Chiamiamole..emozioni!

Sin da piccoli è bene abituare i bambini a verbalizzare le proprie ed altrui emozioni. Cosa significa? Dire a parole l’emozione provata, spiegando di cosa tratta, normalizzandola. Siamo infatti esseri umani ed è normalissimo provare gioia, imbarazzo, paura, rimorsi e quant’altro. Se riusciamo a trasmettere tutta questa gamma di sentimenti (positivi e “negativi” naturalmente!) i nostri bambini diventeranno un giorno degli adulti consapevoli, maturi, attenti e sensibili ai comportamenti umani. Sembra facile, ma sappiamo bene quanto sia invece un compito difficilissimo per noi grandi, così attenti ai degli altri, così spaventati dall’andare contro le aspettative degli altri su di noi. L’uso dei libri e delle storie con i piccoli è per noi un’abitudine consolidata e da consigliare a chiunque abbia a che fare con i bambini, sempre attenti ad assorbire il clima emotivo che circola intorno a loro. Come sempre siamo a disposizione per suggerimenti!

Organizzare la ripresa…

Settembre è il mese per antonomasia della pianificazione e dell’organizzazione familiare. Iniziare l’anno educativo in modo organizzato e strutturato è un buon aiuto a livello mentale. Può essere utile per avere la situazione sotto controllo e riuscire a gestire e contenere meglio anche lo stato di ansia e preoccupazioni legate ai figli. Un inserimento all’asilo o l’inizio della primaria o di un nuovo ambiente scolastico è sempre fonte di agitazione,stress e un po’ di paura legata al cambiamento. Come adulti è fondamentale essere consapevoli di questi stati d’animo e provare (diciamo provare poiché non è sempre facile) a non trasmetterli né proiettarli sui bambini, che saranno già direttamente coinvolti in questa nuova avventura educativa che li attende. 


Parola d’ordine: un po’ di riposo per tutti

In questi giorni di fine estate cercate di riposarvi e non pensare troppo alla ripresa, alle incombenze che il mese di Settembre ci riserva e a tutto il resto…questo esercizio andrebbe poi ampliato anche verso i bambini e i ragazzi in generale. Non stressateli troppo anche se non hanno ancora completamente imparato a togliere il pannolino o non hanno terminato i compiti. L’estate serve anche a svuotare la mente e a concentrarsi su nuove scoperte. Se non impariamo a ‘staccare’ finiamo per tornare in città e in ufficio più scarichi e stressati di prima!. Trascorrere del tempo all’aria aperta, giocare senza troppi programmi è un ottimo modo per rilassarsi e stare con i vostri pargoli. Anche se perdono il ritmo è giusto così, a Settembre ci sarà il tempo per ricominciare!

 

Estate=conquista dell’autonomia

L’estate ci sembra il periodo giusto per dedicarsi al raggiungimento di una maggiore autonomia, a seconda della fase di crescita dei vostri bambini. Chi imparerà a prendere il primo latte, chi a fare i primi passi qua e là, chi a esprimersi, chi proverà a pagare i primi gelati in spiaggia, chi a fare un percorso da solo. Insomma crediamo che per ogni bambino/preadolescente la lunga estate possa essere una buona occasione di crescita e sperimentazione. Date ai bambini questa preziosa possibilità, senza essere troppo ansiosi o prudenti. Ricordiamoci che anche loro per crescere devono poter cadere e rialzarsi più e più volte lungo la strada. Calcolate il pericolo ma fate in modo che possano anche solo sfiorarlo per capire veramente,altrimenti non farete crescere in modo autentico chi invece ne ha bisogno.

Quest’estate differenziatevi!

Perchè non scegliere l’estate per attivarsi e concentrarsi un po’ anche sul tema ambientale? La raccolta differenziata è un gesto importantissimo e significativo che se appreso da piccoli rimane ben stampato in mente! Se durante le passeggiate al mare o sui monti o in giro per il mondo fate vedere che non buttate la plastica a caso..ma piuttosto la riportate a casa per buttarla nell’apposito raccoglitore ecco quello sarà un gesto che ‘oltre a fare la differenza’ resterà anche negli animi dei giovani adulti. A seconda dell’età e delle loro possibilità, i bambini fin dai 24 mesi saranno in grado di aiutarvi con piacere in queste attività. E’ un modo per sentirsi grandi e soprattutto utili. Se sono più grandi allora vanno coinvolti anche per quanto riguarda la grafica: possono occuparsi di fare delle etichette colorate che rappresentano la raccolta oppure scrivere una lista dei materiali giusti da buttare. I più precisi ed esigenti potrebbero anche farsi dare dai genitori dei guanti o un piccolo grembiule (con qualcosa di tecnico ci si diverte sempre di più) da indossare durante l’attività. Insomma con la giusta creatività e fantasia, anche la banalità della differenziata può trasformarsi in un’attività imitativa di massimo livello pedagogico!  Se vi abbiamo ispirato..aspettiamo le vostre foto o commenti!

P. S. A settembre il Comune di Milano consegnerà ai bambini della primaria e secondaria una borraccia di alluminio per sensibilizzare i ragazzi sulla lotta alla plastica. Mammechefatica condidive pienamente, ci sembra un ottimo esempio. Brava Milano!