Ecco finalmente una soluzione per l’allattamento notturno!

bed nestSappiamo bene quanto nei primi mesi dopo la gravidanza sia faticoso per una mamma dover allattare anche di notte. Svegliarsi spesso non permette un adeguato riposo e ciò non fa altro che indebolire ancor di più dal punto di vista psicofisico la neo mamma. Per fortuna, però, le nostre amiche di The Milk Bar a Roma ci hanno informato di questa nuova brillante soluzione per favorire l’alimentazione notturna.

Si tratta di una culla, di nome The BedNest, progettata in modo tale da atteccarsi al lettone che permette facili allattamenti notturni. Può essere utilizzata come co-sleeper, come culla o come lettino trasportabile. La culla potrà’ essere acquistata o noleggiata, e viene consegnata direttamente a casa vostra. Se si acquista una culla Bednest, l’azienda dopo il vostro utilizzo puo’ riacquistarla per il 50% del valore di acquisto, così’ da evitare problemi quando non vi serve piu’! Se invece decidete per la formula di noleggio, basta dire loro di venire a riprenderla quando il vostro bambino e’ diventato troppo grande. Potete andare al negozio The Milk Bar Roma per vedere la culla dal vivo e capire come funziona e chiedere informazioni per qualsiasi dubbio. Se apprezzate quanto noi questa nuova scoperta, potete acquistare o noleggiare oggi stesso la vostra culla BedNest al sito www.bednest.com ed inserire il codice TMBR5 per uno sconto!

Lettone sì o no?

 

Ognuno ha il suo pensiero..secondo MammeCheFatica la cosa migliore sarebbe che il piccolo dormisse dal primo giorno nella culla nella sua cameretta. Se non fosse possibile perché non si dispone di due stanze, allora provate a creare comunque una separazione fisica (che ne rispecchia una mentale fondamentale) fra l’ambiente in cui dormono i genitori e quello del bambino. Come resistere ai suoi pianti notturni? Questo in qualche modo è un “ricatto” che scaturisce dal comportamento stesso di Mamma e Papà. Cioè il bambino ha capito che in risposta al pianto c’è il lettone, dunque insiste fin quando non ottiene quello che desidera. Meglio dunque consolarlo, calmarlo, ma senza portarlo con sé nel letto matrimoniale perché è importante per lo sviluppo che un bambino impari ad affrontare la solitudine, la separazione e anche l’esclusione dai genitori. Ovviamente ci sono le eccezioni alla regola da valutare di volta in volta!

..SHHHHHHHHH…Sogni d’oro!