Il coraggio dei padri: crescere un figlio autistico

 

Da poco è uscito il libro di Gianluca Nicoletti, dal titolo: “Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico“, edito da Mondadori, (14,03€).

Di cosa tratta: della vita quotidiana di Tommy, un adolescente autistico e di suo padre, un uomo coraggioso che ha avuto la forza di sostenerlo e prendersi davvero cura di lui.

Perchè ne parliamo: è la storia vera raccontata da chi vive ogni giorno lo sforzo, la difficoltà, la disperazione e la sofferenza. Gianluca racconta onestamente le fatiche incontrate riguardanti la sessualità, la pubertà di Tommy e del cambiamento del loro rapporto con il tempo.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: nonostante ci siano moltissimi scritti su questo tema, si parla ancora troppo poco delle difficoltà che si incontrano con il passaggio all’adolescenza di questi bambini così silenziosi, incomprensibilmente attratti dagli oggetti. Quanto possiamo imparare ancora da Tommy e da suo padre?

Commovente: si legge tutto d’un fiato.

Perché per mio figlio tutto “è mio!” ?

 

Da un anno in poi i bambini incominciano a pretendere che tutto ciò che li circonda sia soltanto di loro proprietà perché pensano davvero di essere i “padroni del mondo”. Questa fase di onnipotenza viene attraversata da tutti perciò è inutile preoccuparsi. Più avanti, invece, il motivo di questa frequente esclamazione si riferisce alla necessità, anche questa fisiologica e vitale, di affermarsi e di sperimentare la propria forza distinguendo se stessi dagli altri.
Come si possono comportare gli adulti? Senz’altro dando un esempio concreto e positivo di altruismo e condivisione. Ma anche spiegando con parole semplici e non colpevolizzanti che non può essere tutto loro, che si deve dire “Per favore” e “Grazie” e usarle come “parole magiche”. L’acquisizione di queste regole tuttavia è un processo lungo che in genere si conclude all’inizio della scuola materna.