Siamo amici? No, genitori e figli, grazie

Una tendenza molto diffusa ultimamente è quella di trattare i propri figli alla stregua di amici, stando sullo stesso piano, raccontando loro cose da adulti e pretendendo da loro un comportamento da persone mature. Ma i figli non possono essere nostri amici. Avere con loro un rapporto simmetrico non significa essere migliori genitori, così come vestirsi uguali, parlare come loro o confidarsi su tematiche personali. Si è genitori “sufficientemente buoni” (e non perfetti, perché la perfezione non una caratteristica di nessun essere umano) se ci si relaziona con loro mantenendo una “giusta distanza“, cioè non troppo vicina, né troppo lontana. Spiegare loro per filo e per segno, con una “pappardella” di 10 minuti perché un comportamento è più giusto di un altro è un errore da non fare: i bambini hanno una bassa soglia di attenzione e, a seconda della loro età, possono addirittura non capire alcuni termini. E’ importante invece essere concisi e determinati nel dire un “NO” in quanto adulti responsabili che sanno cosa è bene e cosa è male per loro. Non c’è negoziazione che tenga. E questo non è un danno per i bambini, ma, anzi, un aiuto che si dà loro per imparare a crescere con un senso di contenimento rassicurante.

Quando il papa’ lavora lontano…come fare?

Come fare se un genitore (spesso il padre ma conosciamo anche delle madri) deve trasferirsi lontano da casa e dai figli per lavoro? Come comunicare ai bambini la notizia senza trasmettere loro ansia e preoccupazioni? Come gestire ‘da remoto’ la quotidianità? Sono tutte domande giuste e doverose che ogni genitore costretto a trovarsi in questa situazione deve affrontare in qualche modo oltre a dover fare i conti col senso di colpa per la lontananza. In questi casi occorre saper mantenere un forte legame con i figli sfruttando la tecnologia e poter mantenere un senso di routine. Abbiamo visto padri che raccontavano storie, canzoncine e indovinelli, li abbiamo sostenuti nel trovare una loro nuova dimensione. Anche l’aspetto delle regole è importante e permette di capire al piccolo che il papà è presente ed a conoscenza di ciò che accade. Il partner che resta insieme ai figli non deve sentirsi solo e non deve sentirsi tutta la responsabilità sulle spalle: anche questi sentimenti vanno condivisi e affrontati all’interno della coppia genitoriale. Non è mai facile separarsi e gestire i distacchi, vi suggeriamo di prendervi tempo e iniziare ad immaginare mentalmente quello che potrebbe accadere per essere pronti a gestire gli imprevisti. Proviamo a pensare al cambiamento in chiave positiva e costruttiva, senza paure; ci sembra la modalità migliore da trasmettere ai bambini.

 

Quando si è dall’altra parte del mondo..

bambinaQuando ci si trova dall’altra parte del mondo per svariati motivi tra cui il lavoro, una scelta di vita, una famiglia, pensiamo che l’ importante per mantenere la nostra identità sia quella di continuare a coltivare i rapporti con il paese di origine, a maggior ragione se si hanno dei bambini piccoli. E’ importante infatti poter condividere la quotidianità soprattutto nei minimi dettagli così da non percepire la lontananza.

Immaginiamo ci siano dei periodi più difficili dove si rimpiange la ‘rete familiare’ disponibile e affidabile in caso di necessità. Dal nostro punto di vista è significativo che il bambino fin da piccolo possa però confrontarsi e anche solo ascoltare le diverse voci familiari e amicali che hanno un ruolo importante per voi.  Per mantenere il legame dopo un trasferimento può essere anche una bella idea inviare dall’ altra parte del mondo un piccolo lavoretto del vostro bambino. Anche solo un semplice quadretto, un album fatto a mano con dei vostri racconti e foto..quello che vi viene in mente sarà in ogni caso il regalo più bello e gradito! Per la spedizione ci siamo sempre trovate bene con Packlink perché è un servizio economico, rapido e sicuro. Che effetto farebbe ricevere una creazione handmade del vostro nipotino?? A noi è successo e ci ha regalato una piacevole sorpresa: sembrava che fosse lì con noi, senza avvertire i 500.000 km di distanza che ci separano!