Imparare a separarsi…i distacchi..

 

Mammechefatica oggi affronta una tematica molto delicata ma anche affascinante: i distacchi. Questi ultimi sono alla base delle relazioni umane. Ci si separa, ci si saluta e poi ci si ritrova. Fin dalla nascita, in fondo, si parla di vera e propria separazione dal ventre uterino materno.

“L’esperienza del separarsi – come scrive la psicoterapeuta A.Marcoli – è una delle costanti nella vita di ogni persona; in partcolare noi che ci occupiamo di relazioni tra genitori e figli ci troviamo spesso a dover porre una cura particolare a certi passaggi e agli effetti che producono”.

Non possiamo non pensare al significato di questo concetto così ricorrente nella vita di tutti noi, e a come sono stati i nostri distacchi quando eravamo piccoli…poichè sicuramente questo termine rievoca alla memoria ricordi e momenti legati alla separazione, al lutto, alla sensazione abbandonica che abbiamo vissuto durante la nostra infanzia.

Vivere i distacchi con un certo ‘occhio critico’ talvolta può aiutarci a ‘prendere un po’ le distanze’ e osservare la situazione da altri punti di vista…anche se sicuramente la separazione e il distacco madre- figlio/a è sempre uno dei più dolorosi e difficili da gestire a livello emotivo..

Nei prossimi post vedremo come affrontare alcune situazioni…

Distacco, sensi di colpa, i capricci e i No c/o Arci Ohibò

 

Carissimi genitori,

MammeCheFatica vi aspetta il 5 e il 17 Dicembre alle 17,15 presso l’Arci Ohibò

in Via Benaco, 1- 20139 Milano

per parlare rspettivamente di:

– Il distacco coi bimbi piccoli e il relativo senso di colpa

– I maledetti capricci e il Signor No

Ingresso con tessera Arci, è gradito un contributo volontario

Clicca qui per aprire il pdf del volantino

Come fare a consolare le mamme che piangono…

 

Come fare a consolare le mamme che piangono per i loro pargoli che fanno fatica ad inserirsi al nido o alla scuola materna? perchè, secondo voi, gli adulti vanno subito in crisi  e si angosciano per il pianto del loro piccolo?

Cosa scatena dentro ognuno di noi, il pianto dei bambini?

Esserne consapevoli significa già essere a metà strada…porsi delle domande, ipotizzare delle risposte, andare a cercare con la nostra mente i ricordi infantili e i distacchi con la figura materna, sono esercizi utili e fondamentali per affrontare i distacchi da un punto di vista nuovo e affrontare il delicato passaggio da figlia a madre.

Riuscire a tollerare il pianto del nostro piccolo nel doverlo ‘lasciare’ è un’arte davvero dura, che tormenta e sconvolge tutti.

E’ una prova di forza quasi necessaria. Però poi col tempo potrete osservare le conquiste fatte dai vostri bambini e solo allora direte ‘ne è valsa la pena’.

S’impara da tutto e tanto anche dal pianto….

Come scrive bene Judith Viorst in  “Distacchi” (ed. Frassinelli)  “Analizzare la perdita significa accorgersi di quanto essa sia inestricabilmente legata alla crescita. E cominciare a rendersi conto di come le risposte alla perdita abbiano forgiato la nostra vita può essere l’inizio della saggezza e di un cambiamento ricco di promesse.”