Violenza di branco: bisogna parlarne

Parliamo purtroppo a proposito dei filmati della notte di San Silvestro avvenuti in P.za Duomo a Milano come pretesto per riflettere sul senso della violenza di branco pur sapendo che chi ci segue ha bambini piccoli e quindi ha altre esigenze, ma e’ importante provare a pensarci su  proprio per coltivare un’ educazione alla non violenza e soprattutto sul rispetto della figura femminile che ancora viene vista e concepita come un oggetto del quale poter disporre. La violenza di branco fa ancora più paura perché vi è dietro la regia e la forza del gruppo (quindi di tanti) con l’idea di primeggiare sugli altri maschi e di vantarsi probabilmente di riuscire a sottomettere la figura femminile davanti allo sguardo e all’incitamento degli altri.  Lo ripetiamo da anni: se non si prende in carico il problema tipicamente culturale fin dalla Prima Infanzia mediante un’educazione al rispetto difficilmente si potrà immaginare un futuro sicuro e migliore in tempi in cui ci si vanta poi di filmare e quindi di condividere ed esporre in rete ciò che si è fatto o al quale si è assistito. Se vogliamo crescere i piccoli con valori e gesti diversi impegniamoci tutti (uomini e donne) nell’affrontare questo tema delicatissimo e nel saper spiegare ai bambini fin da piccoli il rispetto per la donna non solo a parole ma mediante esempi e gesti concreti che permettano loro di crescere con concetti chiari e assolutamente naturali. È molto più difficile poi pretendere di modificare un imprinting culturale già impostato. Meglio partire dal basso, dai piccoli in crescita per arrivare in adolescenza con una mentalità già predisposta al cambiamento e ad un’immagine di donna e di uomo come esseri reciproci e complementari piuttosto che di dipendenza o sudditanza. 

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