Vaccinazioni: sono importanti

Alle continue domande che ci fate sulle vaccinazioni, rispondiamo in modo fermo e convinto: si, sono importanti. Ci sembra doveroso vaccinare i piccoli, per tutelarli e proteggere chi gli sta intorno, soprattutto se si tratta di altri bambini.

Le polemiche sui vaccini ci sono da tempo e non rappresentano di certo una novità. Serve una corretta informazione a riguardo e un senso di responsabilità verso chi non può scegliere. Le vaccinazioni sono importanti e costituiscono una forma di tutela per i piccoli che fanno ingresso nella comunità per la prima volta e a maggior ragione potrebbero ammalarsi con più facilità. Stando a contatto con tante persone e bambini ogni giorno da anni riteniamo sia un dovere impegnarsi nel condividere (anche gli eventuali timori) su questa tematica. Pensiamo però che il non vaccinare il proprio bambino non sia la soluzione al problema. “I vaccini sono in grado di conferire l’immunità contro agenti infettivi senza esporre ai gravi rischi per la salute che derivano dalle infezioni contratte naturalmente”. Far vaccinare il proprio figlio non rappresenta solo una responsabilità in termini individuali ma anche in termini sociali di rispetto dell’ altro, piccolo o grande che sia.

In caso di dubbi e domande potete consultare gli opuscoli gratuiti che trovate presso le ASL di zona e i consultori familiari, scritti da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna).

 

 

 

 

Giochiamo insieme? Sì ma a patto che..

Giochiamo insieme? Sì ma a patto che..

  • nessuno si faccia male
  • non si rompano gli oggetti
  • non si giochi “per dovere” (il bello è proprio condividere la gioia di questi momenti: se si è troppo stanchi o nervosi, meglio rimandare!)
  • non si insista nel rendere ogni attività esclusivamente “didattica” sottolineando continuamente le regole
  • non si imponga al bambino un modo di giocare, ma seguirli nelle loro idee, anche se a noi sembrano senza senso
  • non si tenga la tv accesa durante il gioco

Quando si parla di gioco, non ci si riferisce solo ad un’esperienza ma come scrive Bateson, “è un modo di fare le cose e una cornice (frame) dentro cui leggiamo gli eventi” quindi non è tanto l’azione in sè che definisce che cosa sia gioco e che cosa non lo sia, ma il segnale che i giocatori si scambiano.