Fratelli e rivalità

Perché è così frequente che dei fratelli passino dall’affetto all’odio in pochi secondi? Le gelosie, le lotte, l’aggressività e il risentimento sono emozioni naturali tra fratelli. Non bisogna dimenticare, infatti, che il loro legame nasce a partire dalla lotta per la difesa del proprio posto in famiglia. Una volta cresciuti, potranno allearsi e andare d’accordo, ma talvolta saranno ancora rivali o invidiosi. Questi comportamenti si possono spiegare in termini di “sopravvivenza”. I fratelli, cioè, hanno a disposizione le stesse “risorse”, dunque devono imparare da subito a condividere non solo l’amore dei propri genitori, ma anche i giochi e la casa. È come se lottassero per non avere niente in meno dell’altro figlio. Diversamente dall’apparenza, la continua alternanza tra amore e odio è molto utile per imparare che i sentimenti si trasformano e si evolvono. Non è dunque necessario sentirsi in colpa per i propri sentimenti ostili perché il legame col fratello sopravvive nonostante tutto.

Perchè il water talvolta spaventa i bambini?

waterUn oggetto comune apparentemente innocuo, come il water, talvolta spaventa e angoscia i bambini piccoli (ma anche i loro genitori). Perchè? Come ci si può spiegare pianti, urla e rifiuti persistenti dei nostri bambini di fronte alla proposta di fare pipì e pupù nel gabinetto? Come sempre ci sono diversi fattori che si intersecano fra loro: senz’altro è un sanitario che spaventa perchè ha “un buco nero” che raccoglie e “lancia” le cose chissà dove. Spesso i bambini hanno paura di cadere anche loro lì dentro. A questo proposito, un riduttore, magari colorato e simpatico, può aiutare il piccolo a sentirsi meno spaventato.

Inoltre le fantasie sulle feci sono numerosissime: alcuni hanno paura di lasciar andare per sempre una loro parte preziosa da conservare. Anche se a noi adulti sembrano pensieri assurdi e non riusciamo a far capire loro in alcun modo che la pupù va fatta lì e non nel pannolino, dobbiamo cercare di mantenere la calma e avere una pazienza infinita. Infatti molto facilmente può scattare una lotta continua difficile da arrestare. L’adulto si arrabbia e il bambino si irrigidisce ancor di più sul suo rifiuto (intorno ai due/tre anni poi i bambini sono tenacissimi pur di affermare la loro persona!) ed è un continuo litigare. In realtà in queste situazioni l’arma vincente è la creatività e la pazienza. La prima serve per inventarsi modi diversi di affrontare la problematica, la seconda per non arrendersi all’esplosione di rabbia che ci muove dentro. Questa rabbia talvolta viene suscitata dalla sfida che sembra mettere in atto il bambino nei nostri confronti. Ma niente panico, anche questa fa parte della sua modalità di mostrarsi forte e autonomo.