Togliere il pannolino senza stress

Questo è il periodo in cui la maggior parte dei genitori decide un giorno di togliere il pannolino…Attenzione però:

  • valutate prima con serenità se il vostro bambino è in grado o meno di stare un po’ di tempo senza pannolino. Se non lo vedete ancora ben sintonizzato NON insistete ma rimandate senza fretta
  • fate in modo che sia un’avventura dal sapore speciale
  • evitate di fare sentire al bambino la vostra ansia da prestazione
  • non chiedete ogni due minuti al bambino se gli scappa la pipì ma accompagnatelo con la mano verso il bagno mentre cantate una bella canzone o portate in bagno qualche peluche
  • se la pipì non arriva non è un problema! L’importante è memorizzare il gesto e le dinamiche del bagno
  • raccontate ai bambini che anche voi avete fatto fatica a capire lo stimolo della pipì quando avevate la stessa età: è un messaggio di comprensione e rassicurazione necessario quando si affronta un tale cambiamento
  • datevi e date loro il tempo necessario: non basatevi sui figli degli altri che ai nostri occhi appaiono sempre meglio e perfetti
  • create un “ponte” con il nido se lo frequentate e fatevi guidare: farete meno fatica!
  • Leggete tutti i nostri vecchi post e video su fb e IG in merito!!!!

 

 

Il bambino perfetto: attenzione genitori…

Questa settimana abbiamo avuto modo di affrontare con diversi genitori in diverse realtà educative il tema del “bambino perfetto”. È sempre interessante nonché affascinante notare come vi sia una forte esigenza genitoriale di investire e lavorare per ottenere il meglio dai propri figli. Attenzione: il pensiero di per sé è bellissimo. Ma chiediamoci sempre però se lo stiamo facendo davvero per loro o per noi. E se non gli permettiamo mai di sbagliare – scusate- che idea si faranno poi da grandi? Perche’ non provare piuttosto a spiegare che magari il bambino ha avuto un atteggiamento un po’ esagerato ma che col tempo si aggiusta tutto e soprattutto che tutte le mamme e i papà hanno tantissima fiducia in loro e per questo non c’è da preoccuparsi.

 

 

Scuola dell’Infanzia: età della scoperta

 

ll periodo della Scuola dell’Infanzia è caratterizzato da una serie infinite di domande e di scoperte. Preparatevi alle classiche domande esistenziali del tipo: dove sono nato, come, perché si vive ma soprattutto perché si muore. Poi vi è la scoperta in ambito sessuale partendo dal proprio corpo e quello degli altri. Talvolta i genitori appaiono imbarazzati nel gestire le risposte ma è molto importante rispondere in modo tranquillo e sereno piuttosto che fare finta di non aver capito. Non rispondere significa non prenderlo sul serio. Quando un bambino ci chiede è perché è pronto per la nostra risposta. E’ fondamentale che possa prima confrontarsi in famiglia tra le figure genitoriali e iniziare a farsi un’idea. Dato che – come adulti- non si è mai quasi pronti a certe domande cominciare a preparasi per tempo può essere un’ottima idea. 

 

A Casa e al Nido: i bambini sono diversi

 

Perché a casa è ingestibile e al nido invece mi dicono che è andato tutto bene? Capita spesso che i genitori si trovino in una situazione simile vediamo il perché.  Intanto i bambini a casa sono diversi semplicemente perché sono con i genitori. Quindi percepiscono una certa libertà e possibilità di esternare certi atteggiamenti per i quali magari al nido non osano ancora. Quando sono a casa è come se rivendicassero la vostra esclusività per cui sarà difficile fare molte cose perché i piccoli vogliono stare a tutti i costi con voi. Se però li prepariamo nel tempo e gli facciamo capire che è possibile stare insieme facendo anche giochi e cose differenti allora comprendono meglio anche il vostro atteggiamento. Provate a casa ad allestire due zone una di gioco del piccolo e una vostra. Al nido anche solo per il fatto che vi sono più bambini ci sarà sempre qualcuno più vivace del vostro e poi è più facile distrarsi e perdersi tra le conquiste dei pari. I bambini hanno più da fare anche solo visivamente. Sono più impegnati nella vita comunitaria invece a casa sentono fin da piccolissimi che siamo lì a completa disposizione e questo non va sempre bene! È giusto che sentano che possiamo giocare insieme così come in modo autonomo ognuno come può per poi ritrovarsi e fare di nuovo un gioco e una canzone insieme o preparare la cena. 

 

Io e te: non vedo l’ora che tu sia qui di D.Bertoni

È uscito questo mese un albo davvero speciale. Si intitola “Io e te, non vedo l’ora che tu sia qui” scritto da Daria Bertoni, illustrazioni Nina Masina edizione Mondadori. Narra la storia dell’attesa dei fatidici 9 mesi da una prospettiva nuova: quella della “futura sorella maggiore” che appunto inizia ad immaginare e fantasticare come sarà la nuova quotidianità con l’arrivo di una sorellina quindi cosa cambierà ma anche cosa resterà mese per mese. Ci è piaciuto molto perché il punto di vista pratico e concreto dei bambini può essere in grado di offrire un supporto anche ad altri nella stessa identica situazione. A volte si sa, i Grandi non sempre colgono tutte le esigenze o timori dei bambini no?!

Lo consigliamo come regalo a chi sta vivendo questa fase delicata e così ricca di emozioni, da leggere e sfogliare sul divano tutti insieme accanto alla pancia che cresce. Da tenere sul comodino tra i libri speciali e leggere e rileggere anche solo per tornare a celebrare la nascita di ogni piccolo e rievocare insieme tutto quell’insieme di emozioni e ricordi indelebili con una promessa – proprio come quella scritta dall’autrice- ” ti prometto che ti proteggerò e che sempre al tuo fianco io sarò”.

Non vuole mangiare…

 

Cosa fare e che atteggiamento avere quando un bambino non mangia? È giusto preoccuparsi ma mai allarmarsi altrimenti il momento del pasto diventa da piacere a dovere e anche il bambino piccolo lo percepisce. Di seguito qualche suggerimento se vi trovaste in una situazione simile:

  • evitare di forzare il bambino
  • preparare un piatto unico per tutta la famiglia senza dare la possibilita’ di scelta che inevitabilmente porta il bambino ad una maggiore confusione
  • non sentirsi rifiutati (pensiero rivolto alle mamme soprattutto) quando il vostro bambino non apprezza ciò che avete cucinato e pensato con tanto amore
  • mai dare troppa importanza al momento dei pasti ma viverlo con leggerezza, senza troppe aspettative 
  • offrire al bambino un gioco o un libretto se piccolo ma evitare tablet e smartphone per distrarlo! Meglio cantare, raccontare una storia
  • coinvolgere il bambino nella preparazione del pasto oppure come cameriere di sala nella distribuzione dei piatti può sempre essere un’idea utile e che piace
  • parlatene con una figura esperta se la situazione non migliora e vi sembra di averle provate tutte..

Gioco a casa: bambini piccoli

 

Come trascorrere le lunghe giornate invernali a casa con un bambino piccolo? Ne riparliamo perché il tema è sempre attuale!.  Abituare un bambino fin da piccolo a gestire una piccola porzione di tempo in autonomia con la costante conferma del genitore accanto è fondamentale per offrirgli sicurezza e fiducia. Come fare? Agite in modo graduale. All’inizio potrebbe reagire piangendo perché teme di essere lasciato e può avvertire una sensazione di disorientamento. Il trucco consiste nel cavalcare l’onda del possibile disagio insieme. Quindi sistemo il piccolo sul tappeto avendo già preparato dei giochi adatti e nel frattempo intono una canzoncina. Se preparo prima l’occorrente il piccolo evita di vivere quei pochi secondi di sospensione che potrebbero portarlo a piangere anche in modo insistente e a preferire le braccia del genitore piuttosto che l’esperienza al tappeto. Sappiamo bene quanto sia precario questo nuovo equilibrio da costruire ma se il bambino sente la nostra sicurezza il gioco è fatto! 

Occorrente sul tappeto da gioco piccoli 4-10 mesi:

  • cubi, costruzioni morbide, tappi metallo ( tipo omogenizzati, grandi e quindi più sicuri), piccolo cestino dei tesori con vari oggetti di casa, scatole di carta da aprire e chiudere (pasta,creme varie), rotoli di carta igienica, nastri colorati ecc.
  • prediligere i materiali di recupero alla plastica e ai giochi sonori che poco contribuiscono allo sviluppo sensoriale!
  • gratificate sempre il piccolo e rassicuratelo  anche se non è andata necessariamente come le vostre aspettative
  • non è scontato saper stare a giocare e accettare che il genitore sia impegnato in altro, per questo occorre un rinforzo continuo in grado di dare la giusta dose di fiducia 

 

Arriva Babbo Natale! E i bambini sono incontenibili!!

L’arrivo di Babbo Natale si sa genera un’euforia e uno stato di perenne eccitamento nei bambini piccoli. E’molto bello vederli così ed è bene saper accogliere queste loro emozioni con stupore ed entusiasmo. L’errore classico che sentiamo dire è: “forza che se non fai il bravo poi stanotte Babbo Natale non passa”. No! E Ancora No!!!! Babbo Natale passa a prescindere! Piuttosto potremmo dire che con questo rumore le renne potrebbero spaventarsi perché non sono abituate. L’accento non va mai messo sul bambino. Nemmeno a Natale! Deve essere un momento di attesa dal sapore magico che poi ognuno conserverà da grande. Se dovessero sentire il rumore dei passi di Babbo Natale o i folletti che arrivano ridete insieme con loro e cercate di stupirvi con loro!

 

Che regalo gli faccio?! ‍

Natale è alle porte, i più organizzati avranno già preso e incartato tutto magicamente nascosto, quelli come noi stanno ancora pensando e amano il brivido dell’ultimo minuto: l’importante è fare uno o due regali intelligenti, che possano incuriosire, far pensare, alimentare l’atteggiamento creativo del piccolo. Dal nostro punto di vista psicopedagogico il regalo giusto è quello utile e funzionale al gioco e all’acquisizione di una maggiore autonomia. Quindi via libera al concetto di:

  • Tenda: intesa come rifugio dove stare e mettere i propri giochi al segreto
  • Cassa del supermercato, tastiera PC per imitare i grandi
  • Cucinetta (eh sì è adatta ai maschi come alle femmine! Piace da matti perché permette di imitare i genitori che cucinano)
  • Valigetta del dottore, parrucchiere ecc
  • Trenino legno con pista (facile da montare)
  • Costruzioni: immancabili! Aiutano il pensiero logico
  • Travestimenti e burattini per organizzare spettacoli
  • Tanti spunti e idee creative su okoshop.it
  • Per i piccoli: bottigliette sonore, cestino dei tesori per sviluppare la sensorialità, nastri colorati, carillon, burattino, cubi per iniziare a fare torri da buttare giù
  • Regalare un’esperienza: una gita, una merenda, una salita a cavallo: il dono si trasforma in ricordo da vivere
  • Regalare una consulenza per neogenitori, mamme, papà, zii, Educatrici e per tutti coloro che han voglia di mettersi in gioco accanto ai loro bambini scriveteci in privato a:  info@mammechefatica.it

Babbo Natale arriva sempre!

Babbo Natale arriva (o dovrebbe arrivare) sempre, a prescindere dall’essere bravi o cattivi. Pensateci: lo siamo tutti un po’ dell’uno e dell’altro! Quindi – se potete- evitate di dire ai bambini che se non fanno i bravi Babbo Natale non porta loro ciò che desiderano perché poi alla fine non è vero!. A chi crede, è giusto che sogni e creda nell’attesa. Chi invece è più grande e inizia a fare domande sospette, cercate di sondare il terreno il terreno e nel caso valutate di spiegare la verita’ onde non tradire il senso di fiducia e di lealtà: si tratta di una storia che viene tramandata di generazione in generazione ed è molto bello credervi. Poi da grandi è ancora più bello “costruire” il tutto per i bambini più piccoli. Mi aiuti a tenere il segreto ora che sei cresciuto?! Piuttosto che andare a cercare la verità altrove (amici, scuola) è meglio che venga raccontata in famiglia.