Quarantena con i bambini: quattro errori da evitare

Quattro errori da evitare in questo momento così complicato, anche per i nostri bambini:

  1. Cercare di negare l’evidenza, raccontando loro che non sta succedendo nulla. Ovviamente, anche i bambini più piccoli avvertono i cambiamenti e il clima emotivo in casa, dunque è importante sempre essere onesti, usando però le parole giuste in base all’età
  2.  Raccontare ogni singolo dettaglio e scendere in descrizioni troppo accurate di quello che sta succedendo. Al contrario di quanto detto prima, è importate non sottolineare l’aspetto drammatico di questa emergenza, cercando comunque di trasmettere ottimismo e speranza verso il futuro
  3.  Permettere ai bambini di cambiare le loro abitudini sul sonno, sull’alimentazione ecc..anche se non ci sono più gli obblighi scolastici, una certa routine va mantenuta per rassicurarli. I “confini educativi” sugli orari e sulle regole vanno mantenuti anche in questo momento
  4. Permettere ai bambini di utilizzare eccessivamente gli schermi. Anche se è difficile spesso coinvolgere i bambini tutto il giorno, lasciarli in balìa di tv, tablet e cellulari non è una buona soluzione!

Piccoli e grandi cambiamenti: anche i bambini li avvertono

comunicare con i bambiniNon smettiamo mai di stupirci quando dei bambini, anche molto piccoli, colgono (talvolta anche prima degli adulti) dei cambiamenti in famiglia , piccoli e grandi che siano. Li avvertono a pelle, con una sensibilità inaspettata. Stiamo parlando delle relazioni fra genitori, (semplici discussioni o separazioni in arrivo), traslochi, cambi di lavoro di mamma o papà, preoccupazioni “nell’aria”, arrivo di un fratellino..

I bambini hanno davvero delle “antennine speciali” per cogliere ciò che sta succedendo in famiglia, noi adulti dobbiamo esserne consapevoli e non pensare che “dato che sono piccoli non possono capire, quindi nemmeno soffrire”. Al contrario, capiscono perfettamente e soffrono in silenzio, senza capirne il motivo. I grandi hanno quindi il compito, duro, ma inevitabile, di dialogare, parlare con parole semplici e spiegare loro i motivi di certi cambiamenti. Solo con la parola, infatti, si possono acquietare gli animi e trovare una maggiore serenità. Insegniamo ai bambini ad essere onesti, rispettosi e capaci di esprimere le nostre emozioni (anche se non sono sempre positive).

Come dire al proprio bambino che mamma e papà si separano?

 

MammeCheFatica ha incontrato la difficoltà di alcuni genitori alle prese con la delicata comunicazione al proprio figlio della loro separazione. Non è un tema facile, tanto più che  provoca già di per sè sofferenza (delusione, disperazione, gelosia, paura, ansia..) nei genitori stessi. Come per tutte le cose, bisogna parlare in modo onesto ai bambini, ma con il linguaggio adeguato all’età specifica. Spesso, senza che ce ne accorgiamo, i figli si sono già resi conto da tempo del conflitto coniugale. Anche i più piccolini sono sensibilissimi all’atmosfera di tensione familiare, quindi è importante non mentire, nè tenerli all’oscuro “per il loro bene” di quanto sta succedendo in casa.  Consigliamo di sottolineare che la separazione non dipende in alcun caso da loro e che l’affetto dei genitori nei loro confronti sarà sempre immenso. L’uso di libri e favole con i più piccoli è da tenere sepre in mente perchè rappresenta un modo facile per i bambini di immedesimarsi nelle storie e capirle meglio. Non vogliamo farne un dramma, ma suggeriamo di affrontare questo momento difficile con maturità (si eviti il più possibile di litigare di fronte a loro), sensibilità e attenzione alle richieste e ai possibili malesseri dei figli.

MammeCheFatica consiglia il libro di Massimo Gramellini

 

Edito da Longanesi, “Fai bei sogni” è un bel libro che consigliamo a tutti i genitori che hanno a che fare con la difficoltà di comunicare una verità complicata ai propri figli e che quindi preferiscono nasconderla.

di cosa tratta: Gramellini parla di un uomo, in dialogo costante con il sé bambino, che si è trovato a dover fronteggiare precocemente un’esperienza dolorosa che gli ha causato notevoli sofferenze. Il padre del protagonista nasconde la verità al figlio pensando di difenderlo dal trauma che invece lo indurrà, inevitabilmente, a colmare quella mancanza in tutti i modi possibili. Oltre a questo si parla di passione per il calcio, per il giornalismo e per le donne.

perchè ne parliamo: Mammechefatica lo approva. si tratta di un libro emotivamente intenso che spiega brillantemente quanto sia importante comunicare in modo sincero ai propri figli.

a chi è consigliato: a tutti i genitori che vorrebbero “poter dire” ai loro figli ma forse non vogliono o non se la sentono.