“Più Mamma non si può”

 

MammeCheFatica segnala che domenica scorsa nel comune di San Gervasio Bresciano, famoso per essere il “paese delle mamme”, è partito un progetto molto interessante di Procter &Gamble chiamato: “Più Mamma non si può”.
L’obiettivo è quello di sostenere le mamme italiane dando loro uno spazio virtuale (proprio come il nostro blog MammeChe Fatica!) dove poter chiedere e ricevere un aiuto concreto.
Ci sembra un’ottima iniziativa da far conoscere a tutti. Ben vengano questi progetti che mirano a migliorare la vita di tutte le mamme che si dividono fra bambini e lavoro.
Cosa ne pensate?

A proposito di….senso di colpa…

Senso di colpa: un sentimento ricorrente nella figura materna. Perchè le mamme si sentono in colpa? Chi le fa sentire in colpa? Com’è possible aiutare le mamme a gestirlo e ad elaborarlo per fare in modo che siano donne serene, in grado di trasmettere un senso di tranquillità ai loro bambini e di conseguenza alle loro famiglie?

Al momento del rientro al lavoro, oltre all’inevitabile ansia per il prorio figlio piccolo, subentra la preoccupazione di doversi staccare da lui. Infatti pensare di doverlo affidare ad altri (che siano nonni, baby-sitter o educatrici del nido) fa emergere molti dubbi. “Riusciranno a colmare i vuoti che il mio bambino potrà avere durante la giornata”? “Riusciranno a calmarlo se dovesse entrare in crisi?”, o ancora: “Cosa sarà successo in queste lunghe ore, senza di me?”, “Cosa avrà imparato”?

Inoltre spesso la madre che torna dal lavoro porta a casa al suo piccolo un dono, come per farsi perdonare la sua assenza. Se però il regalo (simbolico, anche molto piccolo) diventa lo stimolo per fare al figlio una comunicazione affettuosa (“Mi sei mancato tanto” o “Ti ho pensato”) acquisisce un senso più profondo del semplice gesto consumistico.

Care Mamme, cosa ne pensate? Vi suonano familiari queste parole? Ci è sempre utile capire il vostro prezioso parere!