Perché per mio figlio tutto “è mio!” ?

 

Da un anno in poi i bambini incominciano a pretendere che tutto ciò che li circonda sia soltanto di loro proprietà perché pensano davvero di essere i “padroni del mondo”. Questa fase di onnipotenza viene attraversata da tutti perciò è inutile preoccuparsi. Più avanti, invece, il motivo di questa frequente esclamazione si riferisce alla necessità, anche questa fisiologica e vitale, di affermarsi e di sperimentare la propria forza distinguendo se stessi dagli altri.
Come si possono comportare gli adulti? Senz’altro dando un esempio concreto e positivo di altruismo e condivisione. Ma anche spiegando con parole semplici e non colpevolizzanti che non può essere tutto loro, che si deve dire “Per favore” e “Grazie” e usarle come “parole magiche”. L’acquisizione di queste regole tuttavia è un processo lungo che in genere si conclude all’inizio della scuola materna.

Il galateo? Si impara da piccolissimi!

 

Come confermano alcune ricerche, le “buone maniere” si acquisiscono fin da piccolissimi.

Se il piccolo ha solo un anno  o poco più, è importante ripetere anche a tavola le paroline magiche come “grazie”,”prego”, “buon appetito”.

Se il bambino è più grande si può invece utilizzare la funzione del “gioco imitativo”(fingendo di essere in un ristorante,col cameriere ad esempio) e valorizzare alcuni gesti e parole importanti. (potete anche mettergli un grembiulino o uno strofinaccio così il gioco diventa più vero).