Buon 8 Marzo

Auguri a Tutte le Donne: a quelle adulte ma anche a quelle che lo diventeranno presto e alle più piccole! L’8 Marzo vuole essere una giornata simbolica che è sempre bene ricordare (al di là del valore commerciale della Mimosa) in particolare come riflessione sulla posizione della Donna e della figura femminile in genere con un riferimento specifico e doveroso anche al tema delicato e spinoso dei femminicidi e della violenza contro le donne che crediamo fortemente debba essere discusso e affrontato da noi tutti e restituito ai bambini con parole adatte all’età e alla loro fase di sviluppo. Parlatene e affrontate questi temi a scuola, a casa e quando vi capita.  Devono diventare pane quotidiano per tutti, e per tutti intendiamo anche gli uominipapà inclusi. Tutti dobbiamo sentirci responsabili verso queste tematiche e se può servire allora si, sfruttiamo i simboli e le date per far parlare e far sentire la nostra voce.

 

Scuole chiuse: ci risiamo

Scuole chiuse per diverse regioni. Ci risiamo. Immaginiamo il disagio per tantissime famiglie che dovranno organizzarsi improvvisamente nella gestione dei figli ancora piuttosto piccoli, dato che le scuole dell’Infanzia sono anch’esse chiuse. Si ricomincia con una settimana difficile tra DAD da incastrare e gestione dello smartworking e del resto. * Il nostro pensiero va: a tutti i bambini e ragazzi che si sentono ancora una volta esclusi e poco considerati e a tutti i genitori e le famiglie che devono ingegnarsi nel trovare la soluzione migliore per gestire questa situazione. Ancora una volta dipende tutto dalle forze e dalle risorse delle famiglie, ancora una volta nessuno pare preoccuparsi delle conseguenze che questa situazione può determinare in particolare nelle adolescenze più fragili. State vicino ai ragazzi: condividete e dialogate, accogliete rabbie e silenzi. Date loro l’esempio e responsabilizzateli anche in casa. Devono comunque – anche se in modo più rilassato – prendersi cura di loro e degli altri membri della famiglia per come possono. (i gesti pratici come buttare la pattumiera o preparare la tavola o riordinare la stanza) sono fondamentali come gesti di presenza e collaborazione ad esempio.

* Come ci ricorda una nostra follower segnaliamo che si può richiedere la scuola in presenza per esigenze familiari e per bambini con bisogni educativi speciali.

Come spiegare la morte e la perdita ai bambini

In questo lungo e faticoso periodo storico post Covd uno degli argomenti più richiesti è stato ed è tutt’ora quello riguardante il concetto della perdita e della morte di una persona cara. Come spiegare tutto questo ad un bambino piccolo? Aspetto che mi faccia la domanda e intanto passa il tempo oppure glielo dico? E se poi soffre di più? Questi e altre ancora sono gli interrogativi più ricorrenti. Premesso che trattare questo argomento non è mai semplice, perché comunque porta anche l’adulto su un piano di sofferenza e di dolore, crediamo sia fondamentale spiegare e raccontare al bambino a seconda della sua età con l’intento di dire sempre la verità senza dover nascondere la realtà circostante offrendo nel contempo un forte sentimento protettivo. Nella pratica suggeriamo di:

  • parlarne insieme in un tono sempre tranquillo
  •  accogliere tutte le domande anche le più strane e misteriose
  • leggere insieme un libro che tratta questo argomento
  • spiegare che si tratta di un evento universale che ci riguarda tutti in quanto esseri umani
  • non vergognarsi di piangere o manifestare tristezza
  • salutare la persona cara in foto o al cimitero  e parlarle talvolta è un modo per sentirla sempre vicino
  • rassicurare e offrire protezione nei gesti e nella quotidianità nonostante la situazione
  • mettere in conto un periodo un po’ più difficile ed emotivamente complesso per tutti, piccoli e grandi necessario e fondamentale per elaborare il lutto

Pedibus: un’esperienza da imitare

Si stanno moltiplicando le iniziative da parte di gruppi di genitori che decidono di promuovere l’esperienza Pedibus quindi creare una sorta di percorso sicuro per bambini e ragazzi che devono raggiungere la scuola a piedi scortati dai genitori stessi che a turno supervisionano il gruppo.

Si tratta di un’esperienza ricca di risvolti positivi sul piano sociorelazionale: in questo periodo storico così delicato soprattutto per la socialità, poter stare insieme e sentirsi parte di un gruppo è un sentimento importante anche da un punto di vista fisico (spesso i bambini non sono abituati a camminare, offrire loro la possibilità di camminare quotidianamente in fila è un valido esercizio). Speriamo di veder nascere tanti gruppi di Pedibus anche nelle realtà cittadine perché veder invadere le città di carovane di ragazzi ha effetti positivi per tutti. Il poter fare un pezzo di strada insieme a qualcun altro è sempre un’esperienza più divertente che farla da soli, e si riesce inevitabilmente a camminare più a lungo. Raggiungere un luogo o una meta a piedi è sempre più stimolante piuttosto che sedersi in macchina in modo passivo: è un’occasione per osservare il mondo con occhi diversi. E voi, cosa ne pensate? È un’idea fattibile nel vostro quartiere?

Bentornati Bambini si ricomincia!

Bentornati a tutti i bambini, i genitori e le educatrici e insegnanti che da domani ricominciano la quotidianità a scuola dopo le festività natalizie. Mettete sempre in conto che dopo qualche giorno di vacanza (anche se trascorsi in casa per i bambini è sempre una piacevole occasione per stare con voi) potrebbero avere un po’ di malinconia nella fase del distacco mattutino. Ma con un atteggiamento sicuro verso il piccolo da parte vostra e dell’adulto che lo accoglie si risolve facilmente dato che si tratta di un ritorno verso un ambiente già conosciuto ed esplorato. Importante però: mai negare la difficoltà del piccolo piuttosto aiutarlo a superarla insieme anche nei giorni a venire. Tentiamo anche un Bentornati ai ragazzi delle Superiori che torneranno a scaglioni in presenza al 50%. Ci auguriamo possano tornare a pieno ritmo perché è davvero imbarazzante non trovare altre soluzioni e lasciarli a casa, senza considerare tutte le conseguenze da un punto di vista sociale e relazionale (senza tralasciare l’aspetto pratico dell’organizzazione e la gestione della quotidianità a casa con stanze e schermi da condividere). Speriamo che l’anno possa davvero iniziare al meglio (nonostante la situazione) per tutti, nessuno escluso. Un pensiero va anche ai piccoli che quest’anno per vari motivi non partecipano alla vita del nido o della scuola dell’infanzia: cercate di favorire e promuovere in un contesto sicuro una continua socialità con altri pari per offrire loro occasioni di gioco e scambio di esperienze sempre fondamentali per crescere.

Avanti 2021, ti aspettiamo

Avanti 2021, ti aspettiamo! Siamo tutti in attesa di un’annata migliore..e chissà magari anche di riprendere progressivamente a fare piccoli gesti quotidiani che ormai ci sembrano appartenere ad un’altra era, dato che quest’anno abbiamo sconvolto una serie di abitudini e rituali sociali. Auguriamo a tutti, un anno più solido e semplice dove poter raggiungere i propri obiettivi personali e professionali. Auguriamo ai piccoli e agli adolescenti di poter ritrovare la propria dimensione e provare, nonostante tutto, a stare bene e divertirsi. Perchè l’Infanzia e l’Adolescenza capitano una volta sola e sarebbe un peccato far perdere loro queste tappe evolutive fondamentali. Ci aspettiamo di fare un buon lavoro e cercare di continuare ad interrogarci con voi  sui principali dubbi educativi da un punto di vista psicopedagogico, tenendo sempre in considerazione il punto di vista genitoriale e quello educativo svolto quotidianamente sul campo dalle educatrici ed educatori che ci seguono nel tempo con l’intento di costruire sempre relazioni nuove e consolidare quelle già esistenti. Cercheremo di uscire dalla nostra comfort zone e di esporci maggiormente come richiesto con lo scopo di condividere e affrontare le principali fasi di crescita dei bambini per cercare ogni volta di restituire a chi ci ascolta un po’ di consapevolezza e di forza per affrontare le varie sfide educative.  E voi che aspettative avete dal nuovo anno?

 

La magia del Natale? Dipende da noi!

 

Quest’ anno il Natale ha un significato diverso rispetto agli anni scorsi.. ma e’ anche vero che la magia del Natale dipende da noi. Proviamo a valorizzare ciò che abbiamo a disposizione senza dover rimarcare necessariamente ciò che non possiamo fare. Questo atteggiamento costruttivo è fondamentale da offrire ai bambini come dimostrazione del fatto che nonostante tutto si può comunque tentare di stare bene, festeggiare anche stando in casa rispettando le regole per la salute di tutti. Dedichiamoci in questi ultimi giorni alla preparazione e costruiamo con i bambini il senso dell’attesa..Se sono più grandi possono contribuire a preparare ed allestire la tavola o cucinare con voi qualcosa di facile. Scegliete la musica natalizia che più vi ispira e che la giornata abbia inizio!. Preparate una caccia al tesoro, una tombolata versione ridotta o un gioco che possa per un attimo coinvolgere tutta la casa e raggiungere le case di chi è lontano da noi: non importa quanti saremo ma l’atmosfera che riusciremo a creare insieme… sarà un Natale in videochiamata ma pur sempre Natale!  Avanti Grandi applicatevi!

Allarme violenza e risse tra preadolescenti

Nei giorni scorsi la cronaca parlava di risse (Pincio a Roma, ma anche in altre città) proclamate via social organizzate da adolescenti e preadolescenti, alcuni giovanissimi dell’età di 12 anni. Ci si interroga sul perché: forse dato dalla mancanza della scuola in presenza, forse dalla noia o di un vuoto da colmare? Ecco allora perché non fare qualcosa di concreto anche in termini di prevenzione? Per esperienza garantiamo che è molto più complesso intervenire in fase adolescenziale. E’ questione di presenza, di tempo speso insieme, di pensieri condivisi e soprattutto di dialogo, anche se difficile, non solo con la famiglia, ma anche con una scuola fatta di insegnanti capaci, più che di trasmettere contenuti, di ascoltare e di offrire stimoli. I ragazzi vanno capiti, non criticati. Devono essere aiutati a crescere, coltivare le loro passioni, farsi domande e cercare sempre risposte nuove. Non basta dotarli di smartphone, occorre prepararli alla vita vera.  Se questi prerogativi vengono a mancare in una società come questa sarà molto difficile sopravvivere..e crescere in un clima sereno. E voi cosa ne pensate? Non è un problema che riguarda solo i genitori di adolescenti. Si tratta di un problema sociale che ci vede tutti coinvolti.

Idee regalo per Natale…

 

Tra una cosa e l’altra Natale si avvicina..e per chi avesse ancora qualche dubbio o vuole fare un regalo ad un bambino può avere qualche spunto! Come sapete privilegiamo sempre i giochi in grado di offrire un valore aggiunto. Quelli che possano valorizzare e stimolare la dimensione creativa per intenderci. Quindi via libera a:

  • cucina e giochi per cucinare imitando i genitori (validi dai 12 mesi circa fino ai 36 mesi e oltre)
  • tenda,tepee per valorizzare l’idea del rifugio, di uno spazio tutto per sé dove sperimentare la propria autonomia
  • giochi di legno a incastro, da impilare, da tirare o infilare e sfilare: tutti utili per migliorare un certo coordinamento
  • Libri: tattili o rigidi per i piccoli, fondamentali per migliorare la concentrazione e libri con didascalie e testi brevi mediante le quali possono memorizzare la storia e imparare a raccontarsela da sé
  • giochi imitativi come quello del dottore o parrucchiere o meccanico
  • trenino legno
  • dido’ per manipolare  (la ricetta casalinga con i coloranti alimentari o il caffè e la cannella può essere una variante handmade sempre molto apprezzata)
  • cestino dei tesori per i bebe’ (seguire la lista precisa dei materiali che consigliava E.Goldschmied sempre valida)
  • bolle di sapone giganti da fare all’aperto
  • puzzle/ Shangaj (anche giganti sono apprezzatissimi) a seconda dell’età: contribuiscono al ragionamento e migliorano la concentrazione
  • ricordate sempre di mettere sotto l’albero il regalo più prezioso (e per questo anche più complesso): il tempo e la cura per i vostri bambini. Raccontate loro tutto questo affinché possano crescere con questo valore aggiunto

Aspettando il Natale..

Quest’ anno sarà un Natale un po’ così..ma la vera sfida sarà quella di cercare -nonostante tutto- di trascorrere delle festività in modo sereno all’insegna della semplicità. Cercando di non far pesare il fatto di non poter fare i cenoni o i pranzi di un anno fa ma concentrandoci tutti su ciò che abbiamo comunque ancora a disposizione. Anche con i bambini e gli adolescenti sarà fondamentale ripetere ma soprattutto far capire attraverso i nostri gesti e il nostro umore che in ogni caso sarà e potrà essere un buon momento di unione e condivisione anche se ci trovasse lontano. Il Natale quest’anno più che mai dovrebbe essere un momento di riflessione e introspezione: su ciò che è successo, su ciò che è cambiato, su chi non c’è più, e su chi lavorerà anche quel giorno come tutti i medici e gli operatori sanitari. Ci pare superfluo in questo momento perdere tempo nel lamentarsi, non sarebbe più costruttivo investire tempo, energie e pensieri da dedicare agli altri? Secondo noi potrebbe essere una buona idea. Ci aiuterebbe a spostare il centro dell’attenzione sui problemi veri e non su quelli più effimeri. Pensiamoci su.