Babbo Natale arriva a tutti: indipendentemente dal comportamento

Babbo Natale arriva a tutti: ai piccoli e possibilmente anche ai Grandi. Non lasciate che questa antica magia si traduca in altro prima del dovuto. E’ bello pensare che tutti, noi compresi quando eravamo piccoli, ci abbiamo creduto! I doni arrivano poi indipendentemente da come si è stati durante l’anno. Basta sentire queste frasi ricatto “se non fai il bravo Babbo Natale non ti porta nulla” perché tanto non sono vere! Il bambino specie se piccolo va guidato nel capire, e a come potersi migliorare. Diverso è invece limitarsi a giudicarlo o intimorirlo sperando di suscitare paura o un cambio di atteggiamento. Cerchiamo di trasmettere loro il senso dell’attesa e dell’atmosfera natalizia, del Natale come periodo magico dell’anno, non solo ed esclusivamente per i regali! Poi se capita che verso gli 8 anni vi facciano delle domande precise su Babbo Natale allora rispondete e – se pensate che sia il momento giusto- dite loro la verità..(se ve lo chiedono è perché hanno capito e il sospetto lo hanno eccome!! Meglio essere sinceri). Responsabilizzateli però in caso di fratellini o cuginetti: è importante che sappiano mantenere il segreto senza svelare nulla ai più piccoli per non rovinarne l’incanto. Ad ogni modo è importante poter credere a Babbo Natale, scrivergli dei desideri e sperare ogni anno che possano in qualche modo avverarsi. È forse una delle più incredibili storie mai inventate che siamo riusciti a tramandare nel tempo con così tanto entusiasmo e passione. Potrebbe essere un piccolo trauma per un bambino scoprire in anticipo la verità e poi perché mai???

 

 

 

Le fatiche educative..

E’ tanto tempo che non scriviamo per le Educatrici e per tutti coloro che dell’Educazione ne fanno un lavoro o meglio un mestiere. Ci piace utilizzare il termine mestiere perché contiene quell’aspetto artigianale che deve essere recuperato e valorizzato da tutti. Un pensiero quindi va alle Educatrici e Maestre che ci seguono che in questa ultima parte dell’anno devono raccogliere le energie per continuare il percorso iniziato. Di seguito qualche suggerimento:

– fate attenzione alla vostra voce: solitamente quando si è stanchi si tende ad alzarla e ad irrigidirsi perdendo la voglia di scherzare e giocare con i bambini

– imparare a contenere la propria fatica e impegnarsi per creare una buona atmosfera

– pensare e ripensare ai momenti significativi dell’anno vissuto insieme

–  saper recuperare il sentimento di curiosità e voglia di migliorarsi: il confronto e la condivisione in ambito educativo sono strumenti fondamentali

Come diceva Maria Montessori “l’educatore è un raggio di luce” che deve riuscire ad incantare i suoi bambini. E voi come vi sentite?