Le prime pappe

Le prime pappe costituiscono un passaggio fondamentale nella vita del bambino. Passare dal latte/seno materno ai cibi solidi rappresenta un momento di passaggio e di crescita molto importante dal punto di vista psicopedagogico. Per questo motivo vi invitiamo a dedicare il giusto tempo per questo nuovo rituale da compiere insieme. Ci teniamo a sottolineare che il piccolo deve avere la possibilità di conoscere i cibi proposti attraverso l’esplorazione tattile. In questo senso il ‘paciugare’ con le manine e lo sporcarsi assumono un forte rilievo. Alcuni bambini apprezzano fin da subito, altri invece necessitano di qualche giorno per familiarizzare con le nuove scoperte.
Il nostro atteggiamento è significativo: se l’adulto si propone in modo calmo e sereno e non si dispera immediatamente il piccolo reagirà di conseguenza e apparirà sicuramente più rilassato e disponibile emotivamente ad assaggiare. Non preoccupatevi se dovesse rifiutare prima la merenda o la pappa: ricordiamoci il cambiamento che sta attraversando e cerchiamo di verbalizzarlo con il supporto della nostra voce narrante.

 

Come passare dal pannolino al water

Il passaggio pannolino- water rappresenta un punto cruciale per i neogenitori che spesso spaesati e smarriti dopo averle provate tutte perdono ogni speranza. Di nuovo un post dedicato a tutti i genitori che sono in situazioni simili e che magari hanno anche l’ansia perché in fondo a Settembre non manca molto e la situazione deve rientrare poiché il bambino deve essere il più autonomo possibile anche nel controllo sfinterico. Prima di tutto per ottenere un vero cambiamento occorre in primis modificare il nostro atteggiamento nei confronti del problema e del bambino. Quindi eliminiamo velocemente la nostra ansia e preoccupazione in merito ed evitiamo di chiedere ogni due minuti se si deve andare in bagno e se scappa qualcosa. Tanto il bambino se è piacevolmente impegnato a giocare difficilmente interrompe il gioco per tempo.Evitiamo di mettere al centro la difficoltà, piuttosto raccontiamo una storia, mettiamo il peluche sul water, togliamo il pannolino anche a lui, chiediamogli come mai non riesce più a fare la cacca in pace. Concentriamoci così facendo sul suo punto di vista e offriamogli un aiuto pratico e concreto perché questa fase non sia un problema ma piuttosto uno dei mille cambiamenti per diventare grande nella vita.

Le regole anche d’estate..

 

Le regole servono sempre, in tutte le fasi di crescita, anche durante il periodo estivo! Ovvio,in questo periodo, inevitabilmente vi saranno alcuni sconvolgimenti (ad esempio il sonno, probabilmente non dormendo nel proprio letto abituale immaginiamo vi siano dei nuovi rituali). É importante però trasmettere al bambino l’idea che anche in vacanza occorre rispettare e rispettarsi. Questo concetto vale per tutte le età! Il fatto di vivere giornate più lunghe e all’aperto non significa non rispettare alcuni ritmi che le varie fasi di crescita ci impongono. Quindi vi suggeriamo di creare dei compromessi e mediare con i più grandi (responsabilizzandoli con gli orari) e invece di mantenere un limite con i piccoli, anche perché hanno bisogno di ricreare un nuovo ritmo sonno-veglia che gli consenta di stare bene e continuare il loro processo di crescita e di scoperta.

 

Come gestire le telefonate quando il bambino non è con voi?

Tempo di vacanze…ecco spuntare nuovi problemi o meglio nuove difficoltà. Primo tra tutti, come fare a gestire le comunicazioni quando il bambino è via al campus o dai nonni? Capiamo perfettamente il vostro bisogno di sentire il bambino ma sappiamo anche che non sempre la telefonata rispetta le nostre attese: solitamente il nostro momento giusto non coincide mai con quello del bambino,il quale potrebbe emozionarsi,irrigidirsi e rifiutare la comunicazione. Se possiamo darvi un consiglio: fate leva sugli adulti di riferimento,chiedete loro di inviarvi delle foto (quando possibile) e parlate con loro in caso di reali necessità. Al bambino serve una comunicazione veloce e simpatica, senza troppe domande, meglio se al mattino. Al bambino servono certezze e fiducia per affrontare la sua sfida lontano da casa.