Coronavirus e resilienza

Adattamento e resilienza sono le due parole d’ordine che dobbiamo ripeterci in continuazione in questo momento di forte stress, angoscia e preoccupazione. L’emergenza ormai è diffusa, ci ha colpiti all’improvviso e noi dobbiamo sfoderare tutte le nostre armi per fronteggiarla. Questa capacità si chiama resilienza e va stimolata di giorno in giorno per evitare che il virus ci faccia sentire impotenti e depressi. Ad esempio, un aiuto può essere quello di concentrarsi sugli aspetti positivi che questa situazione inaspettata ci sta portando:

-tempo: anche se siamo in smartworking senz’altro abbiamo più tempo per fare cose che prima non potevamo fare. Pensiamo alla cucina, al riordino, alle pulizie a quei piccoli lavoretti domestici sempre rimandati, ma soprattutto a giocare di più (e forse meglio con un tempo più rallentato) con i nostri bambini

-relazione: sebbene siamo lontani fisicamente il numero di videochiamate e telefonate e contatti vari è senz’altro aumentato. Sfruttiamo questo momento particolare per rafforzare tutte le relazioni: da quelle in famiglia a quelle esterne

-solidarietà: siamo tutti sulla stessa barca, ma qualcuno sta sicuramente peggio di noi. Tutti coloro che stanno lavorando che immensi sforzi per curare, aiutare e far sì che le città continuino a vivere, vengono sostenuti a distanza da tutti, ognuno a suo modo. Un disegno colorato o una pizza regalata, un pensiero o una donazione concreta sono gesti di grande umanità e solidarietà che riempie il cuore

-consapevolezza delle nostre emozioni: le paure e le ansie sono emozioni assolutamente sane, necessarie per sopravvivere da un punto di vista evoluzionistico, ma vanno controllate e regolate per non lasciarci sopraffare dall’emergenza traumatica che stiamo affrontando…insieme senz’altro ce la faremo!!

Distanziamento sociale per il bene di tutti

Gli epidemiologi ci dicono in modo molto chiaro di imparare velocemente ad acquisire un nuovo stile di vita e mettere in atto il distanziamento sociale. Tenere le distanze di almeno un metro, è un concetto che deve essere applicato da tutti noi aldilà della zona rossa o meno. Si tratta di mettere in atto delle semplici modalità di convivenza che diventano fondamentali non solo per tutelare noi stessi ma anche gli altri. Per quanto riguarda i piccoli, evitate di portare al parco e sui giochi in mezzo a tanta altra gente, anche se ci si trova all’aria aperta. Anche se i bambini sembrano meno esposti rispetto ad altre fasce di età vanno prese delle precauzioni ovunque, semplicemente per fare in modo che il virus diminuisca la velocità di circolazione. Rispettiamoci e rispettiamo e anche i piccoli ci imiteranno naturalmente.