Come aprire un asilo (parte prima)

 

Come aprire un asilo? Ci scrivono spesso chiedendoci consigli e informazioni a riguardo, ne approfittiamo per condividerli online. In primis rifletteremo sulla motivazione, che cosa ci spinge a realizzare questo sognoperche’ vogliamo stare con i bambini e farne una professione. Ogni volta affronteremo un tema diverso:

  •  location
  •  stile educativo
  •  bisogni dei bambini
  •  bisogni dei genitori
  • formazione dell’équipe educativa
  • scelta dell’arredo
  • Cercheremo di scrivere cogliendo molti dettagli e riferimenti del nostro lavoro quotidiano sul campo, tra i bambini, le educatrici e le aspettative dei genitori. Collaboriamo con tanti partners e ogni settimana conosciamo nuove realtà educative ma i bisogni e le esigenze così come le risorse e le criticità spesso sono le stesse. Cercando di essere oggettive, di solito non neghiamo mai che si tratta di un impegno serio e faticoso che ci coinvolge da piu’ punti di vista. Non è un’attività per ‘fare del buon business’come talvolta si crede. Occorre anche una preparazione adeguata non solo sulle esigenze specifiche del bambino ma sulla cultura dell’infanzia piu’ in generale e cioè un giusto mix tra studio ed esperienza quotidiana sul campo. Al di là della parte burocratica che include permessi e autorizzazioni Asl, del Comune di Residenza e della Regione di appartenenza, occorre soffermarsi sull’aspetto psicosociale dell’attivita’ per fare in modo che tale attività possa essere un’esperienza ludico-sociale importante e di qualità per i suoi bambini, genitori e personale educativo dato e considerato l’alto livello di responsabilita’. Senza questi pensieri non ha senso iniziare l’avventura!

 

Scuola dell’infanzia: il difficile passaggio

Questo post è dedicato specialmente ai piccoli (che però si sentono grandi ma entrando nella nuova scuola di nuovo piccoli) e alle loro mamme che insieme devono affrontare un forte cambiamento: l’ingresso e l’ambientamento in una nuova scuola: completamente diversa dal nido, con spazi molto grandi in cui è facile perdere l’orientamento e il controllo della situazione. Come fare dunque ad affrontare al meglio l’inserimento? Vediamolo insieme.In primo luogo raccontate e verbalizzate al bambino la sua giornata. “Ti ricordi stamattina? C’erano tanti bimbi che come te non volevano entrare in classe e staccarsi dalla mamma. Poi però abbiamo osservato insieme i più grandi che giocavano, sai che anche loro hanno pianto tanto quando erano nuovi? Poi col passare dei giorni hanno pianto un po’ meno e poi ancora meno e poi solo una lacrima e poi tanti sorrisi e poi nuove lacrime ma diverse perché piene di fiducia e non più di paura”.

  • Anziché spronarlo a tutti i costi ad inserirsi nel gruppo, accogliete il suo bisogno di stare in braccio e dopo un po’ sarà lui a sentirsi più sicuro ad affrontare il distacco da voi
  • Cercate di mantenere un atteggiamento coerente (sappiamo bene quanto sia difficile in questi momenti) ma è fondamentale se vogliamo essere d’aiuto al nostro bambino.
  • Osservate col passare dei giorni insieme alle Maestre se vi sono anche solo dei piccoli miglioramenti e condivideteli col vostro bambino.
  • Fidatevi e date tempo a tutti: alle nuove maestre, al vostro piccolo e a voi stessi. Lentamente e insieme alla ricerca di un nuovo equilibrio.

 

 

 

Senso di colpa? No grazie!

Il senso di colpa è un sentimento diffuso che accomuna in diversa misura la maggior parte dei genitori di bambini (in particolare madri di bambini piccoli) costretti ad andare a lavorare. Stare poche ore al giorno con il proprio bambino e non vedere i progressi che fa nel corso del tempo, mette a dura prova l’autostima di mamma e papà. Tutto ciò è comprensibile, ma non pensiate che l’esperienza di distacco e di inserimento all’asilo, piuttosto che la condivisione di momenti con nonni o baby-sitter siano tempo sprecato per vostro figlio. Al contrario, sono momenti di socializzazione e di relazione extra familiare che aiutano a crescere. Certo, il contatto quotidiano (soprattutto con la mamma) è fondamentale, ma si può sfruttare adeguatamente il tempo a disposizione per stare al meglio. Vivete a pieno le poche ore dopo il lavoro per stare davvero bene con i bambini, divertitevi con loro, trasmettete affetto senza preoccupazioni. Non è detto che avere tanto tempo per stare con i bambini sia sempre positivo. Ci sono situazioni di donne che hanno rinunciato ad un lavoro a cui erano appassionate per stare a casa, ma che con il tempo si sono pentite della scelta e, inconsciamente hanno proiettato la loro frustrazione sul figlio. E’ la qualità del tempo a fare la differenza: se dovete lavorare non è colpa di nessuno, ma se riuscite a stare bene al ritorno a casa, i figli avvertiranno l’autentica serenità della mamma.

Inserimento: cinque da cose da sapere prima di iniziarlo

E’ tempo di inserimenti al nido e alla scuola d’infanzia e sappiamo bene le emozioni che può scatenare questo periodo. Dunque abbiamo deciso di darvi 5 informazioni che noi riteniamo basilari per affrontare al meglio questo momento.

  1. Il distacco dalle figure genitoriali è un momento importante, delicato e molto soggettivo quindi non lasciatevi influenzare dai commenti degli altri. Voi e il vostro bambino siete diversi da tutti gli altri e potreste avere reazioni diverse: è inutile fare confronti (anche tra fratelli!).
  2. Alla base di tutto ci dev’essere fiducia nel servizio, nelle educatrici, in chi lo coordina, ma anche nelle risorse del vostro piccolo: se ci credete davvero, ce la farà!
  3. Fate tutte le domande possibili a chi si prende cura del vostro bambino: meglio non trattenere nulla ed essere confortate, se necessario.
  4. Non abbiate fretta, ci vuole tempo. Meglio seguire i suggerimenti delle educatrici, rispettando i tempi del bambino per evitare che dopo mesi si debba tornare al punto di partenza.
  5. Il pianto del bambino al momento del distacco è una reazione assolutamente sana che spiega un normale legame di attaccamento.

In bocca al lupo!!!!

Come preparare i piccoli al rientro…

Per preparare i bambini al rientro è bene prima iniziare a preparare noi stessi. Inutile iniziare a stressarsi per date e scadenze ancora lontane però è anche importante organizzare il mese di Settembre che per molti bambini rappresenta l’inizio di una grande avventura: l’inserimento al nido o all’asilo.

Di solito invitiamo i genitori a coinvolgere i piccoli nella raccolta “simbolica” di qualche sassolino, conchiglia o pigna da portare in classe come ricordo vivo dell’estate. Per i bambini rappresenta un momento carico di significati da non sminuire! (è vero che si tratta solo di piccoli oggetti ma hanno un forte contenuto emotivo poiché ci ricordano il tempo trascorso insieme in famiglia, tempo che ora bisogna imparare a gestire anche senza, trovando il piacere del gruppo e la scoperta di giochi  e rituali nuovi). Mentre ci si concentra sulla raccolta dei materiali si spiegano al piccolo le novità e i cambiamenti che avverranno. Parlarne e spiegare riteniamo sia il modo più efficace per comunicare e prepararsi mentalmente. Come diciamo sempre agli incontri ( mentre parliamo a lui rassicuriamo anche noi stessi). Leggete e sfogliate insieme qualche libretto sull’Asilo e preparate la sacchetta insieme! Sono tutti momenti che aiutano a contenere l’ansia per la grande novità e il cambiamento che sta per avvenire.

Tornare all’ asilo o a scuola: come prepararsi..

back 2 workManca poco e si ricomincia..come fare a preparare i nostri bambini alla classica routine sveglia-asilo-lavoro!???!

Ma soprattutto come preparare noi adulti al tragico rientro????!!! Don’ t be panic..

Siamo convinte che i vostri piccoli tornino con piacere all’ Asilo dove ritroveranno le loro Educatrici di riferimento, i compagni di gioco e un ambiente rassicurante che li aiutera’ ad orientarsi velocemente. La mamma e il papa’ possono nel frattempo:

  • ricominciare ad introdurre l’ argomento nido/Asilo
  • preparare insieme la sacchetta e l’ occorrente per l’ inizio
  • portare un piccolo ricordo dalla montagna o dalle vacanze in generale
  • mettere in conto un eventuale pianto nella fase del Distacco e quindi considerare un’ eventuale momento critico da superare insieme alle Educatrici

Detto questo non ci resta che augurarvi un buon rientro!

Buona notte! Suggerimenti per un buon sonno…

nannaIl Sonno rappresenta uno dei maggiori problemi per i genitori di bambini piccoli, della fascia 0-36 mesi. Vediamo qui di seguito come fare per poter addormentare il nostro bambino in modo sereno. La fase dell’addormentamento deve essere condotta in modo naturale. Se i bambini avvertono negli adulti un senso di ambiguita’ e difficoltà’ se ne approfittano e si finisce per trasformare il momento della nanna in una battaglia senza fine.

MammeCheFatica suggerisce di essere chiari e di comunicare con un tono deciso e coerente senza ricatti o false promesse. Se si crea un rituale il bambino piccolo si sente piu’ sicuro e rassicurato e anche noi adulti sapremo gestire con piu’ disinvoltura questa fase delicata. La lettura di un libro, una filastrocca, una canzoncina (sempre le stesse) aiutano il piccolo a riconoscere il momento del distacco e del buio. Con un po’ di costanza e di pazienza si può’ impostare la fase dell’ addormentamento senza (troppi) problemi e un po’ di buon senso. L’ importante e’ non cedere subito al primissimo pianto del nostro bambino, ma lasciare invece che possa sperimentare i primi segni di frustrazione e intuire che anche la mamma e il papa’ non sono a disposizione, ma si comportano esattamente come all’ asilo nido!

Ci provate vero??!!! Aspettiamo i commenti!!

Babyland seconda edizione..questa volta @ Xmas!

babylandDopo il successone primaverile, non poteva mancare la seconda edizione di Babyland-La città della gioia, un Mini-festival organizzato dall’ Asilo Hello Baby e in collaborazione con Bambini a Milano, dedicato alle Famiglie e all’ Infanzia. Questa volta, però, il tema sarà tutto natalizio, ma sempre nella cornice della bella Cascina Cuccagna in Via Cuccagna, 2/4 a Milano.

Quando? Sabato 29 e Domenica 30 Novembre dalle 10 alle 19 con un’ agenda ricchissima di attività, incontri e giochi pensati per bambini e genitori. Ingresso gratuito.

Ci saremo anche noi di MammeCheFatica a proporre le nostre iniziative! 😉

info: Sara Pedetta  cell. 348 3722397
sarapedetta@asilo.milano.it ; info@babyland-lacittadellagioia.it

Due giorni a Babyland- La città della gioia!

citta della gioiaEcco a voi il primo Mini-Festival patrocinato dal Comune di Milano dedicato all’infanzia e alla famiglia a cui naturalmente parteciperà anche MammeCheFatica!

Si tratta di un’iniziativa (promossa dalla brava Sara Pedetta dell’ Asilo e Scuola dell’infanzia bilingue Hello Baby e Laura di Mauro, direttore creativo) presso la Cascina Cuccagna di Milano per offrire alle famiglie le migliori proposte e attività “ispirate alla Gioia del crescere insieme”. Vi aspettiamo dunque per tante attività, giochi, servizio di baby-caring e incontri dedicati a grandi e piccini!

La città della gioia: sabato 14 e domenica 15, ingresso gratuito dalle 10 alle 19 c/o Cascina Cuccagna,Milano. Per maggiori informazioni: info@babyland-lacittadellagioia.it

Vi aspettiamo!

A proposito di Distacchi…

Continuiamo a parlare del tema del saluto e del distacco, in particolare dalla figura primaria, ossia quella materna.

Per ogni bambino, lasciare la propria mamma è sempre un’impresa difficile.Ma noi, di Mammechefatica, aggiungiamo anche che per ogni mamma è difficile lasciare il proporio piccolo, specie se, come al nido o all’asilo, vi sono delle regole e dei tempi scanditi da rispettare. Metabolizzare questi cambiamenti può essere difficile, anche se poi nel tempo saranno d’aiuto. Alle mamme che ci scrivono, e ci chiedono consigli e pareri diciamo loro di aspettare e darsi Tempo. I cambiamenti non sono mai immediati. Col tempo, non solo i vostri bambini, ma anche voi riuscirete a staccarvi bene,senza promettere giocattoli, pizzette e altri premi e soprattutto senza sensi di colpa. Abituarsi ai distacchi significa anche abituarsi a crescere, a sperimentare l’autonomia e gestire un po’ la sofferenza che ne deriva.

Ci vengono in mente le belle parole della psicoterapeuta G.Schelotto che in “Distacchi e altri addii” (ed. Oscar Mondadori) scrive: ” Ogni distacco, però, comporta una sorta di movimento sismico che scombina emozioni, affetti e sofferenze; Non ci si libera facilmente dall’idea di aver lasciato indietro qualcosa o qualcuno. Si ha l’impressione di essere colpevoli, di aver tradito. Così alla sofferenza del distacco si aggiunge il senso di colpa”.