Giornata della Disabilita’

disabilitàOggi e’ la giornata universale della Disabilita’. Mammechefatica vuole offrire il suo piccolo contributo diffondendo la notizia…per ricordare tutte le fatiche che ogni giorno le famiglie di bambini con disabilita’ compiono in silenzio e dare voce in questa giornata a coloro che troppo spesso nel quotidiano vengono dimenticati, lasciati ai margini. Dovremmo sostenere la famiglie mediante una giusta formazione, quando invece sono le famiglie stesse a crearsi una rete,un’associazione per andare avanti e dare un senso al dolore..dovremmo riuscire ad aiutare i genitori e creare dei sostegni validi per quando i loro figli saranno più’ grandi,come avviene all’estero. Dovremmo fare tante cose, ma basterebbe concentrarsi su dettagli della vita quotidiana e fare in modo che nelle nostre classi ci fosse più’ integrazione per tutti, senza compassione, senza timori,per il piacere di condividere e di saper stare con tutti. Siamo convinte che non sia cosi’ scontato e naturale per tanti ancora. Ci vuole molta empatia, molta umiltà’ e voglia di comunicare. Serve un metalinguaggio che va al di la’ delle parole,dei suoni, dei colori. Ed e’ quello che utilizzano tutti gli educatori ad esempio che si prendono cura delle famiglie e dei loro bambini speciali.

Le date e le ricorrenze non ci sono mai piaciute, ma se questa giornata può’ servire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a ‘ fare notizia’ allora ben venga…perche’ bisogna saper parlare anche di questo. W il 3 dicembre.

 

 

 

 

Come stare bene con il mio bebè…

 

Oggi parliamo di come stare bene con il proprio bambino e del perchè talvolta c’è qualcosa che spezza l’idillio tra la mamma e il suo piccolo.

I fattori possono essere multilpli, e sicuramente anche il fattore crescita incide e ha la sua rilevanza. I bambini piccoli, 0-8 mesi  dal nostro punto di vista sono molto faticosi, perchè dopo la nascita impongono, una serie di accorgimenti e di orari (basti  pensare al tempo e al ritmo incentrato sulla poppata e sul sonno). Star dietro a un bambino piccolo, nutrirlo,occuparsi del suo benessere psico-fisico e condividere con lui la quotidianità può anche non essere così semplice..anzi..prevede un grande sforzo, e un gioco di equilibri fragilissimi che spesso si rompono. zac.dopo vengono la rabbia,il dispiacere,il senso di colpa,il senso di frustrazione tutte emozioni con le quali lavoriamo nei colloqui con voi genitori.

Mammechefatica ricorda sempre che i momenti di sconforto son sempre dietro l’angolo..bisogna affrontarli, come le onde del mare, senza vergogna o paura.