Idee per la festa della Mamma!

Tra le mille opzioni per la festa della mamma, suggeriamo oltre ad un buon libro un rituale veloce in grado di donare al viso delle mamme più stanche e affaticate un po’ di radiosità e compattezza: stiamo parlando del siero antiage

Weleda al melograno. Un siero che fa anche da crema, e risulta rapido e veloce per le mamme che hanno sempre poco tempo figuriamoci poi il tempo per sé..si può usare di giorno e di sera dopo la detersione. Ha un profumo delicato che dona energia! È un gesto che poi diventa indispensabile per quell’attimo da dedicare a sé stesseWeleda è un marchio storico, che utilizziamo da tempo. Ci piace perché è una linea attenta al benessere femminile in particolare e utilizza piante officinali biologiche e certificate. Ha anche una linea specifica alla calendula e alla malva bianca dedicata ai più piccoli e dei prodotti buonissimi da usare in gravidanza.

L’importanza della lettura fin da picolissimi

 

Gli studi e le ricerche confermano l’importanza della lettura fin dai primi mesi di vita e ancora prima, nella dimensione intrauterina. Il bambino che riceve questo tipo di cura sarà più portato alla concentrazione, incline all’ascolto e all’osservazione. Si tratta davvero di una buona abitudine da coltivare negli anni per offrire degli stimoli cognitivi ed emotivi fondamentali. Ovvio con i bambini piccoli è importante saper individuare i libri giusti, con immagini colorate ma non troppo stereotipate e didascalie brevi, anche in rima. Con i più grandi si può spaziare maggiormente anche seguendo i gusti di ogni bambino. La lettura individuale deve essere un rituale che scandisce la giornata, che il piccolo deve essere in grado di riconoscere già dal tono della nostra voce o dai movimenti che facciamo! Se viene svolta quotidianamente, possibilmente sempre nello stesso punto della casa, su un tappeto e con lo stesso libretto il bambino accoglie più volentieri la proposta che col tempo impara a capire e riconoscere. Il bambino ha bisogno di rituali ripetitivi. Non preoccupatevi di non fare abbastanza. Scindiamo sempre i nostri bisogni dai loro! Soprattutto in quest’epoca in cui se non abbiamo tante cose crediamo di non avere mai abbastanza! Per Natale non dimenticate di mettere sempre anche un buon libro ai bambini di tutte le età!

Se siete a Roma in questi giorni non perdetevi le ultime novità al Salone del libro più libri più liberi.

 

 

Raccontare favole ai piccoli: ecco perché

 

Raccontare favole ai bambini fin da piccoli si sa è da sempre un mestiere antico e molto suggestivo. Se per l’adulto può essere solo un semplice modo per addormentare o intrattenere il bambino,  per quest’ultimo invece rappresenta qualcosa di più: è una preziosa possibilità per apprendere, ampliare la propria visione,costruire mondi nuovi ma soprattutto imparare a farsi delle domande. Non sottovalutate mai la possibilità di momenti come questi dove non è solo il racconto della favola in sé ma anche ovviamente la magia dell’incontro e  della relazione adulto-bambino. La lettura e il racconto di favole può avvenire in tanti momenti della giornata: anche al mattino presto, o nei lunghi pomeriggi invernali che ci attendono così come rituale prima di andare a letto. Iniziate fin dai primi mesi ad abituare il piccolo alla vostra voce narrante, ai suoni e alle pause. Iniziate a sorprenderli ed incantarli per fare in modo che possano poi nel tempo apprezzare e mantenere il rapporto con la lettura. “La favola è il luogo di tutte le ipotesi” diceva G.Rodari. Sta a noi adulti offrire momenti di scambio attraverso il racconto, ponendo l’interazione al centro. Dedicarvi del tempo ma soprattutto tanta cura: dal modo in cui apriamo il libro, al tono della nostra voce che deve incantare ma anche saper produrre continui significati.

Ovvio a seconda dell’età è bene diversificare le esigenze e le aspettative.

  • Ai piccolissimi occorre un momento veloce ma intenso con voce che produce e alterna contrasti e rumori (meglio se seduti accanto o in braccio)
  • Ai più grandi invece è opportuno un momento più lungo e articolato che preveda dopo anche delle domande ‘aperte’ a cui rispondere insieme oppure perché no, inventare poi un disegno che permetta la rielaborazione dell’ascolto
  • Di questo e altro ancora ne parleremo prestissimo con Babalibri Edizioni!   Non sveliamo altro!!!!!!

 

 

Come impostare il momento pre- nanna

nannaIl tema della Nanna riscuote sempre interesse e rappresenta insieme a quello dei Capricci i più richiesti e condivisi da tutti voi. Come fare a gestire in modo sereno il momento della Nanna, senza che diventi una lotta ogni sera? Di seguito vogliamo condividere con voi alcuni passaggi che talvolta sono fondamentali:

– provate a responsabilizzare il piccolo e affidargli delle mansioni adatte alla sua età (ricordiamo sempre che è il modo di fare le cose che fa la differenza lasciando una percezione diversa)

– evitate la domanda: “Vuoi venire..?” o “Ti va di..?” e sostituitela con: “Adesso andiamo, presto presto..(magari sottovoce, ma in modo chiaro e deciso)

– è difficile salutare e accettare che i Grandi possano restare ancora svegli, ciò detto è bene che i bambini possano cenare presto e andare a letto ad un orario adeguato che consenta loro effettivamente di recuperare le energie. (Quando sono troppo stanchi sono insofferenti ed è più facile arrabbiarsi o fare capricci)

– inventate un rituale (una storia, la messa a nanna degli orsacchiotti, una canzone etc) che aiuti il bambino fin da piccolo a riconoscere l’inizio di questo momento da accettare in modo naturale e sereno.

Buona Notte Amici!

“Ci pensa il tuo papa’ “…

libroMammeCheFatica torna con la sezione libri…questa settimana pensando ai papa’!

“Ci pensa il tuo papa’ ” di Mireille D’ Allance, ed. Babalibri, pag. 28. €11,80

Di cosa parla: il libro narra una storia semplice, chiara dal tono molto dolce. E’ adatta ai piccoli lettori, dai 3anni in su’ meglio se letta ad alta voce dal papa’ o da un adulto per fare in modo che sia un rituale piacevole per il bambino che impara ad ascoltare e a concentrarsi interpretando le immagini.

Perche’ ci piace: ci piace pensare al papa’ come una persona che offre protezione e sicurezza e che gioca in modo speciale!

Questo libro potrebbe essere uno dei giochi da fare insieme…mi raccomando: dato che e’ un libro ‘speciale’ va trattato con cura e messo in una mensola o in un posto adatto!

Buona lettura!

IL NIDO (parte II)

 

Care Mamme,
l’inserimento al nido è un momento molto delicato di affiancamento del bambino piccolo ad un adulto significativo allo scopo di instaurare un buon rapporto con le educatrici del nuovo spazio. È una fase molto importante perché serve da “ambientamento” graduale del bambino in un luogo del tutto sconosciuto occupato da adulti e bambini nuovi. Lo scopo principale è lo stabilirsi di una relazione di fiducia, non solo tra il bambino e le educatrici, ma anche tra queste ultime e la madre.
In genere si consiglia di evitare di iscrivere il bambino al nido intorno all’ottavo mese perché è una fase “critica” dello sviluppo in cui il piccolo tende a soffrire molto più di quanto non accada prima o dopo per la lontananza dei genitori (ed in particolare della madre) . Quindi, se compatibile con gli impegni quotidiani dei genitori, sarebbe meglio aspettare uno/due mesi perché l’angoscia di separazione diminuisca e aumenti la fiducia in sé allo scopo di affrontare il momento del distacco con meno paura.
Qualche semplice suggerimento: date al vostro bimbo un ciuccio e/o il cosiddetto oggetto transizionale (peluche, copertina..) e, indipendentemente dalla sua età, spiegategli bene che state andando via, ma che tornerete presto a prenderlo. Infine, un piccolo gioco, molto antico e conosciuto, può essere d’aiuto al bambino per abituarlo a stare da solo. Stiamo parlando del famoso gioco del Cucù o Bau..sette! L’adulto nasconde  il viso dietro un panno o dietro alle mani e dopo poco riappare. Il bambino piccolo sperimenta così un breve attimo di paura, di attesa (“Oh, no! La mamma è sparita, e ora??”) per poi vivere una sensazione di sollievo e felicità. Con questo banale rituale si insegna al bambino ad avere fiducia negli altri e  a tollerare la separazione. È un po’ quello che le educatrici ripetono ogni giorno ai propri bambini: “Le mamme tornano sempre, non vi abbandonano qui”. Ma anche voi, mamme e papà, state tranquilli: ogni bambino ha i propri tempi, ma riuscirà a separarsi e vivere serenamente la loro giornata al nido. Abbiate fiducia in modo da trasmetterla anche a vostro figlio!