Tempo di relax e gioco in famiglia

 

Una serena settimana di Ferragosto a tutti, in particolare ai vostri bambini. Ovunque voi siate, via o a casa cercate di costruire dei bei momenti di gioco e di atmosfera con i bambini. Saranno poi questi ultimi a custodirne la memoria una volta cresciuti. Davvero a volte la felicità è dietro l’angolo, non c’è sempre bisogno di andare chissà dove. Talvolta una tenda in giardino come rifugio, una torta fatta insieme, una gita in piscina o una passeggiata fanno la differenza anche nel rapporto con i bambini stessi. Non a caso d’estate, con più tempo a disposizione, ritmi dilatati, anche i piccoli stanno meglio e si godono i genitori più rilassati e sereni. Sfruttate, laddove è possibile un po’ di natura, fa bene a tutti. Non pensate alla ripresa, alle lavatrici che si dovranno fare e al nuovo anno scolastico. Cercate di svuotare la mente, e concentrarvi su ciò che avete a disposizione. Fate scorta di momenti belli da conservare per l’inverno anche se sappiamo bene che i pensieri e i problemi non vanno di certo in vacanza..

Come affrontare le paure legate al water nei bambini

 

Torniamo a parlare delle paure legate al water nei bambini poiché è uno degli articoli più letti in assoluto, e in questo periodo immaginiamo collegato allo spannolinamento è davvero cliccatissimo. Intanto vi ringraziamo per la fiducia e per il passaparola continuo!  Se dovessimo spiegare come fare ad affrontare il tema delle paure legate al water proveremmo così:

  • intanto cerchiamo di ridimensionare e di fare capire al piccolo che tutto col tempo si può aggiustare e risolvere
  • mai negare il problema (dal loro punto di vista è un grande problema con cui fare i conti e confrontarsi) piuttosto dare loro i giusti strumenti per affrontare la paura e il timore di questo strano oggetto che è il water
  • raccontare che tutti noi ne abbiamo avuto un po’ paura può sempre essere incoraggiante
  • prenderci la giusta confidenza: andare in bagno, tirare l’acqua, pulire con una spugnetta, portare dei giochi è un modo ‘ per stare con il nemico’ e provare a diventare più disinvolti
  • quando il bambino si irrigidisce, piange,si oppone anche solo al pensiero di  andare in bagno non arrendetevi ma usate altre strategie: fateci andare un pupazzo al suo posto
  • fate in modo che il pupazzo stesso abbia un po’ paura e che sia il bambino a guidarlo e incoraggiarlo: “dai forza proviamo insieme,ci sono io qui con te”
  • non perdete troppo tempo nel sottolineare la troppa paura piuttosto dategli l’idea che va bene così, domani andra’ meglio, non fate pesare la vostra insoddisfazione
  • non parlatene troppo durante la giornata altrimenti rischia di diventare un’ ossessione invece deve essere un meccanismo del tutto naturale e non deve essere motivo di tensione e nervosismo anche tra i partner su come fare
  • provate a mettere in pratica questi piccolissimi suggerimenti vi garantiamo che con un buon  atteggiamento da parte nostra di adulti consapevoli anche il piccolo con più resistenze si lascerà andare non appena percepirà una forte fiducia nei suoi confronti e null’altro
  • Spesso avvertiamo troppa pesantezza e preoccupazione: trasformate questo passaggio in qualcosa di più divertente e coinvolgente e i bambini vi seguiranno anche in bagno!
  • sulla pag fb Mamme Che Fatica o su IG i nostri video su questi temi

 

Speciale Primi Mesi: cuscino gravidanza Nuvitababy

Torna lo Speciale Primi Mesi dedicato alle Pance e Pancioni che conosciamo. Oggi presentiamo un oggetto davvero utile e polifunzionale pensato per il pre e post partum: il cuscino gravidanza di Nuvitababy che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Si tratta di una grande Luna, in cotone, con un supporto per la schiena adattabile e regolabile ad ogni corpo. È pensato appositamente per il riposo notturno della donna specialmente nell’ultimo trimestre di gravidanza quando la pancia si fa più pesante ed evidente. Assolutamente da sfruttare anche dopo la nascita del piccolo come cuscino per l’allattamento e come nido per giocare, ascoltare la voce materna ed esserne incantati dalla magia dello sguardo. Un’ ottima idea regalo per la futura mamma, che potrà iniziare ad utilizzare durante il secondo trimestre. Di solito l’attenzione è sempre puntata sul bebè, questa volta invece è tutta sulla futura neo mamma!

Guardate il nostro video a proposito: https://fb.watch/77FK3bN-dQ/

 

 

Convegno Nazionale: “A Scuola con Coraggio”

Martedì 31 Agosto non prendete impegni: ci sarà un nuovo Convegno Nazionale Online  “A Scuola con Coraggio” (organizzato dal  Centro Psicopedagogico per la Gestione dei Conflitti di Piacenza) che affronterà il delicato e complesso mondo della scuola puntando ancora una volta sulle infinite capacità e risorse degli insegnanti ed  educatori che ogni giorno abitano il modo scuola con i loro bambini e alunni. Sarà una preziosa occasione per ascoltare e confrontarsi con il Metodo di Daniele Novara, uno tra i più noti e celebri Pedagogisti italiani, autore di tanti libri che da sempre consigliamo ai genitori e insegnanti). Vi aspettiamo al Convegno online per iniziare l’anno educativo con la giusta energia e la giusta carica (motore assai indispensabile per riuscire ad incantare i propri alunni e genitori). Un’ottima occasione per nutrirsi e fare delle buone scorte educative da tenere e conservare con cura per l’anno in corso. “Abbiamo bisogno di una nuova stagione della scuola dove insegnanti,pedagogisti ed educatori siano valorizzati come professionisti dell’apprendimento e della crescita e dell’educazione” commenta Daniele Novara. E con queste sagge parole ancora una volta ci ha convinte!

* Il Convegno è riconosciuto dal MIUR

Info e prenotazioni: convegno@cppp.it

tel.0523/498594

 

Estate: puntate sull’autonomia

 

L’estate è la stagione perfetta per stimolare e aiutare il bambino “a fare da solo” per dirla alla Montessori. Gli stimoli possono essere offerti a qualsiasi età, senza forzature ma sempre sottoforma di gioco e di esperienza. Il bambino impara soprattutto dagli esempi che gli vengono forniti dai genitori e dagli adulti che ruotano attorno a loro. Cercate di non avere fretta almeno in questo periodo e di proporre loro piccole mansioni e cose da fare senza la volontà di sostituirsi a loro, ma supportandoli, anche solo con la voce e lo sguardo. Banalmente imparare ad infilare e sfilare una maglia, mettersi il docciaschiuma e lavarsi, migliorare e strutturare il linguaggio, mangiare con il proprio cucchiaino senza farsi imboccare o fare semplicemente quattro passi a piedi senza necessariamente ricorrere al passeggino sono solo miliardi di esempi quotidiani. Per i più grandi anche solo svolgere una commissione come pagare al bar un gelato o comprare dal fruttivendolo  può essere un gesto importante per sperimentare un po’ di autonomia. Basta veramente poco per tutte le età l’importante è intuire cosa possano avere bisogno e permettergli di sperimentare: condizione necessaria per crescere. 

Fatherhood: perché guardarlo

Fatherhood  uscito su Netflix poco tempo fa è un film di carattere drammatico che affronta il tema della genitorialità e più nello specifico della paternità (causato dalla perdita della figura materna). Cosa può fare un padre con una figlia piccolissima da crescere? Come può cercare di compensare entrambi i ruoli senza far pesare la mancanza e riuscendo a trasformarla in risorsa? Sono domande aperte che ogni genitore probabilmente si chiede ogni tanto anche se sono talmente dolorose che l’essere umano in genere tende a non pensarci troppo per proteggersi. Perche’ guardarlo: secondo il nostro punto di vista psicopedagogico è un film da guardare e commentare (per gli animi sensibili con pacchetto di fazzoletti a portata di mano) è utile alla coppia genitoriale e non, per capire e rivedere nei personaggi le fragilità umane dei vari ruoli (anche talvolta stereotipati) del materno e del paterno. Commuove la forza insieme alla fragilità di questo padre, che col passare del tempo prova a dare un senso a questa nuova quotidianità: non solo con una bambina da crescere, ma senza la moglie accanto. Non è facile disegnare il futuro in queste situazioni ma sicuro la forza d’animo del protagonista ci restituisce un’energia e una forza incredibile quasi a dimostrare che tutto è possibile quando si ha di fronte un obiettivo così profondo come la crescita di un figlio. E a voi è piaciuto?!

 

Il Papà che addormenta il piccolo

 

E se fosse il papà ad addormentare il proprio bambino? Perché non sfruttare il periodo estivo per organizzare una routine diversa in cui anche i papà possono gestire il momento dell’addormentamento e potenziare il proprio rapporto e spazio relazionale con il piccolo. Per fare questo passaggio è importante organizzarsi all’interno della coppia e gestire con naturalezza il passaggio del testimone. Quindi se si decide che la mamma esce/è impegnata sarà il papà ad essere il centro, il punto di riferimento per il bambino in grado di offrire quel senso di protezione e sicurezza di cui ha bisogno. Questo vale anche nel momento in cui il piccolo dovesse piangere e cercare la figura materna: “ora faremo delle bellissime nanne insieme e poi racconteremo tutto alla mamma!”. Ciò significa però che anche la mamma deve essere pronta a cedere un po’ di spazio per valorizzare e supportare la figura paterna e pensare che vi possono essere modi diversi ma importanti di consolare e stare col proprio bambino. Provate e raccontateci come è andata la missione addormentamento!

Distacchi e partenze: come gestirle

 

 

Anche se è un’estate un po’ particolare, per fortuna si può partire e far fare comunque delle belle esperienze anche ai bambini. Questo infatti è il periodo dei Campus e dei viaggi organizzati per bambini: un’occasione unica per migliorare la loro autonomia e saper affrontare il distacco da casa e dai genitori. Si tratta di un percorso che va preparato nel corso dei mesi, per fare in modo che il bambino a seconda dell’età che ha possa essere tranquillo nel gestire il distacco e la distanza da casa senza sensi di colpa e magoni. Per questo è fondamentale l’atteggiamento dei genitori e degli educatori che si occuperanno di lui: non è importante illudere o distrarre il bambino ma piuttosto prepararlo anche a gestire momenti di pianto o di malinconia utili anch’essi per crescere e sentirsi più forti. Quindi al momento fatidico dei saluti occorre essere veloci ma incisivi: un abbraccio forte fortissimo e via si parte! Inutile perdere tempo nei momenti dei saluti specie con i bambini piccoli: mandano ancora più in crisi. In questi momenti bisogna pensare che anche il pianto poi passa e lascia spazio anche ad altro. Pensate a quante cose potranno imparare e quanto sarà utile e importante per loro un’avventura così lontano da casa con abitudini e ritmi diversi dal solito. Al ritorno avranno tanti racconti e ricordi che riaffioreranno quando meno ve l’aspettate!

Buon viaggio a tutti i bambini e ragazzi!

 

Speciale Primi Mesi

A tutte le Pance e Pancioni in arrivo in questo periodo post pandemia dedichiamo una serie di Speciale Primi Mesi per accogliere al meglio non solo il neonato ma prepararsi mentalmente ad entrare in una nuova dimensione come neogenitori. Cercheremo di offrirvi dei suggerimenti pratici per affrontare al meglio la nuova quotidianità che andrete a costruire e una lista di oggetti dal nostro punto di vista psicopedagogico davvero utili e funzionali anche per favorire una miglior sintonizzazione con l’ambiente. Sapevate che il piccolo impiega del tempo (il primo mese di vita circa) per capire e realizzare di non essere più un ‘tutt’uno’ con l’utero materno? Il passaggio dall’ambiente uterino all’ambiente esterno è davvero complesso e delicato e necessita di un contenimento continuo, un senso di protezione importante da dare al piccolo. Per questo Lullalove ha creato il sacco nanna avvolgi bebè per offrire una maggior sicurezza anche quando il vostro neonato deve andare a nanna (il lettino è immenso..se avvolto nel materassino avrà la percezione di poter sentire i confini e richiamare alla mente il vissuto dell’esperienza uterina vissuta per mesi). E ‘comodo da posizionare sopra il lettino, nella carrozzina, sul fasciatoio o in braccio! Si si, avete letto bene! I neonati nei primi mesi di vita hanno tanto bisogno di stare tre le vostre braccia! Non abbiate paura di viziarli, hanno tutti il tempo poi per interiorizzare le regole anche sul sonno. Nel primo periodo di vita l’obbiettivo principale è la capacità di sintonizzarsi con il piccolo, capirne le sue esigenze primarie, soddisfarle, e poter creare una buona atmosfera tutti insieme grazie anche al prezioso aiuto del partner, che fa da trait d’union tra la figura materna e il piccolo. 

Ecco qui il nostro video sull’argomento. Buona visione!

Comunicare ai bambini: ecco come fare

 

Come fare a comunicare in modo chiaro ed efficace ai bambini specie se piccoli? Siamo sicuri che possano comprendere ciò che raccontiamo loro? Queste sono di solito le richieste più frequenti dei genitori alle prese con i bambini piccoli. In primis, parlare,verbalizzare e raccontare ai bambini ciò che succede, è fondamentale fin da piccolissimi. Certo i bambini a seconda dell’età potranno percepire il senso generale, attraverso il tono della nostra voce, poi quando saranno più grandi e avranno più strumenti a disposizione allora saranno in grado di capire tutto, ogni singola parola e non solo il senso generale. Con i bambini è utile una forma comunicativa chiara, semplice, e molto pratica. Quindi ricordatevi sempre di aggiungere dei riferimenti concreti attraverso l’uso di immagini o oggetti che possono avere di fronte. (la famosa frase “i genitori vanno al lavoro ad esempio è difficilissima da capire! Associate al lavoro il vostro PC o altro in grado di rappresentare almeno in parte ciò che volete dire). Se state parlando della scuola dell’infanzia, come scuola nuova per l’anno prossimo, portate i bambini davanti alla futura scuola: il fatto di memorizzare visivamente i dettagli offre una maggior sicurezza. Infine utilizzate i contrasti e gli scherzi: sono sempre graditi, e se si apprende in modo divertente,come dimostrano le ricerche, inevitabilmente vi sarà maggior attenzione e disponibilità nel ricordare ciò che ci viene insegnato. Questo vale anche per gli adulti eh, anche se poi spesso ce lo dimentichiamo..e rischiamo di diventare terribilmente pesanti!