Prepariamo i piccoli, avanti!

 

Prepariamoci a preparare. Già perché come abbiamo ripetuto più volte, occorre prepararsi tutti al possibile ritorno tra asilo,scuole dell’infanzia o centri estivi. I bambini devono prepararsi, ma anche gli adulti: come genitori e come educatori i quali avranno delle responsabilità elevate, perché questo giro il fattore sicurezza dovrà essere messo al primo posto, attorno al quale ruoterà l’atmosfera educativa. Quindi si tratterà di una vera catena di passaggi: i genitori che mandano i piccoli, le strutture che accolgono, sanificano, e cercheranno di lavorare (contenendo al meglio le ansie..questa sarà la grande sfida che ci tocca). Si, siamo pronti, con il cuore che batte, le regole da seguire, gli spunti da prendere dagli altri paesi, una nuova metodologia, ma soprattutto con la capacità di non far pesare questa situazione ai bambini. Perché anche loro hanno delle aspettative nel tornare a giocare. Quindi dovremo essere più creativi e flessibili di prima. Due caratteristiche fondamentali per chi si occupa di educazione!. Educare tra l’altro significa anche ‘sapersi aprire al nuovo’ quindi crediamo possa essere l’occasione giusta per dimostrarlo.

Avanti bambini arriviamo!

L’importanza delle realtà educative nelle prossime fasi

 

Se nella prima fase – emergenziale- gli asili e le scuole sono stati giustamente chiusi, ora è urgente pensare e immaginare per le fasi successive come poter aprire, a quali condizioni,garantendo sicurezza in primis, rispettando le procedure sanitarie ma provando anche a salvaguardare il benessere psicofisico di tutti i bambini e delle relative famiglie degli ambienti educativi da cui erano tenuti in mente. Sembra poco ma non è così. Iniziare ad immaginare che i bambini possano uscire e riappropriarsi del mondo circostante anche se in piccoli gruppi potrebbe essere una bel pensiero. Quantomeno è importante pensare ad una ripresa, poiché avere un obiettivo è più facile anche da spiegare ai piccoli. Invece sappiamo che vivere questa dimensione sospesa è più complicato e frustrante. Auguriamoci tutti che anche l’infanzia con le sue esigenze possa essere ricordata e presa in considerazione più seriamente. Confidiamo nei progetti pilota e nella varie possibili alternative in grado di far tornare anche i bambini a scuola e all’asilo e dare un po’ di meritato respiro ai genitori che da due mesi si prendono cura H24 dei loro figli.