Ancora violenza al nido..

Ancora violenza al nido, questa volta in un asilo privato a Milano. La domanda viene spontanea: come fare a capire se la struttura e il personale educativo sono idonei e socialmente adatti a svolgere questo lavoro? Purtroppo non è una questione di telecamere o meno..ci sono aspetti ben più profondi e difficili da affrontare come ad esempio il continuo controllo del personale educativo che deve essere sempre alla ricerca di un costante equilibrio, sia dal punto di vista professionale, sia dal punto di vista umano. Da qui nasce il bisogno e l’importanza della supervisione psicopedagogica che noi per prime offriamo: il poter condividere le fatiche del lavoro educativo (vi garantiamo, porta a livelli di stress notevoli), il non sentirsi soli davanti ai problemi dei genitori o dei bambini, il fatto di poter esser affiancato da figure professioniste in grado di rielaborare, offrire stimoli e punti di vista nuovi.  Crediamo fortemente che se già avvenisse questo lavoro in tutte le strutture, ci sarebbero sicuramente altri problemi, ma meno gravi. di questi. Ricordiamo sempre che il nido nasce come struttura educativa con l’ obbiettivo di aiutare la donna-madre lavoratrice a conciliare lavoro e famiglia. Cosi’ facendo, di questi tempi, l’immagine del nido suscita ansia e diffidenza. Cerchiamo di valorizzare le strutture che credono fortemente nel senso e nei valori educativi. Cerchiamo di contenere il panico e l’ansia (che inevitabilmente proiettiamo sui bambini). Creiamo punti di ascolto e di condivisione attiva.