L’incertezza dello 0-3

Siamo quasi alla fine di luglio ormai e non sono ancora giunte le linee guida per l’apertura delle varie realtà educative 0-3 anni. Questo porta inevitabilmente ad un forte sconforto e senso di disorientamento tra le varie figure educative ma anche tra le famiglie che non sanno con esattezza quando e come riapriranno i nidi dei loro bambini. Nonostante questo clima di continua incertezza e confusione suggeriamo di non far passare questa sensazione ai piccoli i quali hanno bisogno di punti di riferimento chiari e precisi. Hanno già sofferto e patito abbastanza in questi mesi di isolamento. Da un punto di vista mentale poi è fondamentale dare e darsi un obbiettivo aspettando Settembre soprattutto in un periodo storico  così delicato e fragile come quello che stiamo vivendo. Sta a noi crederci e continuare a stimolare la loro curiosità e immaginazione quotidiana. Proponendo giochi, attività e visite in grado di saziare il bisogno di socialità. Continuate quindi  a collezionare ricordi in questa strana estate da portare (un giorno!?!) a scuola e al nido: servono a scandire il tempo, saranno utili per ricordarsi di alcuni momenti trascorsi insieme.

 

 

il pranzo condiviso..

bambiniAl di là del catering o della cucina interna del nido o della struttura da voi frequentata, suggeriamo di incentrare l’ attenzione sul significato del pranzo condiviso con il gruppo dei pari che acquista un valore dal punto di vista sociale.

È importantissimo per i bambini, fin da piccoli, poter mangiare insieme ad altri, e scoprire il vero senso della socializzazione. Per esperienza garantiamo che di solito in Asilo anche i bambini inappetenti imparano col tempo ad apprezzare i vari cibi proposti (verdure incluse). Perché? Due sono i fattori che contribuiscono ad alimentare l’appetito e la voglia di mangiare:

1. la forza del gruppo (vedere tanti bambini che mangiano contribuisce a far apprezzare il pasto)

2. il menù non prevede alternative! Questo aiuta il bambino a concentrarsi sul pasto proposto senza dover fantasticare alternative (“questo no, voglio quello”).

Provate anche voi a casa a seguire questa piccola regola e vedrete che anche la gestione del pranzo sarà più fluida e disinvolta.