Si possono interpretare i disegni dei bambini?

Assolutamente sì, i professionisti del settore considerano il disegno alla pari delle libere associazioni degli adulti: i bambini lo utilizzano per esprimere le proprie emozioni, desideri ed eventuali disagi. Ma quali criteri si devono considerare per valutare un disegno? Senz’altro l’età del bambino, il contesto in cui l’ ha prodotto, i colori utilizzati, il tratto grafico, l’utilizzo dello spazio, le cancellature, il contenuto, la spiegazione verbale che dà alle sue creazioni e molto altro. Ma è bene ricordare che queste valutazioni spettano solo ai clinici, persone competenti che possono integrare questi dati con le informazioni ricavate dalla raccolta dell’anamnesi del bambino, dal colloquio/osservazione di gioco e da altri test. Quindi cosa possono fare i genitori? Possono raccogliere i disegni, osservarne l’evoluzione, commentarli con i bambini, farsi raccontare il contenuto e avvicinarsi al loro mondo interno, magari facendo ipotesi, ma lasciando le conclusioni solo agli adetti ai lavori che si possono consultare quando si ha l’impressione che qualcosa non stia andando bene.

“Così calmo il mio bambino”

 

 

“Così calmo il mio bambino. Risposte equilibrate al pianto del neonato”di Christine Rankl (Urra, 14euro)

di cosa tratta: interpretare il pianto di un bambino, specie se neonato, non è semplice nemmeno per mamma e papà. Questo libro parla degli strilli inconsolabili e apparentamenti immotivati dei figli e delle modalità più efficaci per affrontarli.

perchè ne parliamo: per far sì che gli adulti più deboli ed insicuri non perdano fiducia nelle loro capacità genitoriali ed abbiano uno strumento utile per comprendere e decifrare le modalità comunicative dei loro bambini.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: offre dei consigli preziosi e pratici per calmare il pianto del proprio figlio rimanendo sereni e trasmettendo amore.