Come fare a rassicurare il mio bambino senza angosciarlo…

 

Come fare a rassicurare il mio bambino senza angosciarlo ulteriormente?  Talvolta noi adulti siamo veramente incredibili…non ci rendiamo conto che la continua rassicurazione rivolta al nostro piccolo è in fondo rivolta a noi stessi. Perchè la maggior parte delle volte siamo noi adulti a doverci ‘preparare’ nelle situazioni…

Quindi parliamo ai bambini, spieghiamo loro cosa accadrà, raccontiamo loro le novità che ci attendono evitando però di ‘stressarli’ troppo…altrimenti contribuiamo solo ad aumentare timori e dubbi inutili.

Per i più piccoli: è sempre utile e funzionale spiegare mediante il gioco imitativo. Prendete due animaletti o due bambole, quello che avete, e inventate un breve dialogo su ciò che deve accadere…coinvolgete anche il vostro bambino che sicuramente parteciperà al gioco!

La concentrazione: è importante fin da piccoli…

 

L’arte di concentrarsi è importante fin da piccoli e va coltivata fin dalla prima infanzia.

Come trasmettere ai piccoli questa capacità? Lo si può  fare mediante l’utilizzo di alcuni giochi ‘pensati ad hoc’ ad esempio i giochi ad incastro di legno,le costruzioni, le tabelle tattili, i giochi montessoriani…ma anche un semplice libro da leggere e sfogliare l’importante che all’inizio si prenda in considerazione sempre lo stesso libricino per facilitare il bambino. Un momento di tranquillità è fondamentale in particolare per i bambini più ‘tormentati’ e vivaci che con il loro comportamento evidenziano la necessità di un contenimento dal punto di vista socio-affettivo. Anche la musica classica, ad esempio, può contribuire al recupero di una maggiore concentazione.

Se il bambino sa concentrarsi riesce con più facilità a superare gli ostacoli e le difficoltà senza arrendersi al primo istante o chiedere subito l’intervento della figura adulta.

L’oggetto transizionale all’asilo…

 

Mammechefatica consiglia di portare all’asilo l’oggetto transizionale, può essere un modo efficace per il bambino di accettare meglio il distacco dalla figura materna.

Anche se quest’ultimo deve essere utilizzato in caso di reale bisogno e smarrimento da parte del piccolo. Non deve essere concepito come un modo per facilitare l’isolamento dal resto del gruppo e dai giochi proposti. L’utilizzo dell’oggetto consolatorio dovrebbe avere lo stesso valore del ciuccio. Da utilizzare in caso di paura,stanchezza,ritorno ad uno stato di calma e disorientamento affettivo e in particolare per la fase dell’addormentamento.

Il bambino deve trovare nel proprio orsacchiotto consumato una grande fonte di calore e consolazione anche se in quel momento non può essere rassicurato dalla sua mamma. l’importante però che il bambino accetti di farsi consolare e nutrire dalle maestre o dagli adulti di riferimento in quel momento, così che possa poi ricongiungersi con la propria mamma senza problemi o timori eccessivi.

Come fare a riconciliarsi dopo una lunga giornata…

 

Mammechefatica vorrebbe parlarvi di una dinamica sottile che capita quotidianamente a tante di voi: come riconciliarsi col proprio bambino dopo tante ore.

Mammechefatica consiglia alle figure adulte interessate di avvicinarsi al bambino andandogli incontro fisicamente poichè è necessario ristabilire un contatto ‘pelle a pelle’.

Se il bambino si mostra indifferente o preferisce rifugiarsi tra le braccia delle maestre o della tata, è assolutamente normale e comprensibile. E’ talmente tanta la voglia di rivedere la propria mamma o papà che spesso il bambino preferisce assumere un comportamento opposto che sta ad indicare ”quanto mi sei mancata mamma”.

L’adulto deve essere capace di accettare questo ‘smarrimento’ iniziale che dovrebbe concludersi con un bell’abbraccio.

Mammechefatica sottolinea il fatto che non c’è nessun bisogno di portare al piccolo doni,regalini,merendine per cercare di attirare l’attenzione immediata del bambino. Il vero regalo siete voi, e la capacità di ricongiungervi dopo ogni distacco.

Il genitore che ha bisogno di riconciliarsi sempre con qualcosa per il proprio bambino è un genitore pieno di sensi di colpa che non aiuta il suo bambino nel percorso di crescita.

Riflettiamioci su in questa nuova settimana…

 

Come trasmettere ai figli un buon rapporto con la lettura?

 

Iniziato da poco il  nuovo anno scolastico e MammeCheFatica ha pensato di dare piccoli suggerimenti ai genitori (ed educatori) per aiutare i bambini (dalla scuola d’infanzia in su) ad impostare un buon rapporto con i libri:
1.      Dimostrare ai bambini che gli adulti in primis sono amanti della lettura
2.      Permettere loro di scegliere autonomamente i libri senza dare giudizi di valore
3.      Non costringerli a leggere
4.      Considerare la lettura come un gioco piacevole e divertente
5.      Non contrapporre il libro alla TV o al PC

Buona lettura a tutti!!

 

Ci vuole la “voglia matta”…parola di scienziata…

 

Ce lo dice la famosa e importante scienziata e veterologa Ilaria Caputo, “ci vuole la voglia matta” (“Se stasera sono qui” di Teresa Mannino, la7) per fare tutto e soprattutto arrivare in alto in qualsiasi cosa.

Bisogna osare. Dobbiamo far esprimere al meglio il nostro talento. Proprio noi, donne, mamme, figlie, sorelle. Dobbiamo andare alla radice del cambiamento e….

studiare, ampliare i nostri orizzonti,crescere, trasmettere,insegnare ai più piccoli….

Forza…..prendete un po’di ‘voglia matta’ e offritela a tutti…

L’atteggiamento delle Maestre è proprio significativo…

 

Mammechefatica ricorda con piacere i primi pensieri montessoriani sempre attuali, moderni e poetici sul punto di vista delle Maestre e delle Educatrici.

“Un metodo educativo che abbia per base la libertà deve intervenire per aiutare il bambino a conquistarla, riducendo al minimo l’intervento dell’insegnante,il quale ha il compito di gettare un raggio di luce e passare oltre, impiegando una grande dose di pazienza e una notevole capacità di osservazione.L’educatore deve dare a ciascuno il dono di essere compreso e corrisposto nei bisogni profondi dell’anima.

E’ il maestro che si adatta all’allievo e non viceversa. Egli parla poco e osserva molto.

Questo è un modo per garantire non solo l’emancipazione ma la fioritura del bambino”.

Buona Giornata a tutte le Maestre.

Se non vuole svegliarsi…nè andare all’asilo…

 

Come fare quando i bambini piccoli fanno fatica a svegliarsi, e peggio ancora non vogliono andare all’asilo (appena iniziato l’anno..)?

Mammechefatica consiglia di: – anticipare l’addormentamento serale…tanti bambini vanno a letto troppo tardi la sera ed è ovvio che al mattino siano stanchi e insofferenti già a partire dal Martedi mattina…

– svegliare il piccolo senza caricarlo d’ansie e aspettative in particolar modo se l’ambientamento nella nuova scuola non è ancora del tutto superato.

– Fare una buona colazione possibilmente tutti insieme,evitando la tv fin dal mattino….

– Preparare insieme un libretto da mostrare alle Maestre,che può talvolta essere utile per motivare il piccolo in modo indiretto.

– Non preoccuparsi Troppo se il vostro bambino piange ancora tanto rispetto agli altri.

-Salutatevi Bene dategli fiducia e coraggio in modo sincero e coerente.

A proposito di inserimento…Incontro a Milano

 

Come fare un buon inserimento al Nido e alla scuola d’Infanzia?

Come fare a lasciare il proprio bambino senza sensi di colpa?

Piange ancora e si dispera? Affrontiamo il pianto dei nostri bambini!

Ne parliamo insieme alle blogger di www.mammechefatica.it

 Marta Stella e Sara Luna Bruzzone (pedagogista e psicologa)

Mercoledì 26 Settembre ore 18,00

presso Namur, Stanza del Sale: Via Spartaco 29 (ingresso da Via Paullo 16)- Milano

Iscrizione obbligatoria- Ingresso: 10,00€

Info: tel. 02/87073490; mail: respira@namur.it ; info@mammechefatica.it