Come dividersi i compiti in casa..

Come a fare a gestire la quotidianità e i figli in modo equilibrato? Come fare ad essere dei genitori ‘interscambiabili’ in grado di stare con i bambini e saper essere un buon riferimento affettivo? Prima cosa facciamo un passo indietro..e impariamo col tempo a:

1. Osservare ed osservarci

2. Valorizzare il partner e saperlo mettere in relazione con il piccolo, senza limitarsi a criticare.

3. Saper accettare e poi creare degli spazi per sé,  e lasciare il piccolo con il papà senza interferire e senza il filtro materno. Solo in questo modo il rapporto diventa più vero e autentico.

4. Saper accettare (difficilissimo!) una possibile e  diversa organizzazione e pianificazione della routine. (Le figure materne moderne sono abituate ad organizzare ma anche i padri sono in grado di strutturare la routine anche se seguono uno schema diverso o si pongono altre priorità. I bambini apprendono fin da piccoli i differenti stili educativi ma hanno bisogno di entrambi per crescere e farsi un’ idea e un’esperienza di vita

5. imparare progressivamente a delegare e a fare squadra con il contributo di tutti. Nei momenti di condivisione invece provate a  suddividervi i bambini o l’attività, per fare in modo che possiate trascorrere del buon tempo insieme senza affaticarvi troppo e che solo un genitore debba dedicarsi in modo esclusivo al bambino

Queste sono osservazioni e pensieri che mettiamo in atto osservando le numerose famiglie che vediamo crescere nei vari asili, non è sempre facile mettere in atto queste dinamiche nonostante la buona volontà. Occorre anche una giusta consapevolezza e capacità critica per apportare in modo lento e progressivo dei cambiamenti.

 

 

 

Ordine & Decluttering con i piccoli..

Ai bambini, piccoli o grandi che siano, non piace molto l’attività del riordino poiché è vista come un’ imposizione “Forza, metti in ordine!”…ma se viene proposta in un altro modo potrebbero (perfino) appassionarsi!  Ogni tanto, sistemare insieme a loro e imparare a selezionare i giochi, lavarli e predisporli in ordine è comunque importante per offrire loro un tipo di organizzazione dello spazio in cui si vive (ad esempio la cameretta).  Spesso osserviamo camere stracolme di giochi sovrapposti uno sopra l’altro, o ammucchiati in cesti. MammeCheFatica consiglia di rivedere i giochi e rinnovarli di tanto in tanto, senza aver paura di liberarsi del superfluo. Per i piccoli proponiamo pochi giochi da scoprire un po’ alla volta, a seconda del periodo e della fase di scoperta. Altrimenti se hanno a disposizione troppo materiale ludico non riescono a concentrarsi su nessun gioco in particolare e creano solo confusione (oltre che spaziale anche mentale). Crediamo invece nel piacere di tirar fuori giochi nuovi e organizzare lo spazio (anche se limitato) in modo nuovo; talvolta un tappeto per creare una zona morbida o un tavolino fanno la differenza.

Facciamo in modo poi che siano i piccoli a riordinare e a sentirsi più responsabili del loro spazio e del loro “rifugio”! Durante l’estate non mancheranno dei post su questi argomenti..stiamo preparando delle novità per Settembre..

 

 

 

 

Come aiutare i bambini ad essere sempre più autonomi?

Come diciamo sempre non esiste un “manuale di istruzioni” per i genitori, né delle regole rigide uguali per tutti. I bambini sono tutti diversi (con le loro storie, famiglie, personalità..), così come i loro genitori e dunque ognuno deve trovare la modalità che è giusta per lui/lei in quel dato momento. Noi possiamo solo dare qualche suggerimento da provare:

-spronatelo a fare da solo compiti in cui è in grado

-valorizzate le sue risorse

-non sostituitevi a lui/lei, nemmeno se avete fretta

-non fate confronti con altri bambini: ognuno ha il suo tempo

-non pretendete comportamenti troppo adultizzati che non sono in linea con la sua fase evolutiva

Essere autonomi significa essere nella situazione di dire “Ce l’ho fatta!” e i genitori devono favorire queste piccole/grandi acquisizioni che permettono di crescere e maturare. Forza Mamme e papà, crediamo in voi e nelle vostre capacità educative!

Arriva l’estate!

Possiamo dire che l’estate è arrivata! Inizia l’ultima tranche, un po’ faticosa ma sempre ricca di buoni propositi. C’é chi sta già organizzando il mese di Settembre e e chi non sa ancora dove andrà in vacanza con i bambini. In ogni caso utilizzate il tempo estivo per stare con i vostri bambini, osservarli crescere e giocare e offrite loro delle esperienze stimolanti a contatto con la natura. É una grande fonte di ricarica e di stimoli sensoriali fondamentali valida per tutte le età! Contribuisce a rilassarci e restituirci un po’ di genuinità di cui tutti abbiamo bisogno. L’aria di mare o di montagna fanno entrambe bene ai piccoli, aumentano l’appetito, regolano il sonno. Fateli giocare all’aria aperta il più possibile, organizzate picnic e passeggiate! Raccogliete sassolini e pezzetti  di natura da tenere come ricordo e da riportare poi al nido e a scuola. Fate in modo che si divertano e che possano rilassarsi (e annoiarsi un po’..). Anche a voi genitori ed educatori che ci seguite auguriamo di poter ‘staccare’ un po’ e rilassarvi q.b.!!!!!!!!

 

 

 

Quando il papa’ lavora lontano…come fare?

Come fare se un genitore (spesso il padre ma conosciamo anche delle madri) deve trasferirsi lontano da casa e dai figli per lavoro? Come comunicare ai bambini la notizia senza trasmettere loro ansia e preoccupazioni? Come gestire ‘da remoto’ la quotidianità? Sono tutte domande giuste e doverose che ogni genitore costretto a trovarsi in questa situazione deve affrontare in qualche modo oltre a dover fare i conti col senso di colpa per la lontananza. In questi casi occorre saper mantenere un forte legame con i figli sfruttando la tecnologia e poter mantenere un senso di routine. Abbiamo visto padri che raccontavano storie, canzoncine e indovinelli, li abbiamo sostenuti nel trovare una loro nuova dimensione. Anche l’aspetto delle regole è importante e permette di capire al piccolo che il papà è presente ed a conoscenza di ciò che accade. Il partner che resta insieme ai figli non deve sentirsi solo e non deve sentirsi tutta la responsabilità sulle spalle: anche questi sentimenti vanno condivisi e affrontati all’interno della coppia genitoriale. Non è mai facile separarsi e gestire i distacchi, vi suggeriamo di prendervi tempo e iniziare ad immaginare mentalmente quello che potrebbe accadere per essere pronti a gestire gli imprevisti. Proviamo a pensare al cambiamento in chiave positiva e costruttiva, senza paure; ci sembra la modalità migliore da trasmettere ai bambini.

 

Incontro per i Papa’ a Milano..

Mammechefatica invita tutti i Papa’ di Milano ad un incontro gratuito per affrontare insieme il ruolo del padre nel processo di crescita dei propri figli. Sara’ una piacevole occasione per confrontarsi e osservare la figura paterna, i cambiamenti socio-culturali avvenuti negli anni, rispetto ai nostri padri e al sistema familiare in cui siamo stati cresciuti.

L’evento si terrà presso la Scuola Green Dada’ di Corso Italia 66, Milano in partnership con Piano C e Berlitz Italia.

Vi aspettiamo il giorno 15 giugno alle ore 18.30

Gradita conferma a: info@mammechefatica.it

Avanti Papà !!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

Spiegate ai bambini la parola terrorismo..

Non sono giorni facili, ma in generale non è un bel periodo per l’atmosfera che regna nel mondo. Inutile negarlo, il sentimento di paura o tensione può venire a tutti, anche per un semplice viaggio. Come spiegare ai nostri bambini questo sentimento di paura? Come proteggerli da queste azioni violente? È giusto parlarne e affrontare questi argomenti o è meglio far finta di niente per non preoccuparli?

Noi di Mammechefatica, riteniamo che sia importante da un punto di vista psicopedagogico, parlarne con i bambini, anche se piccoli (magari ancora alle elementari) poiché è fondamentale che se ne parli in famiglia e che i figli possano capire dai loro genitori ciò che sta succedendo piuttosto che sentirlo dai compagni di scuola . L’aspetto importante e’ filtrare il sentimento della paura. L’adulto che spiega,sia un genitore o un maestro,deve mantenere un atteggiamento rassicurante e infondere fiducia nonostante tutto. I piccoli devono sapere ma anche essere protetti e crescere il più possibile senza un messaggio giudicante. Valorizzate piuttosto gli atteggiamenti di solidarietà e di aiuto reciproco come quelli di Manchester per far capire loro che il mondo è fatto anche di persone dal cuore grande, pronte a mobilitarsi per aiutare il prossimo. Chiedete loro di fare un disegno che rappresenta ciò che è stato detto e fatevelo spiegare. Speriamo sia pieno di speranza nonostante tutto…