Come insegnare la calma al mio bambino?

 

Capita a tutti – dai siamo sinceri – avere a che fare con dei momenti o delle fasi di turbolenzacon i bambini specie se piccoli. Come insegnare e trasmettere loro un atteggiamento di calma soprattutto dopo la tempesta? Non sembra ma è fondamentale mostrare loro un comportamento il più possibile tranquillo e sereno per far capire che poi è possibile riprendersi e uscire da questa sensazione di possibile rabbia,sconforto, delusione,frustrazione ecc. In questi lunghi anni abbiamo incontrato tantissimi e diversissimi modi di affrontare il conflitto, il capriccio e la crisi con il proprio bambino. Di sicuro la modalità punitiva non serve e soprattutto non contribuisce per nulla ad ottenere ciò che probabilmente l’adulto vorrebbe. Investite piuttosto tempo ed energie per un buon dialogo (vale per tutte le fasi di crescita) accompagnato da esempi pratici e concreti se i bambini sono piccoli: 

  • prendete un orsacchiotto,una bambola, un dinosauro  o quello che avete a disposizione e  provate a fare dire a quest’ultimo il motivo del disagio, del capriccio o della sfida in atto: giocateci su, fate voci nuove anche un po’ arrabbiate e osservate lo stupore del vostro piccolo osservatore
  • provate a creare insieme il barattolo della calma per riportare un senso di armonia e di equilibrio: basta poco: un barattolo, dei brillantini ad esempio e un po’ di acqua. Per il bambino il gesto di agitare il barattolo è un modo per concentrarsi e focalizzare le sue energie piuttosto che disperderle nell’aria con la voce senza senso
  • fermiamoci a pensare un attimo: è un messaggio rivolto ai più grandi (3-5 anni) dove vi è maggior margine di ragionamento. Attenzione: aiutare a formulare un ragionamento significa guidare il bambino evitando la modalità giudicante e ponendo sempre l’attenzione verso l’atteggiamento/comportamento e mai verso il bambino stesso
  • continuate a seminare limitando le vostre aspettative: prima o poi arriveranno anche i frutti del vostro lungo e affascinante lavoro in vista di un bambino che poi diventerà un preadolescente e che poi diventerà un giovane adulto con un suo pensiero sempre in crescita e sempre in divenire

Come trasmettere ai figli un buon rapporto con la lettura?

E’ iniziato da poco il nuovo anno scolastico e MammeCheFatica ha pensato di dare piccoli suggerimenti ai genitori (ed educatori) per aiutare i bambini (dalla scuola d’infanzia in su, ma anche in età da nido non fa male, anzi!) ad impostare un buon rapporto con i libri:
1. Dimostrare ai bambini che gli adulti in primis sono amanti della lettura
2. Permettere loro di scegliere autonomamente i libri senza dare giudizi di valore
3. Non costringerli a leggere
4. Considerare la lettura come un gioco piacevole e divertente
5. Non contrapporre il libro alla TV o al PC
La lettura ad alta voce ai piccolissimi, tra l’altro, non solo favorisce lo sviluppo cognitivo e la relazione affettiva con gli adulti di riferimento, ma anche calma molto il bambino.
Buona lettura a tutti!!

Pronti per il rientro?

bambino in viaggioDa qualche giorno per molte famiglie le vacanze sono finite e il rientro a casa con i bambini che ancora non hanno ricominciato il nido o la scuola può rappresentare un problema. Se non si ha la fortuna di avere i nonni o una baby-sitter disposti a stare con i figli poi il tutto si complica. I bambini inoltre sono molto sensibili alle ansie e allo stress di fine vacanza degli adulti quindi possono mettere in atto, soprattutto se molto piccoli, dei comportamenti anomali. Dunque MammeCheFatica vi suggerisce di non allarmarvi, ma di riflettere sul fatto che anche per i bambini è difficile ricominciare la routine quotidiana e hanno più bisogno di tempo di noi grandi per abituarsi al cambiamento (dalla vacanza a casa). Iniziate anche a parlare loro con calma ed entusiasmo del rientro a scuola o del primo giorno di scuola se si tratta di una novità. Spiegate con parole semplici che sarà un bella novità che li farà sentire grandi.

Non ci resta che augurarvi un buon rientro!

Genitori al supermercato con i figli…

 

Mammechefatica osserva instancabilmente le famiglie al supermercato…

Siano mamme o papà da soli o insieme…la problematica è sempre la stessa..Più il genitore insiste col proprio piccolo sul tenere un buon comportamento, più il bambino si comporta male e spesso fa dei capricci a dir poco imbarazzanti…ma la questione di cui ci interessa discutere con voi non è tanto la produzione o meno di capricci piuttosto come gestirli in presenza di altre persone e altri sguardi giudicanti…

Poiché vediamo spesso che la maggior parte dei genitori si sente osservata e magari anche criticata sul ciò che sta facendo.

Partendo dal presupposto che ognuno di noi ha il suo modo di educare e di concepire l’educazione noi semplicemente suggeriamo di:

– Cercare di essere rilassati e  avere un comportamento naturale con i bambini anche se siete in un ambiente grande e ciò vi innervosisce./preoccupa.

– non insistere sul comportamento da tenere…(meglio ribadirlo all’occorrenza, solo UNA VOLTA)

– In caso di dissensi o capricci calmare il piccolo in modo fermo e sicuro senza promettergli per forza regalini o sorprese ‘ se ora fai il bravo ti compro..’ poiché non vi è un bisogno reale, e significa mettersi sulla stessa lunghezza d’onda del bambino. Non abbiate paura di essere guardati o giudicati, tanto capita a tutti. Concentratevi piuttosto su un atteggiamento di tipo coerente. ‘Io sono l’adulto, non devo temere di perdere il mio bambino, sgridandolo o ponendo dei limiti’.

Quando tornate a casa, ed è tornata la calma, cercate di ricostruire la vicenda come se fosse una piccola storia…sarà d’aiuto a voi e al vostro bambino.

Ricordatevi di fare sempre la pace. Non portate rancori.