“C’ e’ sempre un nido per me”…

Mammechefatica è lieta di presentarvi un libretto molto speciale: “C’è sempre un nido per me” (Giunti Progetti Educativi) di T.De Camillis e T. Zaccariello con i disegni di Nicoletta Costa; è una storia pensata per raccontare e affrontare il tema dell’ adozione ai piccoli. “Tutti i bambini per nascere e crescere sani e felici hanno bisogno del seme che dà la vita, dei particolari che li rendono unici e di una famiglia che si prenda cura di loro, proprio come l’ albero, per vivere bene ha bisogno del seme, delle radici, del tronco, della chioma, dell’ acqua e del sole”.

Ci piace perché: è semplice, chiaro e pensato per i piccoli alle prese con domande importanti che hanno bisogno di tempo per essere interiorizzate. Alla fine del libro trovate delle informazioni preziose rivolte ai genitori: come raccontare la nascita e l’ adozione al piccolo? Che risposte dare alle sue continue domande?

E’ fondamentale affrontare queste fasi trasmettendo al bambino affetto e un grande rispetto, invitiamo sempre i genitori adottivi a seguire il percorso di accompagnamento con l’ équipe di psicologi che si prende cura della nuova famiglia, per affrontare in modo più sereno e senza ulteriori traumi l’ambientamento del piccolo. 

 

 

 

Famiglie… fondate sull’amore

famiglia-due-mammeMammeCheFatica non può non prendere parte nel dibattito di questi giorni sull’ipotesi di permettere l’adozione dei figli biologici dei partner all’interno di coppie omosessuali. Il tema dell’utero in affitto, dunque, è cosa bene diversa. Noi riteniamo che una famiglia si basi su un profondo legame d’amore, al di là del genere sessuale della coppia genitoriale. Da anni esistono i risultati di ricerche scientifiche longitudinali circa l’assenza di causalità tra coppie genitoriali omosessuali e disagi evolutivi nei figli cresciuti in quel specifico ambiente. I bambini crescono sani, senza disturbi emotivi se hanno dei genitori sufficientemente buoni (per citare il grande psicoanalista Winnicott) che si prendono amorevolmente cura di loro, con i propri pregi e difetti.  Sapendo inoltre che si tratterebbe di una decisione firmata da un Tribunale predisposto a tutelare il benessere dei minori stessi, siamo delll’idea che anche in Italia debba esserci una legge che difenda i dirittti delle nuove famiglie, sempre più diffuse accanto a quelle cosiddette tradizionali.

Tutte le famiglie, di qualsiasi “colore” esse siano, devono avere gli stessi diritti, proprio a favore del benessere dei figli. #svegliatitalia!

Adottare un bambino..(parte prima)

 

Scegliere di adottare un bambino significa avere un autentico desiderio, non solo di avere un figlio, ma anche di fare i genitori. E’ senz’altro una situazione molto delicata che richiede sensibilità, amore e generosità in cui è necessario lavorare affinchè il bambino adottato cresca con un attaccamento sicuro. Per fare ciò è importante che il piccolo si senta parte dell’ambiente che lo circonda e non un estraneo. Come si favorisce una sensazione di questo tipo? Attraverso una buona comunicazione affettiva che raccolga la storia del bambino, dandone un significato. Ricordiamogli, per esempio, che lui è nato dalla pancia della sig.ra X che non ha potuto occuparsi di lui, ma la mamma e il papà siete voi, coloro che hanno scelto il difficile ruolo di genitori. La scelta dei termini giusti, sensibili e “curativi” è fondamentale; a questo proposito evitate parole che feriscono come il fatto di essere stati abbandonati. Tuttavia ricordiamoci sempre che il silenzio non protegge, ma fa solo del male!