Un baby-sitter maschio…

 

A partire dalla novità del fortunato programma tv SOS Tata, MammeCheFatica si pone la domanda sulla possibilità di assumere un baby-sitter di sesso maschile. Riteniamo che sia essenziale evitare ogni tipo di pregiudizio e stereotipo di genere, ma piuttosto concentrarsi sulla sua persona. E’ un bravo ragazzo? Ci ispira fiducia? Ha altre esperienze? Come si comporta col mio bambino? Ha passione in quello che fa? Le stesse identiche domande che ci porremmo in presenza di una ragazza o di una signora. Spesso inoltre un ragazzo è più energico, sportivo e “fisico” di una donna e con bambini dagli 8 anni in su può rappresentare una figura molto importante in cui rispecchiarsi. Non ha un ruolo paterno, ma non è neanche un amico/coetaneo, dunque ricopre un ruolo adulto, ma non troppo autorevole come può essere un padre. Appoggiamo quindi totalmente tutti i ragazzi che si propongono per fare con passione i “tati” o gli educatori: siete delle figure preziosissime! E voi, Mamme e Papà, cosa ne pensate?

“Giocate!”: il nuovo libro di Franco Bolelli

 

MammeCheFatica ha letto in anteprima il nuovo libro (add ed.) del filosofo Bolelli. Ci è piaciuto in particolare il passo del “Quinto comandamento” che recita così:

“Non si educa mai educando: si educa trasmettendo passione, eccitazione e voglia di migliorarsi. Non si educa indossando i panni dell’educatore e costrigendo un bambino in quelli dell’allievo: proprio come il miglior guerriero è quello che- attrezzato per la guerra- vince senza combattere, allo stesso modo il migliore educatore vince quanto più si allontana dal suo ruolo, quanto meno ciò che insegna si pretende regola, normativa, sapere sistematico cui un bambino dovrebbe adeguarsi”.

Buona domenica!