Speciale Paure: inziamo dalla più classica…

Visto il successone del post di settimana scorsa sulle paure, iniziamo ad affrontare la paura più comune a tutti i bambini: quella del buio.

Perché i piccoli hanno paura del buio? A che età si inizia ad avere paura?

I bambini hanno in genere paura del buio perché rappresenta un qualcosa di misterioso che non riescono a decifrare bene. “Nel buio arrivano i pensieri più brutti, poi con la luce se ne vanno” ci spiega una bimba di 5 anni. Il buio e la paura di esso si esprime intorno ai 2 anni e viene espressa mediante il pianto e il bisogno di essere rassicurati fisicamente (viene associata la richiesta di essere presi in braccio e consolati).

Come reagire insieme a questa grande incognita?

– Mamma e papà possono procurare una lucina, da lasciare accesa nella fase dell’addormentamento

– Raccontare o leggere un libro sulle paure e in particolare su quella del buio

– Proiettare su un orsacchiotto o una bambola questa forte paura..per far in modo che sia la bambola a parlare e spiegarci il perché mediante il gioco.

– Spiegare sempre ai piccoli che anche noi adulti avevamo tantissima paura e poi col tempo e l’esperienza ci è passata.

– Tirare fuori l’argomento ‘paura’ solo ogni tanto, senza esagerare, sempre in momenti di calma e tranquillità.

 

Care Mamme avete provato…Baby Foille?!

 

MammeCheFatica oggi parla della nuova crema Baby Foille di Sanofi.

Che cos’è: si tratta di una crema, più precisamente di una pasta protettiva, formulata ad hoc per diminuire e prevenire nel tempo le fastidiose irritazioni causate dal pannolino, di cui si sa, tutti i piccoli soffrono prima o poi.

Quando è consigliata: la consigliamo a tutti i bambini che ancora portano il pannolino, nella fascia d’età compresa tra i primi mesi di vita e i 36 mesi. MammeCheFatica consiglia di applicarla spesso, (anche dopo ogni cambio di pannolino se il piccolo fosse sensibile in quella zona) dopo ovviamente aver lavato in modo accurato la parte interessata con detergenti specifici.

Perché ne parliamo: ne parliamo con piacere poiché ci siamo trovate bene durante i cambi dei nostri bambini presso vari asili. È inoltre piacevole al tatto e con una profumazione molto delicata. Utilizzata più volte, non crea fastidio sulle mani, soprattutto per chi, come noi, soffre di dermatite atopica.

La sua composizione: Baby Foille di Sanofi è composta da ossido di zinco (al 27%) e olio di pesce (ricco di vitamina A). L’ossido di zinco protegge la pelle dagli agenti irritanti esterni, mentre l’olio di pesce ne favorisce l’idratazione. Una formulazione unica, studiata appositamente per lenire gli arrossamenti da pannolino nei bambini.

Se il vostro bimbo prova fastidio o timore durante la fase del cambio, MammeCheFatica consiglia di stendere un po’ di prodotto sulle manine del piccolo, affinché lo possa esplorare mediante la funzione tattile, tranquillizzarsi e distrarsi. Se fosse già nei 24 mesi, invece, potrà imitare la propria mamma, cambiando il pannolino alla sua bambola o al suo orsacchiotto preferito.

 Baby Foille

E voi mamme che ne pensate?!

 

 

Come cambiare il pannolino?…

 

Care Neo-Mamme,

il momento del cambio del pannolino è un’ operazione molto semplice in teoria, ma poi si sa, può diventare una complicazione.. poiché dipende da come reagisce il nostro piccolo.

Solitamente se piange, si agita e scalcia sul fasciatoio può diventare difficile per una persona “poco esperta in materia”.

L’importante è:

– Mantenere la calma, aiutandosi anche con la voce: talvolta una canzoncina o una lallazione sono utili per distrarre momentaneamente il piccolo

– Avere un tono deciso sia nei gesti sia nella voce. “Forza, forza, non è nulla di impossibile, è solo un cambio di pannolino!”. Questo serve per trasmettere contenimento e rassicurazione in un momento delicato

Spesso osserviamo che la nostra ansia e le nostre preoccupazioni contribuiscono a provocare il pianto e il senso di insofferenza nel piccolo.

Il cambio  del pannolino non deve essere vissuto come una tragedia, né come una punizione, è semplicemente un dato di fatto, una routine da affrontare per stare freschi e puliti!

Forza bimbi, sorridete!

 

Festa di Halloween 2013 @PianoC: grazie a tutti!!!

Festa di Halloween @PianoC

MammeCheFatica ci tiene a ringraziare di cuore tutti gli amici, grandi e piccini, che hanno partecipato ieri alla festa di Halloween al Cobaby di Piano C. Eravamo tantissimi!!

Siamo state molto contente di aver conosciuto nuovi bimbi e genitori e di aver incontrato “vecchi” amici…la nostra avventura al Cobaby non poteva iniziare meglio!!

Chi ha perso il nostro pomeriggio “da brivido”, può dare un’occhiata sulla pagina Facebook del Cobaby. Vi aspettiamo presto per tutte le nostre prossime iniziative!

Il genitore? non è un amico…fa il genitore

Rispondiamo apertamente ad una bella mail che ci è arrivata a proposito del ruolo del genitore…”è giusto essere un genitore-amico?”

Partendo dal fatto che ognuno di noi ha le sue idee, frutto della cultura e delle esperienze di vita che ha vissuto, MammeCheFatica risponde no!

Il genitore, dal nostro punto di vista, deve essere inteso come una persona adulta che si assume delle responsabilità nei confronti della crescita del suo bambino e che non ha bisogno di ricoprire il ruolo di amico per instaurare un legame. Crediamo che il rapporto complesso genitore-figlio si basi anche su una serie di conflitti, di limiti e di divieti che vengono imposti a quest’ultimo, non tanto mediante l’esercizio dell’autorità ma dell’autorevolezza e della coerenza.

“Mamma e papà – ci spiega Daniele Novara nel suo libro “L’essenziale per crescere” (ed.Mimesis) dovrebbero impegnarsi nel difficile compito di favorire la crescita dei bambini in termini di autonomia, senza aver paura,però di stabilire regole chiare che a loro volta producono ‘sane frustrazioni’ ”

Dire ai propri figli “no, questo non è il tuo posto” oppure “ora è il momento di andare a nanna” non significa essere severi o cattivi,anzi! I bambini, specie se piccoli, hanno bisogno di limiti e confini precisi e ben definiti e avvertono nell’adulto la fermezza, il tono deciso oppure quello fragile e insicuro che pensa di ferire il suo piccolo.

Riflettiamo su queste piccole frasi di ordinaria routine e quotidianità per cercare di migliorarci, metterci in discussione e concepire la crescita del nostro bambino come una possibilità di crescita interiore anche per noi!

Ecco il nostro parere sincero!

 

Ma quante paure!!?

Siamo in tema di Halloween e oggi desideriamo parlare delle paure dei bambini, specie quelli piccoli, che sembrano essere davvero infinite…

Quelle più conosciute e diffuse sono:

  • paura del buio;
  • paura dei mostri;
  • paura di rimanere da soli;
  • paura di fare la cacca;
  • paura del water;
  • paura dei rumori forti come il suono dell’ aspirapolvere;
  • paura del mare;
  • paura degli sconosciuti

Ma perchè un bambino, ancora così naif e ingenuo ha già sviluppato così tante paure? Non dimentichiamoci che la paura, come l’ansia, è un’emozione condivisa con le altre specie, utile per la sopravvivenza. Fondamentale infatti è per un animale riconoscere questa sensazione per attivare il cervello e scappare dai pericoli. I nostri bambini sapranno però essere rassicurati da adulti affettuosi, sensibili, sintonizzati con i loro bisogni di accudimento e riusciranno a superare questo tipo di emozione così forte  e intensa anche mediante il racconto,la capacità di comunicare, e il pianto;quest’ultimo rappresenta in assoluto la forma e la reazione più spontanea e naturale utilizzata dai bambini durante la prima infanzia.

Come fare a svegliare il mio piccolo al mattino…

Come fare a svegliare il mio piccolo al mattino? Finito l’entusiasmo settembrino per la novità dell’ asilo ora molte mamme ci raccontano le loro imprese mattutine…

Ognuno avrà la sua tattica vincente…la nostra Mamma ad esempio ci preparava un po’ di cacao,latte e zucchero e lo chiamava “l’assaggino”….dopo l’assaggino bisognava prepararsi e sedersi ben al tavolo perché sarebbe arrivata una buona tazza di latte & cacao (quello buono olandese!) con i biscotti. Impossibile resistere!!!!

Non si tratta di un’impresa semplice poiché al mattino bisogna ingranare tutta la catena di montaggio e non perdere un attimo prezioso, però Mammechefatica consiglia di evitare la tv anche al mattino, preparare i vestiti insieme la sera prima, svegliare i bambini qualche minuto prima del dovuto, per dare loro il tempo di ambientarsi e alzarsi con calma.Quando i bambini dormono bene e a sufficienza, si svegliano subito e son come dei grilli!

Provate a chiamarli e affidargli dei piccoli compiti, si sentiranno utili e indispensabili! e chissà magari verranno loro a svegliarvi e non solo la domenica!

P.S. Perché non preparare sul tappeto o sul tavolino un piccolo gioco da fare al posto della televisione?! lunedi un libretto,martedi un collage, mercoledì un gioco ad incastro e così via…liberate la fantasia!

 

Save the date: 26/10 Festa di Halloween

halloween!

Cari Amici, grandi e piccini,

è quasi tempo di streghe, zucche e fantasmini!

Siamo lieti di invitarvi sabato 26 Ottobre ad un laboratorio “mostruoso” gratuito per tutti i bambini da 1 a 6 anni presso il Cobaby di Piano C in Via Simone D’Orsenigo, 18 (scala D) a Milano. Vi aspettiamo numerosissimi dalle 16 alle 18 per cantare, giocare, creare e degustare un’ottima merenda preparata da Good Morgan.

MammeCheFatica sta finendo di ultimare i preparativi per il pomeriggio di sabato…

…non dimenticate di prenotarvi al numero: 346-6892154 o alla mail: info@mammechefatica.it

 

Le prime regole…

 

I bambini di oggi hanno meno regole rispetto a quelle che abbiamo avuto dai nostri genitori. Ma non si tratta di una critica, piuttosto di un dato di fatto e di una serie di osservazioni. Vivendo da anni ormai, a stretto contatto con mamme e bambini piccoli, sappiamo bene quali siano le maggiori difficoltà nel dare le regole, nel farle rispettare e conosciamo il senso di colpa che si prova poi se il bambino piange perché ci si è innervositi. Nonostante tutto notiamo una forte resistenza nel dare le regole e dei limiti in generale.

Come mai? di cosa hanno paura i Grandi?

Le regole sono importanti perché ci aiutano ad avere dei limiti. Ci fanno capire fino a che punto possiamo arrivare e ristabiliscono quella gerarchia giusta tra adulto e bambino che putroppo è andata persa…

Un esempio? Può un bambino di 2 o 3 anni accendere la tv quando vuole? E magari arrabbiarsi e fare capricci se qualcuno osa contrastarlo?

Può un genitore o un adulto in generale accettare questa modalità?

Secondo noi non è il bambino a decidere cosa e come fare le cose. Non è il bambino il solo centro del mondo e l’unico padrone di casa. Il bambino piccolo va guidato e portato a ragionare sulle cose e gli eventi intorno a lui. Occorre spiegargli bene che è possibile guardare un po’ di tv, ma non troppa, perché spegne la fantasia! E’ tanto bello anche stare a giocare in cameretta!

Occorre essere determinati e decisi quando si danno le prime regole e i primi limiti e ricordarsi che il buon esempio è fondamentale! Quindi bisogna impegnarsi, essere coerenti e farsi forza l’uno con l’altro, senza creare contrasti all’interno della coppia.(“Perché gli hai fatto fare questo? non si fa, si deve fare così..etc). L’aspetto importante consiste proprio nel sottolineare frasi come: “La mamma ha ragione, ha fatto bene a dirti di no, ora facciamo un’altra cosa” che fanno capire una forte alleanza e coerenza tra la mamma e il papà.

Non è facile stabilire i primi limiti, dire i primi “No” seri, ma sono anche necessari per crescere e confrontarsi.

 

Come spiegare la diversità senza…

Come spiegare la diversità ai nostri bambini senza ferire o cadere nella retorica?

Cosa rispondere alla domanda: “Mamma perché quel bambino è strano?”

MammeCheFatica prova a rispondere così: Tutti noi siamo uguali e diversi insieme.

Ci sono alcuni bambini che possono sembrarti strani, ma anche tu potresti essere strano per loro, sai? E poi, anche se quel bambino non parla o non cammina o non vede riuscirà a fare delle cose magiche che tutti gli altri proprio non riusciranno a fare, sai?!

Ci sono bambini speciali e  magici, che hanno una fantasia strepitosa, che vivono in un loro mondo ma che sono molto più presenti e sensibili di tanti adulti ad esempio!.

Non bisogna aver paura, non bisogna temerli, né ignorarli. Aiutarli, giocarci insieme, inventare nuove forme comunicative è utile e formativo anche per noi. Per i bambini, per le famiglie, per gli adulti. Il poter condividere momenti emotivamente forti è un dono grandissimo. è un’esperienza formativa sul piano umano che auguriamo a tutti di poter sperimentare e vivere. Perché solo così può cambiare il punto di vista verso la diversità, non è vero?

Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze” scriveva Paul Valéry

Raccontateci le vostre esperienze, forza.Vogliamo sapere come avviene l’accoglienza in classe, se ci sono delle resistenze o delle difficoltà.