Happy Popping sbarca a Milano!

Care Mamme,avete letto anche voi?! A Milano con il 2012 arriva l’Happy Popping!!!

Si tratta di un nuovo servizio sponsorizzato dal Comune di Milano (Assessorato al Benessere, Qualità della Vita, Sport e Tempo libero) tramite l’iniziativa “Copia e incolla” a sostegno di tutte le mamme milanesi e non. D’ora in poi ci si potrà  portare dietro il pupo senza troppi problemi e fermarsi ad allattarlo nei luoghi pubblici che avranno esposto l’adesivo “Happy Popping”. Ci auguriamo che siano in molti ad aderire a questa intelligente iniziativa: bar, negozi e altri servizi pubblici. In fondo una mamma che allatta ha bisogno semplicemente di un posto comodo- possibilmente un pò appartato- dove sedersi, ma per il resto si adatta. Certo questa idea per noi è una novità, al contrario del nord Europa dove invece fare attenzione a questo tipo di cose è assolutamente naturale e ovvio! Apprezziamo molto il fatto che dal 2012 le mamme potranno finalmente girare e trafficare per la città senza dover ricorrere esclusivamente all’Ikea!
Che ne pensate??

Mamme che fatica…le vacanze!!

Care Mamme,
iniziano le lunghe vacanze natalizie.. c’è chi parte, c’è chi resta, ma il problema si presenta un pò ovunque. Le giornate sono lunghe e se magari il tempo non è bello oppure i pargoli sono malati, cosa facciamo fare loro?? Ci riferiamo, ovviamente, ai bimbi piccoli, anzi piccolissimi, nella fascia d’età che va dai 24 ai 36 mesi (anche se può essere un’idea da proporre anche ai più grandicelli). Stiamo parlando del didò fatto in casa. Non serve molto e soprattutto, una volta fatto, si conserva per molto tempo. E’ naturale e, proprio perchè fatto con i coloranti alimentari, non è pericoloso se un bimbo inavvertitamente ne mette in bocca un pezzetto.

Occorrente:
-una bustina di vanillina
-un bicchiere di sale
-un bicchiere di acqua
-due cucchiai di olio
-due cucchiai di cremor tartaro (lo si trova in farmacia)
-due cucchiai di farina
-colorante per alimenti a vostra scelta.

Procedimento: aiutare il bambino a versare gli ingredienti in una pentola. Cuocere fino a che il composto diventa solido. Far raffreddare e sbizzarrirsi con la fantasia!
Suggerimento: Noi solitamente mentre giochiamo col didò e creiamo un piccolo animale, accompagniamo l’attività con una canzoncina adatta (ad esempio: la canzoncina della lumaca o della “Danza del serpente”).

Non ci resta che augurarvi Buone feste!!!!!

Mamme che fatica…il Natale!

Care Mamme, lo sappiamo bene, arriva il Natale e con lui miriade di faccende da sbrigare. Chissà perché in questo periodo di festa c’è una frenesia tale nell’aria che innervosisce e stressa invece di rilassare?! I regali purtroppo non sono le uniche cose a cui bisogna pensare: c’è infatti anche da organizzare il pranzo, telefonare alla suocera, riunire i parenti, pensare a tutto e a tutti… non dimentichiamoci poi delle cene di lavoro, delle feste e delle recitine di Natale dei nostri pargoli, degli ultimi pacchettini da incartare ecc ecc.
Allora, forza, ancora una settimana di tour de force e poi..un po’ di pausa- anche se le mamme non vanno mai in vacanza, ahimè!! Anzi, stando a casa lavorano il triplo perché oltre ad occuparsi dei figli, si occupano anche dei mariti e delle faccende domestiche! Ma non disperatevi, tra qualche giorno scriveremo dei piccoli suggerimenti per alleviare un po’ le lunghe giornate di vacanza dei vostri bambini ..Seguiteci!

P.s. Sono in arrivo anche interviste “tecniche” ad altri esperti del settore per arricchire il nostro bagaglio personale tra una fetta di panettone e l’altra!

W le mamme…imperfette !!!

Vorremmo inaugurare questo blog con un concetto che ci sta molto a cuore e che, a nostro parere, non è mai abbastanza sentito dalle persone coinvolte, in quanto non legittimato dalla società in cui viviamo.

Secondo noi è importante che i genitori riconoscano di essere persone imperfette, con i loro pregi e difetti. Questo vale in particolare per le madri che inevitabilmente si sentono maggiormente coinvolte (e delle volte anche maggiormente responsabili) nella crescita dei propri figli.

Può sembrare banale, ma vi assicuriamo che le mamme si sentono perennemente in colpa per non essere all’altezza del loro difficilissimo compito: forse ripeterselo all’infinito guardandosi allo specchio può essere un buon inizio per convincersi davvero. La stanchezza e la sensazione di inadeguatezza sono percezioni assolutamente normali: ricordiamoci che colei che le sperimenta non è un extraterrestre, né un’incapace! Tutte le relazioni umane sono infatti caratterizzate da una sorta di ambivalenza affettiva, cioè dalla presenza di affetti completamente opposti e contradditori: attaccamento, cura, tenerezza, amore, ma anche rabbia, impotenza, solitudine, odio; tutte emozioni che generalmente nascondono la paura di non farcela.

Le mamme perfette, da pubblicità televisive non solo propongono un modello irraggiungibile e falso, ma sono anche quelle più nocive perché fanno inconsapevolmente soffrire di più il loro bambino. Infatti la tendenza alla perfezione compromette la sintonizzazione con i bisogni reali di un bambino piccolo. Inoltre il voler essere perfette implica anche un bassissimo livello di autostima spesso mascherato da un’apparente sicurezza.

Ricordiamoci invece che nessun bambino ha bisogno di genitori perfetti, ma dei propri genitori, che sono insostituibili, con le loro qualità, ma anche con le loro insicurezze e fragilità.

Si impara a fare il genitore dai propri errori e dalle proprie esperienze. Nei nostri asili c’è stato chiesto più volte (da madri completamente diverse fra loro): “Non esiste un manuale di istruzioni per l’uso?”. Purtroppo la risposta è negativa poiché il mestiere del genitore dipende da moltissime variabili che coinvolgono la sfera affettiva, culturale, sociale, ma anche dalla capacità di sintonizzarsi con il bambino che c’è in noi.

Cosa ne pensate? Anche voi avete sperimentato queste sensazioni?
Aspettiamo i vostri commenti !!!

Perché un blog?

Questo blog ha come obiettivo quello di creare uno spazio – non solo virtuale – di condivisione di quelli che sono i problemi e le incongruenze legate alla crescita di un bambino. Lo diciamo tutti – mamme e non – crescere un bambino, viverci e lavorarci è veramente impegnativo. Lo diceva già tempo fa lo psicoanalista Bruno Bettelheim che il mestiere del genitore è il più complicato del mondo poiché coinvolge a 360°, soprattutto a livello emotivo. Lo confermiamo anche noi, che mamme non siamo, ma stiamo con i vostri bambini tutto il giorno in asilo e ne osserviamo e conserviamo le scoperte, le acquisizioni, i capricci, gli scherzi, gli sbalzi d’umore, la stanchezza, la voglia di coccole…

Da qui il desiderio di inventare un “contenitore emotivo” che ci aiuti a riflettere e ad acquisire stimoli nuovi. Senza pretese, senza troppi “psicologismi”, ma alla portata di tutti: mamme, ma anche papà, insegnanti, educatrici, baby-sitters, tate, nonni e tutti coloro che sperimentano quotidianamente questa fatica, sono disposti a riconoscerla, a parlarne in modo consapevole, ad elaborarla e a rinnovarla in energia costruttiva e vitale. Perché già solo il fatto di riuscire ad esplicitarla, a trovare delle parole che esprimano questa sensazione può essere un modo per affrontare questa forma di disagio e di incomprensione che spesso i bambini ci fanno provare proprio sulla nostra pelle.

Proporremo un breve excursus sulle varie fatiche che la maternità comporta e alle quali non si è mai abbastanza preparati. Di volta in volta aggiorneremo il Blog con delle interviste vere e proprie a delle mamme che porteranno la loro testimonianza e il loro contributo per far scaturire un confronto vivace e speriamo arricchente…il dibattito è aperto!