Mamme, quanti capricci!

 

Cari genitori,

siete tutti invitati a partecipare ad uno dei nostri incontri a tema. Questa è la volta dei famigerati capricci!

Mercoledì 1 febbraio 2012  alle 20,45 vi aspettiamo per una chiaccherata tra una tisana ed un dolcetto presso il micronido “La Pepita” in Via Severini, 5 a Milano.

Mindfullness: un vero nutrimento per l’anima

 

Care Mamme,
Cari Genitori,
ieri mattina abbiamo avuto l’opportunità di incontrare presso l’Associazione Bau…sette i portavoce della Mindfullness in Italia. Gli esperti ci hanno spiegato in cosa consista questa pratica antica e i suoi benifici per adulti e bambini. Mindfullness è “consapevolezza del momento presente in modo non giudicante”. Ciò implica una messa in atto di un processo di osservazione di quello che accade dentro di noi che porta ad una maggiore consapevolezza. Mindfullness significa anche arrivare a creare “uno spazio logico” attraverso il quale poter osservare i propri pensieri e poter sperimentare un approccio diverso a livello emotivo e relazionale in quanto si sviluppa anche una maggiore attenzione verso gli altri. Con questa tecnica si può gestire meglio la rabbia e lo stress che, come sappiamo, è molto alto fin dall’età prescolare. Infatti i bambini, spiegano gli esperti, devono adattarsi continuamente ai cambiamenti che l’ambiente impone e devono adattarsi alle richieste degli adulti, ma hanno meno possibilità di scaricare lo stress. Infine si tratta di una pratica che viene trasmessa ai bambni e ai loro genitori per:
– avere delle relazioni più intense
– creare quello spazio di ascolto che molte volte tralasciamo (perchè sopraffatti dagli impegni quotidiani)
– insegna all’adulto ad osservare il proprio bambino così com’è, senza porre giudizio

p.s. Alla fine dell’incontro siamo uscite veramente rilassate e appagate!

IL NIDO (parte II)

 

Care Mamme,
l’inserimento al nido è un momento molto delicato di affiancamento del bambino piccolo ad un adulto significativo allo scopo di instaurare un buon rapporto con le educatrici del nuovo spazio. È una fase molto importante perché serve da “ambientamento” graduale del bambino in un luogo del tutto sconosciuto occupato da adulti e bambini nuovi. Lo scopo principale è lo stabilirsi di una relazione di fiducia, non solo tra il bambino e le educatrici, ma anche tra queste ultime e la madre.
In genere si consiglia di evitare di iscrivere il bambino al nido intorno all’ottavo mese perché è una fase “critica” dello sviluppo in cui il piccolo tende a soffrire molto più di quanto non accada prima o dopo per la lontananza dei genitori (ed in particolare della madre) . Quindi, se compatibile con gli impegni quotidiani dei genitori, sarebbe meglio aspettare uno/due mesi perché l’angoscia di separazione diminuisca e aumenti la fiducia in sé allo scopo di affrontare il momento del distacco con meno paura.
Qualche semplice suggerimento: date al vostro bimbo un ciuccio e/o il cosiddetto oggetto transizionale (peluche, copertina..) e, indipendentemente dalla sua età, spiegategli bene che state andando via, ma che tornerete presto a prenderlo. Infine, un piccolo gioco, molto antico e conosciuto, può essere d’aiuto al bambino per abituarlo a stare da solo. Stiamo parlando del famoso gioco del Cucù o Bau..sette! L’adulto nasconde  il viso dietro un panno o dietro alle mani e dopo poco riappare. Il bambino piccolo sperimenta così un breve attimo di paura, di attesa (“Oh, no! La mamma è sparita, e ora??”) per poi vivere una sensazione di sollievo e felicità. Con questo banale rituale si insegna al bambino ad avere fiducia negli altri e  a tollerare la separazione. È un po’ quello che le educatrici ripetono ogni giorno ai propri bambini: “Le mamme tornano sempre, non vi abbandonano qui”. Ma anche voi, mamme e papà, state tranquilli: ogni bambino ha i propri tempi, ma riuscirà a separarsi e vivere serenamente la loro giornata al nido. Abbiate fiducia in modo da trasmetterla anche a vostro figlio!

IL NIDO (parte I)

 

Care Mamme,
nell’ultimo post abbiamo iniziato a parlare di distacchi. Ora, essendo in periodo di iscrizioni, vorremmo scrivere qualche riga sull’ inserimento del proprio figlio all’asilo nido. Cercheremo di essere il più obiettive possibile, benché, lavorando nei nidi, siamo di parte!
Infatti come in tutte le esperienze esistono dei pro e dei contro, analizziamole insieme.

L’ aspetto che più preoccupa le mamme è il rischio che il bambino possa ammalarsi più frequentemente che non stando a casa (soprattutto negli asili con più di 40 bambini). Inoltre l’inserimento in un ambiente extra familiare comporta il superamento di un momento delicato- sia per il bambino, sia per il genitore- cioè quello del primo vero distacco. Tuttavia ciò che riteniamo inopportuno è colpevolizzare quei genitori che decidono di iscrivere il figlio al nido per ragioni lavorative o economiche. Questa non è una scelta disdicevole poiché nella maggior parte dei casi non si tratta di un luogo del tipo ‘baby parking’, ma di un ambiente sicuro che permette al bambino di socializzare con i pari, creare un rapporto di fiducia con altri adulti significativi, nonché sperimentare ogni giorno nuove attività poco praticabili in casa. Il nostro parere è quello di diffidare da chi vi fa sentire inadeguati o in colpa se iscrivete il figlio all’asilo: un ‘genitore sufficientemente buono’ è quello che favorisce la scoperta di nuovi mondi. Tra l’altro se questa sensazione di colpa viene trasmessa inconsapevolmente al piccolo può alimentare il suo timore iniziale di essere abbandonato. Certo, la situazione migliore sarebbe quella di evitare di lasciare il bambino per più di 8 ore al giorno, lavoro permettendo. Ma ricordiamoci che il nido è un luogo pensato a misura di bambino, che consente un’utilissima esperienza relazionale e di crescita, non solo per i piccoli, ma anche per i genitori.

A proposito di….senso di colpa…

Senso di colpa: un sentimento ricorrente nella figura materna. Perchè le mamme si sentono in colpa? Chi le fa sentire in colpa? Com’è possible aiutare le mamme a gestirlo e ad elaborarlo per fare in modo che siano donne serene, in grado di trasmettere un senso di tranquillità ai loro bambini e di conseguenza alle loro famiglie?

Al momento del rientro al lavoro, oltre all’inevitabile ansia per il prorio figlio piccolo, subentra la preoccupazione di doversi staccare da lui. Infatti pensare di doverlo affidare ad altri (che siano nonni, baby-sitter o educatrici del nido) fa emergere molti dubbi. “Riusciranno a colmare i vuoti che il mio bambino potrà avere durante la giornata”? “Riusciranno a calmarlo se dovesse entrare in crisi?”, o ancora: “Cosa sarà successo in queste lunghe ore, senza di me?”, “Cosa avrà imparato”?

Inoltre spesso la madre che torna dal lavoro porta a casa al suo piccolo un dono, come per farsi perdonare la sua assenza. Se però il regalo (simbolico, anche molto piccolo) diventa lo stimolo per fare al figlio una comunicazione affettuosa (“Mi sei mancato tanto” o “Ti ho pensato”) acquisisce un senso più profondo del semplice gesto consumistico.

Care Mamme, cosa ne pensate? Vi suonano familiari queste parole? Ci è sempre utile capire il vostro prezioso parere!

Mamme…ieri ed oggi. Intervista alla Dott.ssa Lucia Martinelli

Come preannunciato, a dei post più “soft” alterneremo delle brevi interviste rivolte a dei professionisti che si occupano di infanzia e genitorialità.
Lo scopo è quello di confrontare le varie opinioni secondo punti di osservazione molto di versi al fine di arricchirci, ma anche di sensibilizzare le persone verso questa  tematica di cui siparla ancora troppo poco,ma che, secondo noi, è molto importante. Infatti parlare della fatica delle mamme è un passo importante verso la sua accettazione e verso il superamento dell’eterno senso di colpa materno.Mammechefatica - Dott.sa Lucia Martinelli
Incominciamo questa serie di breve interviste, facendo due rapide domande alla Dott.ssa Lucia Martinelli, psicologa, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica.

Dottoressa, quali sono le maggiori difficoltà che riscontrano le mamme al giorno d’oggi secondo lei?

Secondo me la maggior difficoltà delle mamme odierne è quella di spiegare la fatica che fanno nel crescere i bambini, poiché è una fatica più psichica, che fisica. Ma è anche complicato e frustrante confrontarsi con un’immagine ideale della propria madre o della propria suocera “pimpante” che spesso dà consigli totalmente inutili.

Ci sono differenze rispetto alle problematiche delle mamme del passato?

Indiscutibilmente, anche se la fatica è la stessa. Le mamme del passato però avevano a disposizione dei modelli molto precisi da imitare perciò non dovevano fare nessuna fatica nel cercarli. Invece ora le madri si trovano l’ostilità del mondo passato soprattutto per quanto riguarda la loro realizzazione personale ( che una volta si esauriva nei figli-possibilmente tanti- ora, per la maggior parte dei casi, avviene prima nell’ambito lavorativo). Al giorno d’oggi si aggiunge anche l’immensa fatica del senso di colpa al momento del rientro al lavoro affidando i figli a terzi (tate, asili..).

Ringraziamo la Dott.ssa Martinelli per la sua disponibilità.

Cosa ne pensate,mamme?? E voi nonne?

Mamme, provate la mindfulness!

Care Mamme,

vi segnaliamo una bella iniziativa proveniente dagli Usa per combattere lo stress fin da piccolissimi citata anche da “la Repubblica” del 3 Gennaio. Si tratta di una nuova tecnica di meditazione chiamata Mindfulness utilizzata in diversi ambiti professionali (educativo, psicoterapeutico, medico e aziendale) che si propone di restituire ai genitori un prezioso strumento per favorire nel bambino:

  • lo sviluppo di una maggiore consapevolezza corporea e una migliore sintonia con il proprio corpo
  • la capacità di allentare dolcemente le tensioni sia fisiche sia mentali
  • la capacità di attenzione, di concentrazione e di memoria
  • il riconoscimento delle proprie emozioni aumentando la comprensione di sè
  • la propria forza di volontà e la capacità di resistere allo stress.
  • lo stare bene con se stessi e con gli altri, sviluppando capacità empatiche e gentilezza

Dunque vi aspettiamo numerosi per una conferenza di presentazione ai genitori

Sabato 21 gennaio 2012 dalle ore 10 alle ore 12
C/O la sede dell’Ass.Bau..sette!,Gioco e Creatività Via Soderini 21,20144 Milano ingresso ang. Via Pompeo Neri
INGRESSO GRATUITO GRADITA LA PRENOTAZIONE al numero 02-472696

qui trovate tutte le info necessarie.