

Mammechefatica consiglia di iniziare l’operazione ‘spannolinamento’ dopo le vacanze pasquali…rinviando quindi il problema in primavera perchè:

– durante la stagione primaverile i bambini sono vestiti più leggeri, e potranno anche stare in casa senza pantaloni, calzemaglia..

– ci sono ancora alcuni mesi ‘ preziosi’ a disposizione…poichè togliere il pannolino  non significa solo  riuscire ad attivare un controllo sfinterico adeguato bensì  interiorizzare un passaggio importante minimizzato spesso dagli adulti.

– Non esiste un’età precisa e obbligatoria per togliere il pannolino. l’età indicata è quella dei 26-30 mesi per fare in modo che il piccolo arrivi preparato con l’inizio della scuola materna. Mammechefatica invita a non bruciare le tappe, anticipando l’operazione….onde evitare inutili frustrazioni sul campo.

– Alle Mamme preoccupate per questa operazione, consigliamo di seguire i nostri suggerimenti e giorno dopo giorno nel giro di 2-3 settimane il piccolo dovrebbe essere in grado di gestire meglio il controllo sfinterico con il supporto e  l’aiuto dell’adulto.

– Anche nei bambini con più difficoltà, che avranno bisogno di tempi più lunghi per metabolizzare il cambiamento iniziando dopo Pasqua, arriveranno ‘spannolinati’ in tempo per l’estate.

Buon rientro a tutti bambini…

 

Oggi si ricomincia…nido…scuola materna…elementari…ricomincia la routine..e le mamme tornano a correre..e a dover pensare a tutto!

Sicuramente avranno già provveduto ad incoraggiare i loro piccoli sulla ripresa della scuola..ma non scoraggiatevi se per qualche giorno i vostri bambini faranno un po’ di fatica ad alzarsi e poi ad entrare in classe…è sempre difficile ed emozionante ‘ricominciare’ e rientrare in contatto con una dimensione socio-affettiva extra familiare.

Mammechefatica consiglia di incoraggiare i propri bambini ma di accettare anche possibili rifiuti o pianti dovuti alla ripresa della quotidianità…nel caso di bambini piccoli:

– Prima di entrare al nido salutare bene il proprio picccolo, senza allarmarlo nè allarmarsi qualora non volesse stacarsi dalla figura materna. L’educatrice saprà consolarlo e si farà carico delle sue nostalgie.

– Prima di entrare alla scuola materna salutare bene il bambino, scandire (se necessario) la routine al fine di rassicurarlo,dargli il tempo necessario per ambientarsi e salutare il suo ambiente.

Buona Giornata! alle Mamme, i Papà e alle Maestre