Come fare a rassicurare il mio bambino..

images (6) Come fare a rassicurare il mio bambino? Anche questo è uno dei compiti più difficili del ruolo del Genitore, dal nostro punto di vista.

Il problema non sta tanto nella rassicurazione in sé ma nel valutare se poi concretamente il bambino sta meglio, è più sereno oppure più in ansia di prima…una cosa vogliamo dire però: ricordiamoci sempre che stiamo trattando e parlando di emozioni e che non esiste una ricetta o una pastiglia che in un attimo fa passare tutto!

Ci vuole Tempo, anche in questo caso..se notiamo che il nostro bambino ha bisogno di essere rassicurato, stiamogli vicino,parliamo e dialoghiamo con lui (anche se piccolo, il senso lo percepisce sempre) e prendiamo tempo..non c’è sempre una risposta per tutto.

Può trattarsi di una paura, di un malessere improvviso,di un brutto sogno, di una giornata “No”..ma non andiamo in tilt per questo, anzi facciamo sentire loro la nostra forza e la nostra adultità (come protezione intendiamo) e diamo loro fiducia e ottimismo per sfidare la vita come diceva G. Rodari. 

“Il mio bambino? ne ha sempre una.. però..”

E’ vero, avete ragione, chi ha a che fare con i bambini piccoli e piccolissimi lo sa bene: c’è n’è sempre una! E la febbre, la gastrointerite, tosse, poi i denti, scariche di diarrea, l’otite,la congiuntivite, per non parlare della dermatite atopica..questo quando va bene..poi iniziano i capricci, la fase oppositiva, gli incubi, i brutti sogni, la fase delle paure, il balbettio etc… ce ne sono ancora ovviamente…

Ma nonostante tutto i bambini son forti, sono per l’adulto una miniera di energia e di scoperta..sono affettività e ritorno alle origini..certo non devono rappresentare dei ‘tappabuchi’ né devono servirci a colmare un vuoto. Non dobbiamo riversare su di loro le nostre proiezioni o frustrazioni. La vera forza sta nel costruire nel tempo un rapporto empatico, d’intesa e sintonizzazione. Ci vuole tempo, pazienza e determinazione.

Ci vuole coraggio e un po’ di follia insieme…fantasia e rigore nel contempo.Mettiamoci sempre in discussione,impariamo l’arte del dialogo, tiriamo fuori coerenza e fermezza quando servono, poniamo dei limiti e dei confini precisi,giochiamo insieme a loro. Mettiamoci anche dal loro punto di vista, e ogni tanto proviamo a cambiare prospettiva…anche questo serve..no?!