In casa vuole solo me!

Come fare quando a casa il bambino rivendica a tutti i costi la presenza unica ed esclusiva della figura materna? E cosa può invece fare la mamma per far capire al bambino che invece deve occuparsi anche di altre cose e che in quel momento non ha tempo? Ecco in primis evitate di dire a un bambino “adesso non ho tempo” perché secondo noi rappresenta un rifiuto non facile da elaborare per un duenne o quatrenne che si rispetti. Per l’adulto è una frase così, detta magari di fretta, ma il bambino invece ascoltandola cresce con l’idea che non ci sia mai tempo per lui. Inoltre provate a responsabilizzare il bambino con delle piccole richieste e poi prima che lui venga da voi, andate voi da lui. Questo cambiamento di prospettiva è importante per fargli capire che l’adulto o la mamma sono lì, vicini ma impegnati in attività diverse. Fatevi aiutare e coinvolgete anche il partner che può fare da trait d’union tra voi e il piccolo. “Andiamo a fare questa cosa, poi la portiamo alla mamma,forza!”. Le prime volte non sarà facile ma è importante che il bambino impari fin da piccolo che è possibile condividere uno spazio anche facendo cose diverse. Questa visione gli permette quindi di capire progressivamente che la mamma può anche (talvolta) fare altro e non solo occuparsi di lui.

Come fare a gestire i distacchi e le separazioni…

 

Come fare a gestire e vivere serenamente (o quantomeno tentarci) i distacchi e le separazioni? Già, sembra facile ma non lo è per niente invece nella vita quotidiana..complici mille fattori e condizionamenti esterni…e poi tutto il ‘materiale emotivo’ che ognuno di noi si porta con sè…

Detto questo però quando si tratta di dover salutare o lasciare per qualche ora o giorno (o per un periodo più lungo) il proprio bambino, vi è un’esigenza da parte nostra: Lasciarsi Bene.

Perchè si sa, dover andar via e sentire il pianto del nostro bambino ci riempe di sensi di colpa e ci fa sentire piccoli piccoli…

– E’ sempre importante però prepararsi e preparare (di conseguenza) il proprio bambino, come per tutte le cose.

– fare in modo che la persona che subentra nella cura del piccolo sia in grado di consolarlo e spiegargli in modo fermo e deciso che (la mamma o il papà tornerà, e nel frattempo gli prepareranno insieme qualcosa da mostrare..)

– Mai illudere o peggio tradire le aspettative del piccolo. I bambini capiscono sempre e afferrano le cose, anche se piccoli e non parlano ancora.

Anzichè distrarre il piccolo, Mammechefatica propone di coivolgere il bambino in un’ attività o una lettura o una canzoncina…accettando il suo pianto e la sua tristezza. (non è una missione facile..ci vuole impegno e lavoro su sè stessi..ma essrene consapevoli aiuta..)