In viaggio con i pargoli… Speciale Estate..

 

Viaggiare con i bambini è sempre un’impresa titanica non possiamo darvi torto, anche se con un po’ di sacrificio e spirito organizzativo si può continuare a viaggiare in giro per il mondo! Secondo MammeCheFatica, la parte più difficile e impegnativa sta nella fase preparatoria del viaggio, quindi il dover pensare a tutto…dalle medicine,alla protezione totale,ai documenti, il peluche e tutto il resto…

Però chi osa viaggiare anche con i bambini molto piccoli, fa bene, perchè con le dovute precauzioni si  può continuare a viaggiare come un tempo…L’aspetto più difficile per un neo-genitore viaggiatore è secondo noi il sapersi sintonizzare con i bisogni reali del piccolo e sapersi adattare ai propri tempi.(talvolta rallentando il ritmo.

Viaggiare è vivere due volte..

Quindi se potete regalare a voi e ai vostri figli questa esperienza di viaggio e di vita, ve ne saranno grati…

 

 

Viaggiare coi bambini? faticoso ma gratificante…..

 

Viaggiare coi bambini,specie se piccoli o piccolissimi è sempre faticoso.

Però è un’esperienza fondamentale, non solo per i genitori stessi, ma soprattutto per i vostri figli. State offrendo loro un dono molto importante che utilizzeranno da grandi,nel corso della vita.

Un detto canadese dice: “un genitore deve saper offrire un nido sicuro per crescere e le ali per viaggiare e volare libero”.

Di figli di genitori sempre in viaggio ne conosciamo tanti, ognuno con la sua personalità, le sue doti, i suoi difetti, ma tutti con un unico denominatore comune: un grande spirito di addattamento. Ricordiamo di bambini giapponesi o arrivati dall’Australia, e inseriti nella vita del nido come se niente fosse. Sicuramente lo spirito di adattamento s’impara dal Viaggio e dalle sue mitiche disavventure così come una maggiore autonomia e capacità di gestire gli imprevisti…

 

e ora facciamo pace…

 

Mammechefatica invita i genitori di figli piccoli e non a prendere l’iniziativa di ‘fare pace’  dopo aver attraversato un momento di discussione con i propri figli. A maggior ragione se si tratta di figli pre o adolescenti ci sembra un atteggiamento saggio da tenere. E’ importante che anche i figli si rendano conto e abbiano l’occasione di vedere un genitore che dopo lo scontro aperto è pronto a tendere la mano. E’ un gesto forte, ma non significa rassegnarsi o menchemeno assecondare le richieste del figlio, piuttosto cercare di vedere lo scontro da altri punti di vista e provare insieme a trovare un compromesso, qualsiasi sia il problema. I figli devono capire i limiti posti dai genitori, ma devono comunque sentirsi protetti e rassicurati, indipendentemente dal motivo di disappunto.

Quindi discutete e litigate ma con cognizione di causa….Ricordatevi che la riparazione del legame tra adulti e figli è più importante della sincronia affettiva (come ci ha insegnato il grande E. Tronick).