La scelta dei giochi a casa aiuta

 

Scegliere con cura il materiale ludico con cui giocare a casa, nella propria cameretta, sembra una banalità ma è molto importante in particolare per il bambino piccolo che sta imparando ad approcciarsi al gioco (e alla vita, come direbbe Fink). Offrire loro pochi giochi ma selezionati a seconda delle esigenze e dell’età. Ricordando che se hanno 0-24 mesi i giochi migliori in grado di stimolare i vari sensi sono quelli naturali. Tappi di sughero, pigne,pezzetti o tavolette di legno, anelli per tende ecc. sono sempre i nostri alleati (costo zero o poco più) per organizzare semplici travasi o costruzioni. Anche se i bambini sono più grandi, per esperienza, suggeriamo sempre pochi giochi (in questo caso con un ricambio più frequente). Perche’ pochi giochi? Per aiutare il bambino ad organizzare il suo tempo durante la fase ludica: se ha pochi giochi sarà maggiormente portato a concentrarsi di più, a non disperdere subito l’attenzione, e col tempo ad avere più cura dei propri giochi. Se vive in uno spazio invaso da giochi, la tentazione (giustissima) di provarli tutti senza però poi effettivamente giocarci con nessuno in particolare.

Come organizzare lo spazio a prova di Montessori?!

cameretta MontessoriMammechefatica prova a ragionare con voi sull’organizzazione dello spazio della casa e nello specifico di una eventuale cameretta. Cosa ci consiglierebbe la Montessori?! Sicuramente ci direbbe di:

– organizzare il materiale di gioco su delle mensole ad altezza bambino

– mettere a disposizione un tappeto che ha lo scopo di ‘ contenere’ e delimitare lo spazio- gioco. Utilissimo per i piccoli, che devono imparare a concentrarsi su un gioco alla volta.

– preferire il materiale di legno alla plastica

– regalare giochi come costruzioni, incastri, puzzle che possono contribuire a stimolare la creativita’

– saper riutilizzare materiali di recupero come tappi e ciotoline per travasare, nastri e fettucce colorate per provare a infilare.

– immancabili dei libretti da sfogliare e leggere con i Grandi

Provate a riordinare le vostre camerette che sono spesso stra colme di giochi…e vedrete che il vostro bambino col tempo imparerà ad organizzarsi con più facilita’ e diventerà piu’ autonomo. Per promuovere uno sviluppo psico-affettivo adeguato il piccolo deve vivere un ambiente che ‘corrisponda ai suoi bisogni e alle sue attività’. Grande importanza è data dagli oggetti che ‘trasformano in istruzione tutti gli atti della vita pratica’ scriveva la Montessori. E aveva ragione!!!!!!

Cambiare e organizzare la cameretta…

camerettaCome fare ad organizzare la cameretta e renderla piu’ funzionale anche se lo spazio a disposizione e’ poco o quasi inesistente?

Non temete, l’importante e’ riuscire a trovare un’ idea originale e sistemare i giochi in modo ordinato e adeguato per i vostri piccoli.

Talvolta ci rendiamo conto che avete tantissimi (troppi?!) giochi che non guardano neanche piu’. Il consiglio che vi diamo e’ quello di fare una selezione accurata dei giochi e materiali che utilizzate. Rinnovare o introdurre delle novita’ anche nel gioco e’ fondamentale. Anche se nelle case vi e’ sempre una mancanza di spazio ci sono due tre oggetti dal nostro punto psico-pedagogico sempre validi e importanti se pensiamo ad un bambino tra i 24  e 36 mesi.

  1. I  must have di Mammechefatica sono: tavolino e seggiolina (attenzione agli sgabellini, molto carini ma pericolosi!)
  2. Tappeto (quadrato anche piccolo) come piccola zona gioco per costruzioni-duplo- Cestino dei Tesori etc..
  3. Ceste o contenitori per i giochi ad altezza bambino
  4. Una piccola cucinetta o pentolini per preparare la pappa come fanno i grandi!
  5. Dei libretti rigidi così possono sfogliare le pagine in autonomia e dei libri Speciali da leggere in compagnia di mamma o papà.
  6. A noi piace lo stile essenziale, meglio se con un tocco di Design! Se i giochi fossero in legno sarebbe il top!!!!!!

Lettone sì o no?

 

Ognuno ha il suo pensiero..secondo MammeCheFatica la cosa migliore sarebbe che il piccolo dormisse dal primo giorno nella culla nella sua cameretta. Se non fosse possibile perché non si dispone di due stanze, allora provate a creare comunque una separazione fisica (che ne rispecchia una mentale fondamentale) fra l’ambiente in cui dormono i genitori e quello del bambino. Come resistere ai suoi pianti notturni? Questo in qualche modo è un “ricatto” che scaturisce dal comportamento stesso di Mamma e Papà. Cioè il bambino ha capito che in risposta al pianto c’è il lettone, dunque insiste fin quando non ottiene quello che desidera. Meglio dunque consolarlo, calmarlo, ma senza portarlo con sé nel letto matrimoniale perché è importante per lo sviluppo che un bambino impari ad affrontare la solitudine, la separazione e anche l’esclusione dai genitori. Ovviamente ci sono le eccezioni alla regola da valutare di volta in volta!

..SHHHHHHHHH…Sogni d’oro!