Guardate il film di Alina Marazzi…

 

Care Mamme ma anche Cari papà, andate al cinema a vedere il film di Alina Marazzi ” Tutto parla di te”.

Di cosa parla: tratta del delicato tema della maternità, ma in particolare della fragilità delle madri: della solitudine e dell’inadeguatezza che si prova. Essere e diventare madre è un passaggio non solo fisico, ma anche mentale che scombussola completamente il proprio stato interiore.

E non è solo fonte di gioia, ma anche di dolori, dispiaceri e angosce profonde.

Perché ne parliamo: Mammechefatica ha trattato spesso argomenti legati alla depressione post partum, alle angosce e ai sensi di colpa che spesso provano le madri. E’ importante poterne parlare, con libertà e senza vergogna, ma è difficile, perché andiamo contro un modello sociale che vuole e propone un’immagine femminile sempre perfetta, con un controllo (anche del proprio corpo) quasi totale. Da qui subentra il senso di disorientamento e inadeguatezza. Ecco perché un film come questo può essere un valido strumento di riflessione che ci permette di capire che tutto ciò capita anche alle altre donne, non solo a noi…

Poi ci direte se vi è piaciuto…

 

 

Perchè essere genitori è così difficile?

 

Mammechefatica si interroga insieme a voi sul perchè la maternità e la paternità al giorno d’oggi siano un’esperienza o meglio una dimensione così difficile e complicata da vivere.

E come mai, pur essendo bombardati da mille teorie educative,metodi,libri e media, abbiamo e avremo sempre un dubbio dal punto di vista pratico sul “come fare a…..?”

I genitori sono rimasti soli nella relazione coi figli privati di quel mandato sociale che ci chiedeva di formare buoni cittadini trasmettendo loro i valori tradizionali come sostiene G.Pietropoli Charmet (presidente Ist. Il Minotauro, Milano) poichè l’educazione ha cominciato ad essere molto centrata sugli affetti e poco sui valori condivisi”.

Ecco aumentare quella sensazione di smarrimento, dato anche dal senso di solitudine e disorientamento a livello sociale. Le famiglie hanno bisogno quindi  di spazi e tempi per poter condividere determinate esperienze con  e per i propri figli.

Siete d’accordo?