Quando mangiare da soli preoccupa…

Tra i 9 e i 12 mesi generalmente i piccoli iniziano a mangiare ed apprezzare anche i cibi più solidi.

Come gestire però le nostre ansie a riguardo? Dal nostro punto di vista possiamo dire che è importante che il bambino sperimenti e assaggi un po’ tutto (spicchio di mela,grissino,pane etc) poiché solo in questo modo imparerà a masticare e deglutire bene, dall’ altro lato invitiamo sempre a far assaggiare i cibi in modo corretto onde evitare problemi. Il bambino deve stare seduto sul seggiolone (meglio sedi fronte a noi) e qualora mettesse tutto in bocca in modo esagerato l’adulto deve essere pronto e (lucido mentalmente) a toglierlo dalla bocca.

Fate spicchi o pezzetti piccoli e se offrite qualcosa di intero (come un biscotto ad esempio) controllate che tutto proceda bene senza essere troppo in ansia altrimenti si perde il gusto di imparare a  mangiare. Mangiare in modo autonomo rappresenta una conquista fondamentale nello sviluppo psico-fisico del bambino. Ricordiamo che si tratta di un passaggio naturale che abbiamo affrontato tutti. Solitamente se il bambino mangia o prova a mangiare da solo si sente meno frustrato e più soddisfatto. Ai più affamati date loro poco cibo per volta però!!!!

 

Professione Genitori!

essere genitoriFare il genitore è uno dei lavori più complicati al mondo: si fa quel che si può, ma ci si sente spesso in colpa se si commettono degli errori. Gli altri sembrano sempre più adeguati e bravi e sono pronti a giudicarci se qualcosa non va..

MammeCheFatica, in collaborazione con Mamma&Lavoro, propone quindi un nuovo corso psico-pedagogico per affrontare insieme le difficoltà di questo mestiere così gratificante, ma anche difficile. Conducono: Marta Stella Bruzzone, pedagogista e Sara Luna Bruzzone, psicologa infantile.

Aspettiamo tutti i papà e le mamme di bambini dagli 0 ai 5 anni per parlare di regole, capricci, problemi più o meno grandi sul sonno, l’alimentazione, il rapporto tra fratelli ecc, Domenica 8 Febbraio dalle 9 alle 12,30 presso il Cobaby di Piano C, a Milano.(Perchè di domenica? Perchè è un giorno in cui facilmente potete trovare qualcuno che vi tiene il bambino mentre voi siete occupati!)

Iscrizione obbligatoria. Per info e costi: formazione@mammaelavoro.it

c/o Cobaby di Piano C, in Via Simone D’Orsenigo, 18 a Milano. Scala D, citofono 57.

Locandina: Professione genitori 8-2-2015

Come parlare ai bambini? In modo adulto…

 

La domanda di oggi è: “Come parlare ai bambini piccoli?”

La risposta, come confermano gli esperti del settore, è semplice e ferma: “bisogna iniziare fin da piccoli a trasmettere al bambino un linguaggio ricco e articolato” evitando quindi di imitare e copiare le sue paroline piuttosto insegnargli e proporgli quelle corrette; col tempo inizierà ad utilizzarle. Spesso ai genitori piace ripetere le parole del bambino per comunicare con lui ma così facendo non si contribuisce all’arricchimento del suo vocabolario linguistico.

Quindi niente più brum brum, totò, titta, pappa,ninna,’tello e così via…se proprio non riusciamo a farne a meno..riduciamone drasticamente l’uso e iniziamo a pensare che utilizzando una corretta proprietà di linguaggio contribuiremo a favorire l’ampliamento del bagaglio linguistico dei nostri bambini sviluppando in loro forte curiosità.