Attenzione al phenoxyethanolo!

 

Nel novembre 2012 l’ Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (Ansm) francese ha lanciato un appello importantissimo per la salute dei nostri bambini: “Il fenossietanolo è sospettato di essere tossico per la riproduzione e per lo sviluppo” e dunque “non andrebbe più utilizzato nei prodotti cosmetici destinati ai bambini sotto i tre anni”.

Il phenoxyethanolo è un conservante che spesso compare nei cosmetici per la prima infanzia. Questa sostanza è fortemente sospetta per la capacità di attraversare la barriera cutanea e la pericolosità aumenta quando si tratta di cosmetici che non prevedono risciacquo (salviettine imbevute e paste protettive). L’Authority francese ha chiesto ai produttori di rinunciare al suo utilizzo e ai consumatori di evitarne l’uso, almeno sulla pelle dei bambini. L’Ansm ha chiesto una rivalutazione del rischio su scala europea. E in attesa delle risposte comunitarie, sta spingendo molti genitori a guardare con preoccupazione le etichette di salviettine e creme per i bebè.

Appoggiamo la richiesta del settimanale dei consumatori “Il Salvagente” rivolta ai produttori cioè quella di farsi carico delle possibili conseguenze dei loro prodotti sulla salute dei bambini!

 

 

 

Per essere donne perfette è necessario essere madri?

 

Secondo Linda Lé, quarantottenne francese di origini vietnamite, è no. E lo scrive nel libro: “Lettera al figlio che non avrò”, Barbès Intersections,12€.

Di cosa tratta: l’autrice spiega della sua scelta di non avere figli con estrema onestà. Ritiene di non poter amare un figlio che la costringerebbe ad abbandonare la persona che è diventata.

Perchè ne parliamo: perché spesso diamo per scontato che una donna debba diventare madre, ma in realtà è una scelta troppo personale impossibile da giudicare.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: nonostante sia un libro che fa riflettere e si porterà dietro molto critiche e contestazioni, è ricco di amore nei confronti del bambino immaginario e del marito reale.

Siete d’accordo?