Tempo di relax e gioco in famiglia

 

Una serena settimana di Ferragosto a tutti, in particolare ai vostri bambini. Ovunque voi siate, via o a casa cercate di costruire dei bei momenti di gioco e di atmosfera con i bambini. Saranno poi questi ultimi a custodirne la memoria una volta cresciuti. Davvero a volte la felicità è dietro l’angolo, non c’è sempre bisogno di andare chissà dove. Talvolta una tenda in giardino come rifugio, una torta fatta insieme, una gita in piscina o una passeggiata fanno la differenza anche nel rapporto con i bambini stessi. Non a caso d’estate, con più tempo a disposizione, ritmi dilatati, anche i piccoli stanno meglio e si godono i genitori più rilassati e sereni. Sfruttate, laddove è possibile un po’ di natura, fa bene a tutti. Non pensate alla ripresa, alle lavatrici che si dovranno fare e al nuovo anno scolastico. Cercate di svuotare la mente, e concentrarvi su ciò che avete a disposizione. Fate scorta di momenti belli da conservare per l’inverno anche se sappiamo bene che i pensieri e i problemi non vanno di certo in vacanza..

Ansie e lockdown: come affrontarle con i bambini

La preoccupazione e la tensione per un possibile nuovo lockdown e’ nei pensieri e nei gesti di tutti. Per ora il nuovo DPCM pone una serie di limitazioni che salva in presenza le realtà educative della Prima Infanzia, della Primaria e delle Medie. Come fare a incastrare il lavoro tra quarantene e gestire nel contempo tutto il resto? Detto ciò ora preoccupiamoci e quindi investiamo al meglio le energie su come tutelare e proteggere i bambini da queste nostre continue ansie. Questo è il vero nocciolo della questione..anche se non ne parliamo direttamente con loro perché molto piccoli, assorbono e intuiscono le nostre agitazioni e insofferenze da un punto di vista generale. Quindi cercate di offrire loro sempre un senso di sicurezza e di serenità creando tanti brevi momenti di: gioco, coccole e canzoni da ascoltare e cantare insieme. Con una sola accortezza: quando siete con loro giocate con loro e per un attimo dimenticate il resto.

I bambini chiedono sempre e solo una cosa difficilissima agli adulti: la capacità di sapersi sintonizzare sui loro bisogni. O no?! 

 

Bambini al ristorante: come passare una piacevole serata?

Portare bambini, specialmente se piccoli, in posti affollati, rumorosi e “da grandi”, si sa, non è sempre facile. Innanzitutto, è bene immedesimarsi nel bambino: per lui è faticosissimo stare fermo e composto in un posto sconosciuto, con tante persone e dove magari i genitori non hanno l’attenzione catalizzata su di lui. Organizziamoci portando (oltre a bavaglina e la sua acqua) dei fogli per disegnare o della plastilina (rilassa e interessa molto), il suo peluche preferito ed un giochino che possa intrattenerlo tra una portata e l’altra evitando l’uso smodato di cellulari e tablet. Si può anche pensare di fargli fare dei giretti in sala per non imporgli di stare troppo fermo per un tempo intollerabile per un bimbo. Non pretendiamo un comportamento da damerino: il fracasso e la folla eccitano anche il figlio più educato!
p.s.: diamo per scontato che il ristorante fornisca dei seggioloni, un fasciatoio per cambiare i pannolini e abbia un menù adatto ai più piccoli… all’estero è la norma, perchè in Italia ancora no??!

Il pranzo a casa con il mio bambino

Organizzare il pranzo per un bambino piccolo non è sempre facile e immediato e dipende da una serie di fattori: il tempo a disposizione, la sua disponibilità a mangiare ed assaggiare, la capacità dell’adulto di organizzarsi e fare in modo che possa mangiarvi accanto e condividere questo momento. Spesso l’adulto invece va di fretta, poichè deve riuscire in poco tempo a fare più cose insieme, tra cui il pasto. Laddove avete un po’ di tempo a disposizione vi invitiamo a prestare importanza a questo momento delicato, facendo attenzione anche:

  • alla nostra voce di adulto che talvolta sovrasta quella del piccolo
  • ad offrire al piccolo un cucchiaino e una ciotolina con (poca pappa) la giusta quantità per compiere una prima esperienza tattile e poter toccare ciò che poi porterà alla bocca.
  • il fatto di avere uno strumento in mano come voi piace molto ai bambini ed è importante per sviluppare una certa autonomia e disinvoltura nei movimenti
  • portate pazienza se il seggiolone sarà più sporco del solito ma è importante che fin da piccoli si possano compiere queste esperienze
  • è importante mangiare tutti insieme ed abituare il bambino a questa occasione; Raccontateci se avete dubbi o difficoltà.

Ricetta per un 2019 in armonia…!

Buon anno a tutti: grandi e piccini! Vi auguriamo un 2019 scoppiettante, ricco di novità, crescita e nuove scoperte! Vi diamo la nostra ricetta per un anno di serenità e armonia familiare:

-100 gr di sorrisi

-200 gr di fantasia

-350 gr di pazienza

-280 cl di ascolto empatico

-mezzo litro di coerenza e mezzo di autorevolezza

-gioco qb

Ancora tantissimi auguri, care lettrici e cari lettori!!

 

Fratelli e rivalità

Perché è così frequente che dei fratelli passino dall’affetto all’odio in pochi secondi? Le gelosie, le lotte, l’aggressività e il risentimento sono emozioni naturali tra fratelli. Non bisogna dimenticare, infatti, che il loro legame nasce a partire dalla lotta per la difesa del proprio posto in famiglia. Una volta cresciuti, potranno allearsi e andare d’accordo, ma talvolta saranno ancora rivali o invidiosi. Questi comportamenti si possono spiegare in termini di “sopravvivenza”. I fratelli, cioè, hanno a disposizione le stesse “risorse”, dunque devono imparare da subito a condividere non solo l’amore dei propri genitori, ma anche i giochi e la casa. È come se lottassero per non avere niente in meno dell’altro figlio. Diversamente dall’apparenza, la continua alternanza tra amore e odio è molto utile per imparare che i sentimenti si trasformano e si evolvono. Non è dunque necessario sentirsi in colpa per i propri sentimenti ostili perché il legame col fratello sopravvive nonostante tutto.

Parliamo di CuC.!

 

Oggi parliamo di un progetto davvero interessante: si chiama CuC.! E può riguardare proprio a tutti: non solo famiglie, ma anche single o coppie.

Se non avete idee, se non avete voglia di pensare a cosa cucinare, potete provare CuC. come abbiamo fatto noi: abbiamo scelto il menù con un click!

Perche’ ci piace: il servizio ci piace poiche’ ti porta a direttamente a casa tua  gli ingredienti necessari e le materie prime fresche per cucinare il piatto prescelto. I prodotti provengono da Campagna Amica del Lazio. E’ stato pensato, come ci spiegava uno dei fondatori, Luigi Sciacca, per mantenere un tipo di alimentazione sana e sostenibile. Gli ingredienti sono gia’ pesati proprio per ottimizzare il prodotto, evitando cosi’ ogni tipo di spreco. Le ricette sono ideate da uno Chef in collaborazione con una nutrizionista.

A chi è rivolto: il servizio è studiato in modo accurato per tutti i tipi di famiglia! Dal single alla coppia, passando per il menù famiglie e anche quello per le pappe dei piccolissimi, che possono sperimentare gusti freschi e nuovi. Per i bambini invece può diventare una vera attività: ritirare la busta con i prodotti e aiutare (compatibilmente con le proprie risorse) a cucinare insieme ad un adulto il menù prescelto! Chissà che non diventi anche l’occasione per assaggiare e scoprire nuovi sapori senza doversi limitare sempre ai soliti piatti!

CuC. per ora è attivo nella città di Roma, ma presto arriverà in altre città! Buon appetito!

 

 

 

100 attività Montessori

 

Oggi vi parliamo di un libro che consigliamo ai genitori di bambini 0-36 mesi che ci seguono e alle educatrici dei vari asili.

Ci piace perché: vuole dimostrare quante attività si possono inventare nonostante l’età dei piccoli. Si tratta di attività e spunti quotidiani di tipo montessoriano che non prevedono l’acquisto di materiali specifici, ma facilmente reperibili in casa. (Nella foto vi è l’esempio classico dei Travasi: se fatti con un vassoio e dei barattoli o tazzine dello stesso materiale e misura assumono un senso più specifico e strutturato.

Di cosa tratta: sfogliando il libro, troverete per ogni pagina un’idea originale da sviluppare insieme al vostro bambino. Da sempre convinte che abituare il bambino a giocare in modo strutturato seguendo un metodo appunto sia molto importante per trasmettere un senso all’attività conferendo ad essa un inizio (con la preparazione del materiale), una fase centrale (incentrata sulla scoperta dell’attività stessa) e una fase finale (caratterizzata dal riordino e dalla rielaborazione del gioco svolto).

Nella stessa collana troverete anche altre opzioni dedicate ai bebè e ai bambini più grandi. La Casa Editrice si chiama Ippocampo. Puo’ anche essere un’idea regalo originale per dei neo genitori!

Regalate un’esperienza..

 

 

Avrete già fatto tanti regali per i vostri bambini, forse troppi! Non fate mai mancare però un “regalo-esperienza”. Una visita in un museo, una gita in un luogo particolare, un pranzo in un posto specifico per assaggiare e scoprire gusti nuovi, uno spettacolo a teatro, un laboratorio, un’escursione a cavallo,un viaggio in treno o in aereo con tutta la famiglia. Potrebbe essere un momento significativo che un domani si ricorderanno come magico!. I bambini preferiscono i regali materiali e concreti si sa, ma è bene abituarli anche alle situazioni più astratte dalle quali poi possono sviluppare con il tempo, un vissuto ed un ricordo della loro infanzia. Fate capire loro anche che i regali hanno un costo, e che per acquistarli servono tanti soldi. Occorre spiegare loro il valore del denaro senza sensi di colpa! Ma su questo tema ci torneremo nei prossimi giorni.

MammeCheFatica vi augura un Buon Natale!

 

 

Come comportarsi con i bambini quando c’è un lutto in famiglia?

Il lutto di una persona cara in famiglia genera ovviamente grande dolore e a questo, talvolta, si aggiunge anche l’angoscia di doverne dare comunicazione ai bambini. Gli adulti sono molto preoccupati all’idea di ferire e addolorare i più piccoli e per questo, presi anche dalla tristezza personale, commettono alcuni errori di valutazione, anche se in buona fede. Vediamo dunque cosa non si deve fare in queste situazioni:

-mentire momentaneamente dicendo che la persona è partita o omettere l’accaduto

-allontanare troppo dalla routine il bambino

-pensare che farsi vedere tristi sia un problema (basta invece spiegare che anche i grandi sono tristi, che si può tranquillamente piangere e arrabbiarsi in modo da far sentire più libero il bambino di esprimere il proprio dolore)

-rifiutarsi di affrontare il tema se il bambino lo chiede espressamente (ache se può essere doloroso è importate parlarne liberamente)

-se si decide di non portare il bambino al funerale è importante accompagnarlo al cimitero per permettergli di individuare il luogo dove può andare a salutare la persona defunta (infatti talvolta dire: “X adesso è in cielo e ci guarda da lassù” può essere un’indicazione confusiva perché troppo vaga e poco concreta per i più piccoli).