A proposito di depressione post-partum..

 

Care Mamme, sappiate che non siete le sole. Le statistiche parlano di cifre tra il 7 e il 15% di puerpere che soffrono di questo disturbo, ma, se si tiene conto del momento di stanchezza, incertezza e lievi disturbi dell’umore la percentuale sale al 70%.  Fra i centri accreditati per curare le donne segnaliamo:

  • Policlinico Umberto I di Roma
  • Ospedale Sandro Pertini
  • Molinette di Torino
  • Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano

Ma ora nell’ambiente clinico si inizia anche a parlare del 5% di neo padri depressi, perchè è vero che sono le donne in genere a soffrire e faticare maggiormente, ma anche gli uomini subiscono gli effetti (non sempre così ideali) dell’arrivo del nuovo nato. Si sentono meno guardati dalla neomamma, poco coinvolti  e timorosi delle nuove responsabilità. Inoltre anche ai più sensibili e fragili capita di sentirsi impreparati di fronte al loro compito genitoriale e di provare molte difficoltà nell’adattarsi ai cambiamenti.

Continueremo ad affrontare l’argomento…

La fatica dei padri separati

Le statistiche sui nuovi poveri in Italia dimostrano che la categoria dei padri separati è in aumento. Non è un caso che a Roma e a Milano siano nate le case “del papà separato”: luoghi pensati per accogliere a bassissimo prezzo uomini ridotti in povertà da separazioni  e divorzi. Infatti questi papà, anche se ricevono uno stipendio nella media, sono costretti a versare un contributo mensile cospicuo (circa il 70% della busta paga) per mantenere i propri figli rimasti con la madre. Anche Carlo Verdone ha preso spunto da questo tema attualissimo per fare il suo ultimo film: “Posti in piedi in Paradiso”.

Sicuramente è un argomento di cui continuare a discutere per interrogarsi sul ruolo paterno all’interno della nostra società. Nel frattempo consigliamo due letture interessanti sull’argomento:

-“Quando i genitori si dividono” di S. Vegetti Finzi

-“Un genitore in più” di J. Juul