Non mi ascolta!

“Non mi ascolta mai” è una delle frasi genitoriali classiche utilizzate non solo per gli adolescenti ma anche per i piccoli!. Quando un bambino non ascolta, o meglio fa finta di non ascoltare fermiamoci e chiediamoci: come poter cambiare la modalità comunicativa? Come trovare insieme un nuovo modo di farsi ascoltare e collaborare per uno scopo comune? E il tono della vostra voce come è? È noioso ripetitivo o interessante? Questo solo per provare ogni tanto a mettersi nei loro panni e alla loro altezza. Il bambino piccolo è in crescita e per farlo ha bisogno di spazio e di nuove sfide, quindi molto spesso non ha tempo di ascoltare i genitori perché troppo coinvolto a fare altro. Se però è il genitore ad approcciarsi in un modo nuovo ecco che l’attenzione magicamente ritorna! Provate a comunicare giocando e vedrete che i bambini vi cercheranno per ripetere all’infinito quel gesto/azione appena fatta, e tutto sarà leggermente più semplice. Provate.

 

Parlare con i bambini in modo efficace

La comunicazione con i bambini, qualsiasi sia la loro età, è sempre fondamentale. Apparentemente sembrano piccoli per capire, ma non è così: se anche non conoscono alcuni termini, senz’altro colgono il senso e il tono affettivo usato dall’adulto. Come parlare quindi con loro in modo efficace?

 

  • Attirare la loro attenzione, assicurandosi il contatto visivo e abbassandoci alla loro altezza
  • Usare parole semplici, concrete
  • Evitare discorsi troppo lunghi e contorti
  • Il tono deve essere calmo, ma anche autorevole, se necessario
  • Non utilizzare minacce o ricatti affettivi (“Se continui così non ti vogliamo più bene” oppure “..me ne vado” perché fanno presa sulle angosce infantili peggiori)
  • Verbalizzare tutte le emozioni, anche quelle negative (rabbia, delusione, tristezza..)
  • Non ingannarli, né prenderli in giro
  • Se facciamo una promessa, va mantenuta!

Siete d’accordo con queste indicazioni?

Come parlare con i bambini?

La comunicazione con i bambini, qualsiasi sia la loro età, è sempre fondamentale. Apparentemente sembrano piccoli per capire, ma non è così: se anche non conoscono alcuni termini, senz’altro colgono il senso e il tono affettivo usato dall’adulto. Come parlare quindi con loro in modo efficace?

 

  • Attirare la loro attenzione, assicurandosi il contatto visivo e abbassandoci alla loro altezza
  • Usare parole semplici, concrete
  • Evitare discorsi troppo lunghi e contorti
  • Il tono deve essere calmo, ma anche autorevole, se necessario
  • Non utilizzare minacce o ricatti affettivi (“Se continui così non ti vogliamo più bene” oppure “..me ne vado” perché fanno presa sulle angosce infantili peggiori)
  • Verbalizzare tutte le emozioni, anche quelle negative (rabbia, delusione, tristezza..)
  • Non ingannarli, né prenderli in giro
  • Se facciamo una promessa, va mantenuta!

Siete d’accordo con queste indicazioni?

Il tono della voce..

Che tono utilizzare con i bambini piccoli? Sarebbe meglio un tono di voce basso, in grado di emanare tranquillità e infondere fiducia. Tenendo sempre un tono di questo tipo, i bambini si abituano di conseguenza e intuiscono che non serve urlare o alzare la voce per farsi notare o imporre le proprie idee. Quando state con i vostri bambini vi suggeriamo di offrirgli delle cose da fare onde evitare di avere un tono troppo ansiogeno nei loro confronti. Anche se sono piccoli devono avere a disposizione uno spazio e un tempo in cui imparano a giocare in modo autonomo (con il proprio corpo, la propria voce, ad esempio) e senza la presenza assillante dell’ adulto. Tante volte siamo noi a non volerli lasciare fare…no?! Eppure il compito di ogni genitore secondo un proverbio canadese consiste proprio nel dare le ali per volare e le radici per restare saldi…sta all’ adulto trovare un giusto equilibrio.

Possiamo garantire per esperienza che parlare ai piccoli in modo calmo e rassicurante è più efficiente che urlare o sfidarli con minacce poco coerenti. Quindi sottovoce vi diciamo: “Forzaaa proviamoci tutti!!!!”