17 Novembre: La giornata mondiale della prematurità

 

MammeCheFatica non può non ricordare la giornata mondiale di oggi dedicata alla prematurità. Proprio venerdì abbiamo partecipato ad un convegno all’ Ospedale L. Sacco di Milano e ascoltato con interesse la relazione del Dott. Odoardo Picciolini e parte del suo staff che lavora nell’ Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale.  Dal suo intervento abbiamo appreso che un neonato su 10 nasce prematuro e gli esiti di tale nascita anticipata consistono in anomalie maggiori (paralisi cerebrali, ritardo mentale, deficit visivi ed uditivi gravi) o anomalie minori (disordini della sfera motoria, dell’apprendimento e del comportamento). La ricerca sta facendo grandi passi avanti per capire come intervenire precocemente per offrire a questi bambini una vita sana e serena, ma ci sono ancora aree incomprese. I bambini prematuri soffrono sia a livello fisco, sia psicologico e il ricovero (che a volte si protrae per mesi) rompe il progetto familiare e provoca un trauma vero e proprio anche nei genitori, angosciati alla sola vista dell’incubatrice.

Ricordiamo che è possibile votare sul sito: www.enemenemini.eu per aderire alla campagna internazionale per una migliore cura del neonato prematuro e sostenere una “Call to action” che verrà presentata al Parlamento Europeo a Buxelles.

Neonati prematuri? Che fatica capirli!

 

Chi ha visto nascere il suo bimbo prima del previsto lo sa bene: l’immaturità del piccolo complica ancor di più la capacità di decifrare il suo comportamento. Ma perché?
Spesso gli strilli dei prematuri sono più acuti, passano con rapidità dallo stato di sonno a quello di veglia e i movimenti sono irregolari rendendo difficile capire le loro necessità. Le madri, dal canto loro, aumentano il livello delle sollecitazioni quasi per compensare la mancanza di attività dei bimbi. Infatti oltre a preoccuparsi dell’aspetto fisico, mostrano spesso un atteggiamento iperattivo, tuttavia hanno quasi timore di toccarli per la sensazione di fragilità e delicatezza che trasmettono.
Forza Mamme, non demordete..siamo con voi!