Cinque comportamenti da evitare quando i figli non mangiano

Quando i bambini, di qualunque età, si oppongono tenacemente nel mangiare alcune pietanze o dimunuiscono notevolmente la quantità di cibo ingerito, fanno preoccupare molto i genitori, talvolta anche spiazzati, arrabbiati e delusi. Ecco cinque suggerimenti per alleggerire il clima pesante che spesso si crea a tavola tra adulti e bambino:

  • non forzare, nè obbligare il bambino a mangiare
  • evitare di fare ricatti affettivi (“Se non lo mangi, la mamma non ti vuole più bene”)
  • non fare confronti con fratelli o altri bambini
  • non cercare di distrarlo con tv o tablet
  • non preparare alti piatti da far scegliere al bambino al posto del primo proposto

E’ importante inoltre non sottovalutare questi segnali, perchè non si tratta di semplici “capricci”. Si potrebbe infatti trattare di una manifestazione di un disagio nel bambino da osservare e comprendere, eventualmente anche con l’aiuto di un professionista serio e competente.

L’alimentazione dei bambini- Expo 2015

pranzoIn tema con Expo 2015 soffermiamoci ancora una volta sull’alimentazione dei bambini. Mangiare, sin dalla nascita, non ha il solo significato di acqusizione di nutrimento necessario per crescere e stare bene, ma è un inno alla vita, ai suoi piaceri e soprattutto rimanda al forte legame affettivo tra la madre e il figlio (pensiamo al tenero momento dell’ allattamento per esempio..). E’ fondamentale che gli adulti trasmettano ai più piccoli un modello di alimentazione sano, basato anche sul piacere e sul gusto. Che emozione preparare un piatto semplice insieme e poi mangiarlo! Anche la condivisione del momento dei pasti è importante: piuttosto che zittirci di fronte alla TV è stimolante parlare e raccontarsi vicendevolmente della propria giornata.

Quando però si attraversa dei momenti difficili della vita, sia da piccoli, sia da adolescenti, il mangiare può rappresentare un problema e si può presentare un sintomo alimentare. Cosa fare in quesi momenti? Attivarsi e parlarne con un esperto (psicologo o pediatra, ad esempio) è importantissimo! Più si interviene nell’immediato, meno sarà complicato superare questa fase delicata. Come sempre, le professioniste di MammeCheFatica sono a vostra disposizione per delle consulenze: info@mammechefatica.it.