Il coraggio dei padri: crescere un figlio autistico

 

Da poco è uscito il libro di Gianluca Nicoletti, dal titolo: “Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico“, edito da Mondadori, (14,03€).

Di cosa tratta: della vita quotidiana di Tommy, un adolescente autistico e di suo padre, un uomo coraggioso che ha avuto la forza di sostenerlo e prendersi davvero cura di lui.

Perchè ne parliamo: è la storia vera raccontata da chi vive ogni giorno lo sforzo, la difficoltà, la disperazione e la sofferenza. Gianluca racconta onestamente le fatiche incontrate riguardanti la sessualità, la pubertà di Tommy e del cambiamento del loro rapporto con il tempo.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: nonostante ci siano moltissimi scritti su questo tema, si parla ancora troppo poco delle difficoltà che si incontrano con il passaggio all’adolescenza di questi bambini così silenziosi, incomprensibilmente attratti dagli oggetti. Quanto possiamo imparare ancora da Tommy e da suo padre?

Commovente: si legge tutto d’un fiato.

Non abbiamo ancora parlato di…

…arte per i bambini! L’amore per l’espressione artistica, così come per quella musicale, si incomincia a sviluppare da piccolissimi. Dunque, cari genitori, attrezzatevi di: plastilina, pennarelli, gessetti, matite colorate, pennelli, tempere a dita, forbici a punta arrotondata, oggetti da reciclare e tutto quanto possa trasformarsi con la sola fantasia! Durante quelle lunghe domeniche invernali accompagnate i vostri figli ai musei, fateli partecipare a qualsiasi tipo di laboratorio creativo e vi stupirete di quanto possano apprendere, esprimere e reinventare…

Il mio bambino e le paure…come fare a fargliele passare…

 

Oggi affrontiamo il discorso delle paure dei bambini, soprattutto quelli piccoli, dai 24 ai 36 mesi.

E’ normale e sano avere delle paure, tutti noi ne abbiamo. Può capitare che i bambini in alcuni periodi abbiano delle paure, dal rumore dell’aspirapolvere, il frullatore, il tagliaerba, per arrivare poi alla paura del buio, dell’acqua, delle onde del mare…queste piccole paure se non sono correlate a traumi o eventi paricolari sono transitorie e passeggere e non devono preoccupare il genitore se il piccolo dovesse spaventarsi.

Vediamo come fare ad affrontare l’oggetto tanto temuto:   – avvisare il bambino circa l’utilizzo dell’oggetto che tanto spaventa ( se si può, altrimenti in caso di temporale, mare mosso… rassicurare il bambino con voce calma e ferma)  – sempre nel caso di un oggetto basta fargli prendere un po’ di dimistichezza e iniziare a toccarlo insieme.

Se necessario basterà ripetere questi gesti qualche volta per tranquillizzare il bambino, il tempo necessario per interiorizzare i nuovi rumori  che lo circondano.