L’importanza della cena: insieme

È molto importante riuscire a cenare insieme ai vostri figli. Se sono piccoli, la cena rappresenta un momento di unione. Pensate che vi hanno aspettato per tutto il giorno! Saranno ben contenti di vedervi a tavola e poter anche assaggiare qualche cibo nuovo dal vostro piatto! Se sono più grandi quindi più autonomi sarà significativo il racconto della giornata per tutti. A scuola come al lavoro per imparare a capire i vari punti di vista e le diverse esigenze. Di solito durante il momento della cena ci si concentra sull’aspetto della convivialità (aiuta anche a mangiare con più facilità e interesse) senza dover ricorrere alla TV che inevitabilmente distrae. Per i bambini più timidi e poco propensi a parlare proponetegli di farvi una serie di domande su cosa avete fatto di preciso e se è stata una buona giornata per voi. (Anziché fare domande a loro, provate a responsabilizzarli in questo modo!). E’ un valido esercizio per migliorare le proprie capacità linguistiche e imparare ad attirare l’attenzione di tutti, sperimentando in famiglia senza quindi sentirsi a disagio o intimoriti.

 

 

 

Cosa fare con un neonato…

 

La domanda è curiosa e interessante: “cosa faccio col mio neonato?”

Mammechefatica invita la NeoMamma e il NeoPapà a non trascurare il piccolo ma potergli offrire le giuste attenzioni e stimoli durante la fase di ‘luce’, ovvero quando è sveglio, ed è sdraiato nella culla o in braccio.

– parlare spesso al proprio bambino, anche in due lingue

– mantenere sempre un tono di voce basso e calmo

– cantare spesso, specie se piace.

– interpretare il pianto, senza ansia, ma rassicurando il piccolo

– leggere storie

– animare, sventolare piccoli pezzi di stoffa o fettucce colorate

– evitare di esporlo davanti al suono della tv e della radio

– prediligere la musica classica (Mozart rende creativi e intelligent secondo parecchie ricerche in merito)

– non tenere sempre il proprio bambino in braccio, ma solo quando occorre, cercando di stabilire un buon equilibrio tra la fase di sonno e quella di ‘luce’

Cercare di sintonizzarsi col proprio piccolo e capire il suo pianto: se si tratta di un pianto dovuto alla fame, a coliche, a disturbi, o insofferenze varie. Parlare al proprio bambino verbalizzando ciò che succede rappresenta da sempre  un ottimo espediente per consolarlo e aiutarlo nella gestione delle prime frustrazioni.